martedì 3 maggio 2022

La piccola libreria di Venezia (C. Giorgio)

Premessa obbligatoria: da una parte ho trovato il libro scorrevole e ben scritto, dall’altra la storia mi è sembrata come una serie di cliché e di déjà vu che mi hanno un po’ innervosita… a partire dal fatto che la protagonista si presenta come una dottoressa che cura le anime consigliando i libri giusti. Diciamolo subito.

Mi ha ricordato altri libri ed altre storie nelle quali librai/e vengono presentati come “dottori” che curano grazie alle storie, alle parole. Devo ammettere che le storie che parlano di libri sono molto simili, sotto alcuni aspetti, ma a ben guardare non si sbaglia quando si dice che un libro può salvare un'anima. Se non altro, può allietarla e darle la giusta direzione. Questo aspetto, anche se un po' troppo sfruttato, è forse quello che mi ha coinvolta di più. 
 Da amante dei libri e delle storie mi sono trovata a mio agio tra i tanti riferimenti letterari, come se fossi stata proprio a casa mia.

La storia della libreria, però, è passata fin dalle primissime pagine in secondo piano rispetto alla storia d’amore che magari ci sta pure ma mi è sembrata costruita con qualche forzatura. Un amore che scoppia all’istante, un legame forte ma minacciato da un ex, da una parte, e da un passato che ancora è piuttosto vivo sottopelle, dall’altro.

I personaggi non mi sono sembrati molto approfonditi dal punto di vista psicologico ed avrei preferito sapere qualche cosa in più in merito alle loro vite, al loro passato, alle loro abitudini…

Ho anche scoperto, solo quando sono andata a curiosare a lettura conclusa, che il padre della nostra libraia è stato protagonista di un precedente volume per cui le storie sono collegate. Due libri autoconclusivi, questo va detto, però, sono certa molti elementi me li sono persi perché erano già spiegati in precedenza. Ammetto di non aver fatto molto attenzione nella scelta di questo libro che ho voluto leggere sia perché ho apprezzato l’autrice in altri suoi scritti ma anche per concedermi un momento di leggerezza del quale sentivo particolarmente bisogno.

Ecco, se preso come un libro leggero, senza troppe pretese, con una storia d’amore che non offre molti colpi di scena allora può andare. Se si cerca qualche cosa di diverso, allora, meglio evitare e passare ad altro.

Una chicca finale? I consigli di Margherita, la protagonista. Per le varie situazioni (problemi di cuore? Mancanza di fiducia in se stessi? etc...) suggerisce una "medicina". Ci sono tanti spunti. Idea carina.
 
Non lo rileggerei di sicuro (per fortuna l'ho trovato in prestito gratuito nel sistema Mlol), di questa autrice ho letto I migliori anni che è un libro decisamente diverso, una scrittura più matura, più coinvolgente e meno banale.
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La piccola libreria di Venezia
Cinzia Giorgio
pag. 286
Newton Compton editori  
10.00 euro copertina rigida, 2,99 Kindle

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