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venerdì 8 marzo 2019

Contro la tenebra (K. Andrews) - Venerdì del libro

Contro la tenebra è un libro di cui avrei fatto volentieri a meno. 

Premetto che non ho niente contro rapporti omosessuali e che non mi scandalizza certo l'idea che due uomini possano amarsi, anche intensamente, come accade tra i protagonisti di questo libro.
Ciò che non mi è piaciuto è il fatto che si sia voluta calcare la mano su scene che sarebbero state erotiche comunque, anche senza scendere troppo in dettagli che, secondo me, sono stati esclusivamente di cattivo gusto. 

E lo sarebbero stati - di cattivo gusto - anche se la storia avesse avuto come protagonisti un uomo e una donna. 

Vorrei che questo fosse chiaro!
Ma andiamo con ordine.

Siamo in un'ambientazione apocalittica. 
Parker Osborne, matricola del college, è alle prese con un saggio scolastico al quale è stato dato un voto che, secondo il suo parere, non è adeguato. 
Responsabile di ciò è un assistente, Adam Hawkins, irremovibile sulla sua posizione, convinto che quello studente possa fare molto meglio.
I due si confrontano, prendono le misure l'un l'altro come se dovessero sfidarsi a livello personale. 
Non sanno, però, che dal giorno successivo il pessimo voto di Parker sarà l'ultimo dei loro pensieri e la sfida si sposterà altrove. 

Perchè il giorno successivo l'umanità sarà infettata da un virus che trasforma uomini e donne in esseri molto simili agli zombie, pronti a sbranare chiunque, infettando a destra e a manca con un loro morso. Chi viene morso, infatti, diventa come loro.
Questi strani e pericolosi esseri arrivano anche nel campus ed è un fuggi fuggi generale. 
Parker ed Adam scappano a bordo della moto di quest'ultimo.
Dove andranno? Come riusciranno a far fronte ad una situazione così orribile e come riusciranno a sopravvivere quando, attorno a loro, si accumulano cadaveri su cadaveri e si moltiplicano gli infetti assassini? Come potrà farsi spazio una storia d'amore tra i due in un contesto del genere?

Questo è il quadro. 
Posto che non amo le situazioni apocalittiche, posto che non amo gli zombie ne' altri esseri che possano loro somigliare, mi sono messa alla lettura consapevole che avrei avuto a che fare con un genere molto lontano da ciò che amo. 
Ma per via di una challenge a cui sto partecipando non avrei mollato la lettura per niente al mondo così ho assistito (mio malgrado) a lotte per la sopravvivenza ma anche a momenti di intimità tra i due protagonisti che si sono trovati sempre più vicini, con un'intesa sempre maggiore sfociata ben presto in qualche cosa di più di una battaglia contro i mostri.

Come accennavo sopra, non ho apprezzato le descrizioni fornite dall'autrice su momenti intimi che avrebbero potuto accendere l'immaginazione in ben altro modo, senza dover necessariamente esagerare.
Non ho apprezzato la presenza di alcune - una in particolare - imprecazioni contro Dio molto esplicite. Non è bello dover leggere frasi irrispettose soprattutto quando si sarebbero potute utilizzare  frasi che avrebbero dato lo stesso senso all'esclamazione senza arrivare a tanto. Non voglio passare per una bigotta, non è questo il punto. Il punto è che il lettore va rispettato, sempre, e non deve essere costretto a leggere qualche cosa che potrebbe disturbarlo in questo modo soprattutto se ciò - come in questo caso - appare più che evitabile. 
Vogliamo dare la colpa alla traduzione? Alla superficialità? Alla voglia di fare colpo (su chi, poi? magari su un lettore distratto)? Fatto sta che anche questa cosa mi ha disturbata e non poco.

I personaggi... bhè, Parker mi è sembrato molto immaturo (ha diciotto anni ma si comporta, soprattutto nella prima parte del libro, come un adolescente poco equilibrato). Adam è più maturo, lo si capisce subito, ma ha dei segreti che verranno svelati durante la lettura, il più importante dei quali - non è un segreto ne' uno spoiler visto che viene narrato sulla trama di presentazione del libro - contribuisce a rendere la situazione ancora più assurda: è un lupo mannaro.

Non è una lettura nelle mie corde. Non è una storia autoconclusiva ma non ho alcuna curiosità di capire che fine faranno, se la famiglia di Parker si sarà salvata oppure no, se il voto sul suo compito tornerà ad essere l'unico problema da affrontare. E non sono nemmeno curiosa sulle prossime scene di sesso tra i due: l'erotismo è altro.

Posso dire, sono onesta, che la narrazione è scorrevole ma per il resto non è una lettura nelle mie corde.

Per questo Venerdì del libro vi chiedo: vi siete mai imbattuti in libri di questo tipo? 
***
Contro la tenebra (Kick at the darkness vol. 1)
Keira Andrews
Triskell Edizioni
Kindle € 4.49
295 pagine

venerdì 24 agosto 2018

Diario di un sopravvissuto agli zombie (J. L. Bourne)



Descritto come un romanzo adrenalinico, viaggio emozionante nel mondo degli zombie, realistico, fantastico, Diario di un sopravvissuto agli zombie a me proprio non è piaciuto. Per me è stata una lettura inutile, una vera e propria perdita di tempo. 
Non sono una fan del genere e questo già la dice lunga. 
Spesso, però, avvicinandomi a generi a me poco familiari ho avuto occasione di ricredermi ed ho potuto appassionarmi a storie che mai avrei immaginato di leggere.
Stavolta non è stato così.
La storia mi è sembrata noiosa, ripetitiva, priva di elementi che mi motivassero ad andare avanti una pagina dopo l'altra. In genere non abbandono libri a metà ed è per questo che mi sono trascinata fino alla fine della lettura. Non ho nessuna curiosità di continuare la serie - perché si tratta del primo libro, non autoconclusivo, di una serie - e non m'interessa proprio sapere se e come gli zombie saranno sconfitti.

Dalla lettura emerge una particolare cognizione di causa da parte dell'autore in fatto di armi, dotazioni necessarie per andare in guerra - perché è di questo che si tratta, anche se l'avversario è moltiplicato per mille, diecimila, centomila ed è un morto vivente - così come di strategie che gli arrivano dalla sua reale vita di ufficiale in servizio nella Marina Militare Americana.

La struttura, come ben si capisce, è quella di un diario con tanto di giorni ed orari indicati per rendere l'idea del passare del tempo. La narrazione è piuttosto semplice ed immediata, proprio come avviene quando si scrivono degli appunti anche sull'onda delle emozioni del momento. 

La storia in soldoni: in Cina scoppia una singolare influenza che ben presto si propaga con la massima velocità tanto da ridurre gran parte della popolazione in morti viventi. La malattia si diffonde con il morso di questi morti viventi ma anche nel caso in cui perisse di morte naturale ci si risveglierebbe come non morti pronti a dare la caccia ai sopravvissuti.

Il protagonista è in fuga da uno scenario a dir poco apocalittico, organizza provviste da usare a lungo termine per sopravvivere in un mondo in cui ci sono, oramai, questi esseri che si moltiplicano a vista d'occhio. E' uno dei pochi sopravvissuti e lungo il suo cammino incontrerà qualche altro sopravvissuto che, come lui, tenterà di combattere come meglio potrà contro un'orda di zombie affamati di morte. Qualcuno prenderà familiarità con le armi pur non avendone mai vista una prima di quel momento ma è inevitabile che ciò avvenga, se si vuole salvare la pelle!

Io non l'ho trovato adrenalinico per niente: tutto molto scontato, teste che saltano, toraci squarciati da colpi ravvicinati ma niente di particolarmente coinvolgente. Anzi, come dicevo in apertura, l'ho trovato anche un tantino ripetitivo. 

Il personaggio principale è molto ben organizzato, rispecchia la personalità dell'autore (credo... immagino che sia così visto il suo mestiere, non che lo conosca di persona!) ed ho apprezzato la capacità di non perdere lucidità quando chiunque altro sarebbe andato nel pallone. Per il resto non ho molto da dire. 

Non che ne avessi bisogno ma ho avuto la conferma di quanto poco storie di zombie facciano per me. Se questa è davvero una delle migliori storie di zombie - così ho letto in giro - posso immaginare che effetto mi farebbero le altre! 

Con questo libro partecipo alla Challenge Di che colore sei? in quanto titolo suggerito per lo spicchio nero, obiettivo 1 (horror).