Carlo è un draghetto diverso dagli altri. Mentre gli altri draghi amano sputare fuoco, Carlo si sente
realizzato nello scrivere poesie… Lui si sente portato per qualche cosa di
diverso. C’è chi lo deride, chi tenta di emarginarlo, ma lui non demorde.
E quando va alla scuola per
draghi… prende vita la storia. Una storia narrata in un libro dal grande
formato, con delle particolarissime illustrazioni – molto efficaci – e capace
di restare nella mente dei piccoli lettori.
Non credevo che mia figlia si sarebbe ricordata di Carlo. L’avevamo
incontrato quando, lo scorso anno - non
ricordo di preciso la data ma era durante l’anno scolastico scorso – avevamo partecipato
ad un laboratorio di lettura in una libreria. La ragazza che aveva intrattenuto
i bambini aveva scelto due libri: uno da femmine ed uno da maschi – cosa sulla
quale io non sono d’accordo visto che sono convinta che tutte le storie possano
essere da tutti, maschi o femmine che siano – ed il libro da maschi era quello
che aveva per protagonista Carlo.
Ebbene, dopo quel laboratorio non avevamo più avuto
occasione di parlare di Carlo ma mia figlia, l’altra sera, durante il nostro
classico giro in libreria, si è imbattuta in diverse copie del libro “Carlo e
la scuola per draghi” e si è avvicinata con una strana luce negli occhi.
“Mamma, ti ricordi? Carlo!”. Mi ha dato la dimostrazione di
come quella storia, seppur pensata per lettori maschi, le sia rimasta in mente.
E mi ha dato prova del suo interesse per quel libro tornando a sfogliarlo
scegliendolo tra tanti altri che, invece, non aveva mai avuto tra le mani e che
in linea di principio avrebbe potuto stuzzicare maggiormente la sua curiosità.
Per chi ama le illustrazioni classiche, quelle “rotonde”,
armoniche e dai colori brillanti non è il libro giusto. Carlo è un drago e
viene reso alla perfezione anche se non in modo orribile. Anzi, è un tenero
draghetto che, seppur non bello e diverso dagli altri, è un personaggio molto
tenero. Questa è l’impressione che ho avuto lui e, da quanto mi è sembrato di
capire, anche l’impressione che ha avuto mia figlia. Di solito non ama i
mostri, i personaggi che opssono in un modo o nell’altro incutere paura. Carlo
è un drago ma non è un mostro, non l’ha percepito come un personaggio negativo.
Spesso, con altri libri, con personaggi illustrati in modo particolare, tipo
mostri simpatici ma pur sempre mostri, lei mi ha chiesto di chiudere il libro e
non farglielo più vedere… Carlo no…
La storia è anche educativa visto che trasmette fiducia e
positività, fa capire che si può riuscire a realizzare un sogno anche se ci
sono delle difficoltà o se si è diversi – in un modo o nell’altro – dagli altri,
dal gruppo.
Mi sento di consigliare la
storia di Carlo per questo Venerdì del libro, trovo che sia anche adatto per un
regalo. Il gran formato lo rende particolare anche da tenere in libreria come
libro “speciale” e lo stesso può essere detto per le illustrazioni. Consigliato.
***
Carlo e la scuola per draghi
Cousseau Alex, Turin
Philippe-Henri
Editore Motta Junior
18.50 euro
Sembra davvero bello...
RispondiEliminalo vuoi condividere con noi!?!?
https://www.facebook.com/groups/LaBibliotecaDiFilippo/
https://www.facebook.com/events/427452467308525/
Stefania, questo libro lo devo avere!!
RispondiEliminaMi ha convinta la tua recensione e la reazione della tua bimba. Anche a me capita di non fare caso a dei libri che poi i bambini mi chiedono.
Carlo e la scuola per draghi, tra l'altro, credo mi possa essere d'aiuto in questo momento in cui labelvettan.1 ha bisogno di convincersi ancora che lui va bene così com'è! Diciamo che la scuola non sta aiutando, ahimè
alessandra
I draghi colpiscono molto la fantasia dei miei due,il piccolo non li ha ancora classificati se sono buoni o cattivi ma nel dubbio ne è affascinato.
RispondiEliminaChe carino questo libro! Perfetto per noi! Non so se hai letto che è successo a scuola di Topastro, penultimo post, i bimbi hanno trovato un uovo in giardino e nei giorni successivi hanno scoperto che conteneva un cucciolo di drago! Mi segno il libro, grazie!
RispondiEliminaBellissimo... e grande!
RispondiEliminaLa monella è ancora estranea a queste storie di draghi....pian piano potrebbe interessarle, però quindi lo terrò presente!
RispondiEliminaPS: bellissima la nuova immagine del tuo blog!!!
Ho notato adesso che stai leggendo "Una donna" di Sibilla Aleramo: io l'ho letto un pò di mesi fa e ne ho parlato nel venerdì del libro in concomitanza con la Festa della Donna 2012.
RispondiEliminaMi è molto piaciuto, spero piaccia anche a te!
che bello questo titolo (e stupenda la nuova testata del blog!!!)
RispondiEliminaIl bello della storia direi... è che ciascuno deve trovare ciò che lo fa stare bene, e non è detto che sia quello che tutti si aspettano da lui/lei... graZie! Nuovo titolo da mettere sotto l'albero...
Bella la tua foto in header :)
RispondiEliminaAnche io sono contraria alle catalogazioni e preclusioni legate al genere, ero in libreria l'altro giorno e sento alle mie spalle una mamma che dice al figlio "senti, vedi di cercare qualcosa di più maschile che un libro così non va bene" ...E ti cadono le braccia...
A noi i draghi piacciono, qullo in particolare l'ho appena visto e non mi sono piaciute le immagini quindi l'ho preso in mano e lasciato giù nel giro di pochi secondi, lei ho visto che non l'ha degnato di uno sguardo, ma la mia è più piccola. ciao!
D. inizia ad essere affascinato dal mondo dei draghi... se poi questo si chiama come lo zio preferito!
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