sabato 7 gennaio 2017

Le nove chiavi dell'antiquario (M. Rua)

E' una trama piuttosto intricata e frutto di un incastro studiato nei minimi dettagli quella proposta da Martin Rua nel libro Le nove chiavi dell'antiquario, primo volume della Parthenope Trilogy che propone le indagini del mercante d'arte Lorenzo Aragona.
Un uomo, Aragona, che si trova a vivere un'avventura più grande di lui, ad essere parte di intrighi e misteri d'altri tempi che arrivano a lui con forza e con violenza tali da travolgerlo.

Lorenzo Aragona è un antiquario e nella sua normale vita - quella che crede di essere una normale vita - irrompe una donna che le fa delle rivelazioni sconvolgenti: la sua vita è tutta una finzione, c'è qualcuno che lo droga quotidianamente per fargli dimenticare ogni cosa e ricominciare il mattino dopo come se niente fosse successo il giorno prima. Il tutto, ovviamente, con uno scopo ben preciso: carpire dei segreti che sono depositati nel fondo della sua mente. Ovviamente, questo lui non lo sa ed è solo grazie ad alcuni dettagli che crede a ciò che questa donna gli rivela prendendo così coscienza di ciò che gli sta accadendo attorno.

La storia di Lorenzo Aragona si svolge nel 2013 ma ciò che gli accade si incastra con vicende che hanno radici ben più lontane: vicende che vengono narrate su diversi piani temporali e che lasciano al lettore elementi che, uno dopo l'altro, si collegano creando un quadro complessivo che solo a lettura avanzata iniziano a diventare un'immagine più chiara. 
Sono vicende che risalgono al 1118, raccontante tenendo conto della testimonianza fornita da un manoscritto templare del XII secolo ritrovato a Pontarlier, attuale Franca Contea. Ed ancora, sono vicende che risalgono all'epoca di Hitler, con la guerra in corso.
Frammenti che rappresentano diverse facce della stessa medaglia. Frammenti che si comporranno pian piano con volti, nomi e vicende che si intersecano. 

La narrazione principale è focalizzata in tempi moderni ma i richiami ai templari, a riti esoterici, alla massoneria sono elementi portanti della storia.

Aragona è un massone e s'interessa di alchimia, ha profonde conoscenze in entrambi i settori che, per lui, sono pane quotidiano. Pur essendo stato a contatto con numerosi testi pieni di affascinanti teorie, inizialmente fa fatica a credere ciò che Anna, questo il nome della misteriosa donna con cui si trova ad avere a che fare, gli rivela. Ben presto, però, si renderà conto di essere coinvolto di qualche cosa di sconvolgente e di avere un incarico molto delicato: si trova coinvolto, suo malgrado, nella ricerca di un misterioso Codice, l'antico Codice Baphomet a cui è collegata la figura - inquietante e misteriosa - del Guardiano della Soglia: un'antica entità tramandata dalla tradizione e imprigionata nel Baphomet stesso. Un'entità che solo l'utilizzo di una particolare simbologia, di nove chiavi fino ad allora nascoste e, soprattutto, un particolare codice inserito nel corso di una particolare cerimonia potrà evocare e riportare in vita. Non è un'entità positiva, tutt'altro... ma ha il potere di realizzare un desiderio, qualunque esso sia. Ecco qual è il potere del Codice sulle tracce del quale Aragana si trova. 
Perchè accetta questo incarico? Bhè, perchè avrebbe un desiderio da realizzare... e vuole tentare il tutto per tutto.
E perchè proprio Aragona? Perchè è l'erede di uno dei nove che custodirono il codice in passato - La Loggia dei Nove - ed è stato designato come depositario di quel codice (ma lui non se n'è mai reso conto) necessario per innescare l'intero meccanismo.

Intricato, vero? Ed è solo una minima parte della storia visto che i personaggi sono molti ed ognuno ha un ruolo, una storia, un passato ed un presente. Trama molto articolata con spiegazioni ben precise soprattutto in relazione alla simbologia, alle parti più misteriose. Segno, questo, che l'autore ha una profonda conoscenza di ciò di cui parla e questo non può che essere un punto a favore.

Mi è piaciuta l'ambientazione in tempi moderni ed anche che sia stata scelta l'Italia per lo svolgimento di gran parte del racconto. In alcuni punti mi è sembrato di avere a che fare con un atlante geografico visti i continui riferimenti a vie e luoghi ma, tutto somma, dettagli di questo tipo non danno poi così fastidio. Anzi, fanno ben comprendere gli spostamenti.

Aragona... è un personaggio che merita di essere conosciuto meglio. Non emerge con molta chiarezza la sua personalità (c'è una storia talmente articolata da raccontare che, probabilmente, l'autore non ha potuto soffermarsi troppo sulle caratteristiche del suo personaggio principale) se non fosse per la conoscenza di questioni legate ai templari, alla massoneria ed a pratiche esoteriche e per il legame con sua moglie che, pure, sarà uno dei canovacci del racconto. E l'occasione per conoscerlo meglio sarà fornita dagli altri due volumi della trilogia che leggerò da qui a breve.

In alcuni punti ho avuto l'impressione di essermi persa ma poi sono stata nuovamente accalappiata dalla storia che, pur essendo piuttosto intricata, è scorrevole, carica di intrighi e misteri. Bel finale!

Ho notato un piccolo errrore (secondo me lo è) ma chiedo venia nel segnalarlo... La mia pignoleria ogni tanto torna a galla: il plurale di caccia secondo me è cacce, non caccie. Giusto? Anche perchè due righe sotto si usa tracce come plurale di traccia e credo che la regola grammaticale sia la stessa.

Con questo libro partecipo alla gara di lettura The Hunting Word Challenge.
 
Nel titolo compare la parola CHIAVI e ci sono delle CHIAVI illustrate in copertina. 
Inoltre, questa lettura mi permette anche di partecipare alla challenge Leggendo SeriaLmente ed è il primo della trilogia che ho scelto in risposta al primo obiettivo: serie scritta da un autore italiano o straniero.

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