Nel leggere la storia di Teresa ha avuto la sensazione che tutto attorno si fermasse.
Ho immaginato di vedere lei camminare per i vicoli di un paesello dell'entroterra sarda in cui vive, a testa alta e con la schiena dritta mentre tutto il resto restava immobile, quasi in apnea per lasciarla passare come se solo gli sguardi dei presenti si spostassero su di lei, con lei e tutto il resto restasse immobile, anche i respiri.
In quella terra antica - che è protagonista accanto ai personaggi principali - sono le figure femminili che emergono con forza, a dispetto di una tradizione e di un sentire comune che vorrebbero altro per loro.
Innanzitutto Teresa: bella, bellissima, con un marito spesso lontano, impegnata a gestire la taverna del paese (attività avviata con il suo Bruno), fiera e forte nel suo incedere sicuro.... e sulla bocca di tutti proprio tra quelle quattro mura di un paesino che, di fatto, è la sua casa.
Sulla bocca di quella che è la sua gente ma che non lesina chiacchiere, mormorii, allusioni.
Mai. Tanto più quando deve fare i conti con una dolorosa perdita che segnerà profondamente la sua esistenza ma davanti alla quale continuerà ad andare avanti con fierezza e con spirito d'indipendenza, per lei e per i suoi figli. Quell'indipendenza che nessuno le perdona, in quella terra. Teresa è una donna rinnegata: rinnegata dalla sua stessa madre prima, rinnegata dalla sua gente poi.
E poi c'è Maria. Rinnegata anche lei per aver creduto che le cose potessero andare diversamente per una serva condannata ad essere tale per tutta la vita. Rinnegata per aver scelto la libertà da uno status che l'avrebbe voluta sottomessa.
Due donne diverse, lontane ma legate da un filo sottile ma resistente che le porta a guardarsi da lontano per poi incontrarsi in circostanze che nessuno avrebbe mai voluto si verificassero.
La rinnegata è un romanzo d'esordio potente: con una scrittura efficace l'autrice mi ha toccata nel profondo. Ho pianto, non mi vergogno a dirlo. Mi sono commossa ed ho pensato alle tante donne che hanno avuto, nel tempo, la sorte di Teresa e Maria. Donne giudicate, additate, allontanate da tutti, da altre donne che probabilmente vedevano, in loro, ciò che avrebbero voluto ma non hanno avuto il coraggio di essere.
Gran bel libro. Mi ha colpito la copertina in biblioteca e sono felice di aver ceduto al suo richiamo.
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La rinnegata
Valeria Usala
Garzanti editore
208 pagine
16.00 euro copertina rigida, 5.90 copertina flessibile, 7.99 Kindle
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