Il suo sogno è, da sempre, quello di diventare un'artista. Un'artista vera.
Questo è il sogno di Odyle a cui il destino, invece, ha giocato un brutto tiro. Non una novità, a dire il vero, per una ragazza dell'epoca.
Siamo alla fine dell'Ottocento. Un'epoca in cui le donne non potevano avere grosse ambizioni o sogni che andassero oltre il voler diventare la moglie di un buon partito. Odyle è costretta a lasciare la Francia, sua terra d'origine, per rifugiarsi in Inghilterra: le convenzioni dell'epoca non fanno per lei tanto che l'idea di appartenere a qualcuno, di dover sacrificare i propri sogni e le proprie aspirazioni per vivere all'ombra di un uomo la portano a fuggire lontano e a chiedere protezione a qualcuno che possa garantirle un'esistenza tranquilla, lontano dalla minaccia rappresentata da quell'uomo a cui era stata destinata.
Inizia così la storia di una donna di fine Novecento che incarna la voglia di un cambiamento, di un riscatto sociale che non tarderà ad arrivare. Si lascia alle spalle un passato doloroso con un unico raggio di sole rappresentato dal suo più caro amico, Claude, che si augura di ritrovare, un giorno. E affronta un presente fatto di una nuova identità, di un lavoro da istitutrice per le due figlie di Lord Moran che, assieme alla moglie, custodisce un grande dolore. Un presente, quello di Odyle, fatto anche di emozioni nuove che la mettono davanti a delle scelte ben precise...
Devo ammettere che, pur non essendo un'amante delle storie romantiche e sdolcinate, ho affrontato questa lettura confidando in qualche cosa di più di un comune romance. E così è stato. L'ambientazione d'altri tempi, la personalità dei personaggi, il susseguirsi delle vicende hanno catturato la mia attenzione e la storia d'amore non ci ha stonato affatto.
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Di tenebre a d'amore
Silvia Zucca
Mondadori editore
pag. 424
14.99 Euro copertina flessibile, 2.99 Kindle
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