Bisogna essere necessariamente grandi e grossi per valere qualche cosa? Chi l'ha detto che i più piccini, i meno vistosi, i più discreti valgano meno degli altri?
E' un discorso valido a livello universale, questo. Abeti compresi.
Eh si, perchè la storia de "Il piccolo albero di Natale" che abbiamo ascoltato ieri in biblioteca, in occasione dell'ultimo incontro in programma con l'iniziativa "A Natale fioccano libri in biblioteca" parla proprio di questo.
Un piccolo abete si sente inutile, insignificante. Non come quei grandi abeti maestosi che dominano il bosco... Eh no. Lui no. Lui è piccino, nessuno si accorge di lui se non qualche animale selvatico per fare la pipì sulle sue radici...
Ma arriva il giorno in cui tutto questo cambia ed anche per lui ci sarà un posto importante nel mondo: anche se più piccolo non vuol dire che sia meno importante degli altri.
La storia che abbiamo ascoltato ci è piaciuta molto e lancia un importante messaggio scritto a misura di bambino. Oltre a "Il piccolo albero di Natale", in biblioteca le due operatrici hanno letto anche "Il gatto nella Mangiatoia", libro altrettanto particolare ed altrettanto natalizio dove viene narrato il singolare punto di vista di un gatto che si trova a vivere una situaziona alquanto speciale.
La sala in cui sono state proposte le letture era gremita di bambini e famiglie: un ottimo modo per avvicinarsi al Natale con un pomeriggio fatto di letture, canti natalizi ed anche la realizzazione di un originale centrotavola da sfoggiare in occasione del cenone natalizio...
E con le nostre creazioni vi auguriamo un Sereno Natale.
Per gli auguri di Buon Anno c'è tempo, no?
Ps. ci si aggiorna per un resoconto dei libri trovati sotto l'abero che (ho questa sensazione chissà come mai) non mancheranno!
Buon Natale e buone letture!
RispondiEliminaBuon Natale anche a voi!
RispondiEliminaBuon natale Stefania! :-)))
RispondiEliminaoh mamma , hai un blog bellissimo, ma io , da pessima lettrice quale sono, non sono per niente all'altezza...però con la mia bimba sto cercando di rimediare e le sto insegnando ad amare di più i libri, almeno ci provo, Ile
RispondiElimina