Ho scovato il libro I fiori splendenti nell'abbraccio degli amanti in biblioteca, mentre ero alla ricerca di qualche titolo adatto per continuare la sfida di lettura alla quale sto partecipando dall'inizio dell'anno. Si tratta di un'edizione del 1989 che, però, era nuova di zecca: il libro credo che non fosse stato mai sfogliato visto che sembrava proprio appena uscito dalla tipografia tanto era perfetto. Ho trovato solo la copertina un tantino ingiallita segno, probabilmente, di una lunga permanenza tra gli scaffali.
Inutile dire come l'autore mi fosse del tutto sconosciuto, altrettanto posso dire del titolo. mai sentito nominare fino a quel momento.
Da quel che ho appreso, cercando qualche informazione dopo aver preso il libro in prestito, dell'autore si sa poco: pare che sia vissuto al Cairo nel periodo in cui l'Egitto era governato da sovrani turchi mamelucchi e fu testimone della peste del Cairo nel 1348. Inoltre, pare che fosse benvoluto a corte malgrado avesse anche parecchi nemici dovuti, probabilmente, alla sua abilità di narratore. Nel suo libro ha raccolto una serie di aneddoti collezionati durante i lunghi viaggi nelle terre del sultano e si tratta di aneddoti legati ad astuzie e trucchi, sotterfugi e bugie messi a punto dalle donne ai danni dei rispettivi mariti.
Il libro è suddiviso in venticinque capitoli, ognuno dei quali narra una diversa avventura. Il quadro che ne viene dipinto è quello di mariti piuttosto ingenui che vengono traditi da mogli astute e smaliziate, capaci di mettere in atto qualsiasi raggiro pur di arrivare al loro scopo: saziare i loro appetiti sessuali con degli amanti più o meno fissi.
Devo ammettere che all'inizio sono rimasta un po' spiazzata: viene raccontata una realtà musulmana molto particolare, con donne che vengono viste come assetate di sesso, descritte come vere e proprie mantidi pronte a calarsi i pantaloni a sbuffo (è un dettaglio che appare in ogni racconto, questo pantalone a sbuffo) senza ritegno e senza alcun pudore.
Il fatto che avessero dei mariti un bel po' tonti è considerata una scusante, una giustificazione per i loro comportamenti: si lascia intendere che quelle donne di cui si parla fossero autorizzate ad avere rapporti extraconiugali proprio per via del fatto di aver sposato degli stupidi! E gli amanti? Furbi anche loro ma si rimettono sempre all'astuzia delle donne. Sono loro, alla fine, a risultare le più forti visto che ottengono sempre quello che cercano e non ci rimettono mai!
Vengono raccontate scene spinte che si consumano tra moglie ed amanti usando dei termini che rendono molto bene l'idea ma che, ad un certo punto ed a forza di sentirli ripetuti, mi hanno fatto anche un po' sorridere. Così come mi ha fatto sorridere l'idea del marito che viene convinto dalla moglie a fare finta di essere un lampadario, completamente nudo ed una lampada in testa, per sfuggire all'ira (falsa) di un mamelucco che, invece, altro non era se non l'amante di lei che le aveva chiesto di trovare un modo per poter consumare l'atto sessuale con lei davanti al marito. E alla fine il marito è pure contento di averla scampata, contento di aver sacrificato la moglie (che vuoi che sia)....
Nella bandella dietro la copertina il libro viene descritto così:
Nella sua ricchezza espressiva, la descrizione dell'atto amoroso e delle trame elaborate che lo precedono è di per se stessa una commedia dai cento atti diversi, ora lepida, ora eccitata, ora arguta ed elegante, ora francamente comica: il capolavoro di un autore versatile e raffinatissimo.
Mi sono effettivamente divertita nel leggere le 25 avventure... Sul fatto che sia un capolavoro... bhè, dipende dai punti di vista.
Non ho molto gradito i continui riferimenti a Dio, le invocazioni a Lui... Mi hanno un po' disturbato... Ed è certo una visione dell'Islam molto particolare, quella che viene fornita.
Un libro molto singolare, non c'è che dire, che a ben guardare non costava nemmeno poco visto che vi è impresso il prezzo di 28.000 lire dell'epoca.
Ps: sbaglio o l'immagine di copertina è anche un chiaro richiamo all'organo sessuale femminile? Mi sbaglio?
Certo che hai talento nel scovare libri originali, ha ah!!!
RispondiEliminaEh si... prima di comprare libri nuovi c'è un mondo intero di libri da prendere in prestito... spesso anche moolto particolari...
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