mercoledì 22 luglio 2015

Nell'ombra e nella luce (G. De Cataldo)

Nell'ombra e nella luce prende le mosse da riferimenti storici. Siamo nel Rinascimento. Quel periodo storico che l'autore ha definito "...un grande romanzo d'avventura".
Siamo a Torino. Il romanzo inizia alla Battaglia di Pastrengo con Carlo Alberto che rischia di cadere e un nutrito gruppo di Carabinieri che gli fanno da scudo.
In questo contesto c'è un giovane carabiniere che indaga su un serial killer del tempo. 
Anche qui c'è una figura femminile molto particolare: quella di Naide, un modello di donna ricalcato su tante donne realmente esistite.
Questo è quanto scrivevo all'indomani dell'incontro con Giancarlo De Cataldo, autore che ho avuto modo di conoscere personalmente in occasione della presentazione dei suoi ultimi libri. Non starò qui a dire chi è De Cataldo, non dirò che è l'autore del blasonato Romanzo Criminale (ops... l'ho detto!)  ma chi volesse saperne di più sulla mia partecipazione alla presentazione dei suoi libri può sempre tornare a leggere il relativo post



A qualche mese da quell'incontro ho presto tra le mani Nell'ombra e nella luce.

Premetto che non amo i romanzi storici, quelli che mi costringono a pensare, a fare mente locale su fatti realmente accaduti, situazioni, legami, circostanze... Nonostante ciò non mi sono lasciata demoralizzare e l'ho letto. E contrariamente ad ogni mia aspettativa... mi ha proprio preso!

Emiliano è un Carabiniere Reale che fa da scudo, tra gli altri, a Carlo Alberto nel corso della Battaglia di Pastrengo. E' un uomo tenace e fedele che vede, ben presto, riapparire davanti ai suoi occhi l'ombra di un fantasma... di un assassino che è convinto di aver consegnato al carcere duro due anni prima e che, invece, sembra essere davvero tornato. Un serial killer d'epoca, oserei definirlo così, che colpisce solo ed esclusivamente donne e lascia sui loro corpi martoriati segni che sembrano arrivare da un chirurgo tanto sono precisi. Sarà un medico? O un macellaio? Emiliano era convinto di aver dato una risposta due anni prima a questi interrogativi catturando un uomo contro il quale sembrava che ci fossero tutte le prove necessarie per chiudere il caso.... O forse no... qualche dubbio c'era. Più di qualcuno, a dire il vero. Ma tanta era la necessità di far sentire al sicuro la Torino di quel tempo, tanti e tali erano i legami politici che si rincorrevano all'epoca (compare anche un certo Cavour, uomo di gran carattere, uomo nato per la politica e politicante nato, uomo di grande influenza anche nel caso dell'assassino misterioso)  che quel caso venne chiuso di fretta ed i dubbi tacitati altrettanto in fretta. Fino a che... spunta un altro assassinio che porta non solo la stessa firma di quell'assassino chiamato Il Diaul - l'assassino con il mantello nero e di una maschera con un naso d'argento - ma il cui autore si fa ben riconoscere da Emiliano che sente tornare a galla, più brucianti che mai, i dubbi di allora e, con essi, i sensi di colpa pèer aver fatto arrestare e rinchiudere un innocente.

Emiliano è un personaggio che incarna il coraggio ma anche la fragilità di un uomo che, pronto a servire la sua Patria, non riesce a soprassedere sui sensi di colpa dovuti alla sensazione - molto concreta - di aver mandato in galera un innocente. E' pieno di dubbi e, anche quando gli viene chiesto di dimenticare e andare avanti per la sua strada, la sua coscienza non è a posto.
Emiliano è un uomo che è mosso anche dal profondo amore per una donna: Naide. Un'attrice di prim'ordine che ama, su tutti, la propria libertà. Una donna che non ci sta ad essere relegata in un angolo solo perchè donna tanto da arrivare a realizzare il suo sogno...
I sue sono legati da una singolare relazione che seguirà, in qualche modo, gli sviluppi e l'epilogo delle indagini di Emiliano.

In alcuni passaggi devo ammettere di non essere riuscita a seguire le intuizioni di Emiliano e di coloro che gli gravitano accanto, sono arrivata al finale così velocemente che non ho afferrato appieno la molla che ha fatto scattare la certezza di essere davanti all'assassino. Ma, complice il gran caldo di questi giorni, non ho proprio avuto voglia di tornare indietro e rileggere qualche pagina per poter camminare di pari passo con i protagonisti. 

Il romanzo mi è piaciuto, pur tenendo conto delle ultime osservazioni relative ad una certa frettolosità nell'arrivare alla fine. Mi è piaciuta l'ambientazione, il contesto storico che quasi quasi mi ha fatto ricredere su romanzi di questo tipo.
Promosso. Non con il massimo dei voti ma promosso.
***
Nell'ombra e nella luce
Giancarlo De Cataldo
Einaudi Stile Libero
14.00 euro

1 commento:

  1. A me invece i romanzi storici, ogni tanto, piacciono e poi se questo è ambientato a Torino, non posso perdermelo! prendo nota!!!

    RispondiElimina