sabato 23 febbraio 2019

Nessun giorno della settimana (S. Aguirre)

Ho iniziato la lettura del libro Nessun giorno della settimana il giorno di San Valentino e gli ho dedicato una foto a tema. Mi ispirava, la copertina mi aveva fatto pensare ad una storia romantica così l'ho immortalato in quell'occasione. 
Impressione sbagliata. 
Di romantico non ho trovato nulla. Di incoerente, tutto!
Sono arrivata a leggere fino all'ultima pagina solo perchè questo libro mi è utile per la Visual Challenge Upgrade a cui sto partecipando. Non fosse stato per questo, avrei abbandonato prima della metà.

Intanto il titolo: non ho capito proprio cosa abbia a che fare con la storia. Magari mi è sfuggito ma, secondo il mio parere, non c'entra per niente.

E poi il resto.
La protagonista è Sofía, una donna di 42 anni che vive a Madrid con i due figli adottivi.
Mi chiamo Sofía Miranda e non mi pettino, ho una calligrafia orribile, dico un sacco di parolacce, odio cucinare, guardo film spazzatura e ho le braccia flaccide. Mi capita di dimenticarmi di fare la ceretta e a volte mi mangio le unghie. Ah, accumulo un sacco di piatti sporchi perché detesto svuotare la lavastoviglie.
Si presenta così. E a me non è piaciuta affatto.

E' una mamma single che si rende conto di avere una vita che non la rende felice. Sente il bisogno di dare una svolta. Riesce a trovare una propria dimensione nella scrittura e sarà proprio la scrittura ad offrirle un'occasione.

Non scendo in maggiori dettagli sulla trama perchè, magari è un mio limite, mi è sembrata una tantino confusa e rischierei di dire qualche stupidaggine. Ho anche fatto confusione, non per colpa mia, però, sulla figura del marito che una volta viene chiamato ex-marito, una volta mio migliore amico come se fossero due figure diverse. Che confusione! Magari è un mio limite però in alcuni passaggi mi sono letteralmente persa.

Quello che mi ha subito colpita è il suo modo di concepire la maternità. Parla dei suoi due figli solo di passaggio, per dire che li lascia dai nonni o da un'amica quando deve uscire per serate che vanno sempre a finire con un'ubriacatura - più o meno marcata a seconda dei casi - e nel letto di qualcuno. 
Fin dalle prime pagine l'autrice rende il suo personaggio piuttosto scurrile: magari potrà essere un modo per renderlo simpatico alle lettrici che, superati i 40, si sentono ancora delle ragazzine e inneggiano alla libertà assoluta. A me, sono sincera, questo modo di essere ha dato sui nervi fin dall'inizio. 
L'incoerenza più assoluta arriva quando parla dei figli. Dice di amare da morire i suoi figli ma li lascia a destra e a manca - per un mese intero con i nonni sarebbe il minimo... è tutto il resto che mi ha dato sui nervi - e non parla mai di loro se non per spot, giusto per ricordare ai lettori (o a se stessa) che è una madre ed ha delle responsabilità. Eppure, dice chiaramente che la sua idea di libertà è legata all'assenza assoluta di responsabilità nei confronti di chiunque. Allora, se hai dei figli che peraltro hai scelto tu di adottare, come la mettiamo? Insegui la libertà o ti senti responsabile per loro? A giudicare dalla storia che viene raccontata direi la prima ipotesi, anche se poi - come accennavo - ogni tanto fa una dichiarazione d'amore verso i suoi figli che non è per niente coerente con i suoi comportamenti. 

Sofía cerca un nuovo equilibrio ma, onestamente, non ho ben capito se l'ha trovato o no. La protagonista delle ultime pagine è diversa da quella delle prime, non lo nego. Ma questo non è bastato a rendermela simpatica nemmeno un po', anche quando cerca di essere ironica - e lo fa spesso - o di sdrammatizzare.

Ad un certo punto dice che uno dei suoi figli le fa capire che sta bene con i nonni, anche senza di lei. Non sono mica stupidi i ragazzini!!! Se ne rende conto pure lei...

Il personaggio che mi è piaciuto di più tra i tanti che vivono attorno alla protagonista è quello di Marina. Il suo modo di non dare troppo peso a ciò che le accade, di vivere normalmente alienata da tutto il resto me l'ha resa gradevole.

Peccato. Mi ero aspettata qualche cosa di diverso. Mi ero imbattuta in recensioni a dir poco entusiasmanti di questo romanzo: mi tocca fare la voce fuori dal coro, ma che ci posso fare? Non tutto piace a tutti...
***
Nessun giorno della settimana
Sol Aguirre
Newton Compton Editori 
271 pagine (che mi sono sembrate 10.500... non finivano mai!)
1.99 euro formato Kindle

Nessun commento:

Posta un commento