Ho regalato il libro Nessuno si salva da solo ad una amica per il suo compleanno. Quando le ho chiesto se le fosse piaciuto e l'ho vista storcere il naso mentre rispondeva "...non è il mio genere" mi sono subito resa conto di averle fatto un regalo sbagliato.
Ora che l'ho letto, ho incontrato la mia amica e le ho chiesto scusa per averle regalato un libro così.
Della Mazzantini ho letto Venuto al mondo e mi è piaciuto molto. Ho scelto il suo ultimo libro per la mia amica sulla scia dell'entusiasmo per quella lettura ed ho avuto la prova di quanto il gradimento di un libro non possa essere un motivo valido per essere sicuri che tutti gli altri libri di quello stesso autore siano altrettanto ben riusciti.
Prima di scendere nel merito del romanzo va detto che ero alla ricerca di una lettura sepensierata, leggera, positiva, che mi trasmettesse positività. Mi è bastato leggere poche righe per rendermi conto che non era affatto questo il libro adatto.
Va anche detto che si tratta di un libro ai vertici della classifica delle vendite degli ultimi tempi ma - vista l'impressione che ha fatto a me - credo che a tirare le vendite sia stata la fama della Mazzantini ma temo che molti che l'hanno apprezzata in altri suoi libri possano avere avuto la mia stessa impressione.
Delia e Gateano sono a cena fuori. L'uno seduto davanti all'altra. Ma la distanza tra loro - non quella fisica dovuta alla posizione sulle rispettive sedie - è abissale. Si sono lasciati da tempo e non riescono a capire bene il perchè di quella cena. L'autrice alterna racconti al presente e dialoghi che si svolgono tra i due commensali con ricordi del passato. Il quadro che viene dipinto è quello di un rapporto che si è presto usurato, sgualcito fino a portare ad uno strappo definitivo. Una coppia che non è più tale, un amore che non c'è più: una storia come tante. Eppure la Mazzantini narra la storia di una decadenza soggettiva prima ancora che di un fallimento di una coppia e lo fa usando spesso - troppo spesso - gratuite volgarità che mi hanno disturbata un bel po'.
Da come ricordavo la Mazzantini, credo che non avesse affatto bisogno di arrivare a tanto per raccontare i sentimenti. La storia è pesante, si va avanti a fatica, non ci sono sorprese che non siano legate ad uno sprofondare sempre più in basso dei due personaggi. Una coppia che non mi è piaciuta così come non mi è piaciuto il modo di descrivere le loro deprimenti vite.
Il rapporto con i loro due figli, quel modo così distratto di considerarli, quegli atteggiamenti a volte violenti che vengono descritti mi hanno amareggiata parecchio. Ci possono anche stare atteggiamenti di questo tipo.... Anzi, purtroppo la realtà parla di situazioni del genere fin troppo spesso. Ma la situazione mi ha irritata.
Mi sono davvero pentita di aver regalato alla mia amica questo libro. Ho imparato la lezione, però: prima di regalare un libro debbo necessariamente averlo letto o, se non altro, devo essere certa che non sia un libro così! Mi spiace esprimere un giudizio negativo... Ma quando un libro non mi piace (se mi piacesse tutto ciò che mi capita tra le mani non avrei un minimo di senso critico, no?) non ce la faccio proprio ad essere ipocrita e limitarmi a narrare la trama senza esprimere un giudizio.
***
Nessuno si salva da solo
Margaret Mazzantini
Mondadori Editore
19.00 euro
Ora che l'ho letto, ho incontrato la mia amica e le ho chiesto scusa per averle regalato un libro così.
Della Mazzantini ho letto Venuto al mondo e mi è piaciuto molto. Ho scelto il suo ultimo libro per la mia amica sulla scia dell'entusiasmo per quella lettura ed ho avuto la prova di quanto il gradimento di un libro non possa essere un motivo valido per essere sicuri che tutti gli altri libri di quello stesso autore siano altrettanto ben riusciti.
Prima di scendere nel merito del romanzo va detto che ero alla ricerca di una lettura sepensierata, leggera, positiva, che mi trasmettesse positività. Mi è bastato leggere poche righe per rendermi conto che non era affatto questo il libro adatto.
Va anche detto che si tratta di un libro ai vertici della classifica delle vendite degli ultimi tempi ma - vista l'impressione che ha fatto a me - credo che a tirare le vendite sia stata la fama della Mazzantini ma temo che molti che l'hanno apprezzata in altri suoi libri possano avere avuto la mia stessa impressione.
Delia e Gateano sono a cena fuori. L'uno seduto davanti all'altra. Ma la distanza tra loro - non quella fisica dovuta alla posizione sulle rispettive sedie - è abissale. Si sono lasciati da tempo e non riescono a capire bene il perchè di quella cena. L'autrice alterna racconti al presente e dialoghi che si svolgono tra i due commensali con ricordi del passato. Il quadro che viene dipinto è quello di un rapporto che si è presto usurato, sgualcito fino a portare ad uno strappo definitivo. Una coppia che non è più tale, un amore che non c'è più: una storia come tante. Eppure la Mazzantini narra la storia di una decadenza soggettiva prima ancora che di un fallimento di una coppia e lo fa usando spesso - troppo spesso - gratuite volgarità che mi hanno disturbata un bel po'.
Da come ricordavo la Mazzantini, credo che non avesse affatto bisogno di arrivare a tanto per raccontare i sentimenti. La storia è pesante, si va avanti a fatica, non ci sono sorprese che non siano legate ad uno sprofondare sempre più in basso dei due personaggi. Una coppia che non mi è piaciuta così come non mi è piaciuto il modo di descrivere le loro deprimenti vite.
Il rapporto con i loro due figli, quel modo così distratto di considerarli, quegli atteggiamenti a volte violenti che vengono descritti mi hanno amareggiata parecchio. Ci possono anche stare atteggiamenti di questo tipo.... Anzi, purtroppo la realtà parla di situazioni del genere fin troppo spesso. Ma la situazione mi ha irritata.
Mi sono davvero pentita di aver regalato alla mia amica questo libro. Ho imparato la lezione, però: prima di regalare un libro debbo necessariamente averlo letto o, se non altro, devo essere certa che non sia un libro così! Mi spiace esprimere un giudizio negativo... Ma quando un libro non mi piace (se mi piacesse tutto ciò che mi capita tra le mani non avrei un minimo di senso critico, no?) non ce la faccio proprio ad essere ipocrita e limitarmi a narrare la trama senza esprimere un giudizio.
***
Nessuno si salva da solo
Margaret Mazzantini
Mondadori Editore
19.00 euro
Non sei la prima che non ne parla bene...voglio leggerlo!
RispondiEliminaMi fa piacere aver letto la tua recenzione, anche io sono stata tentata di acquistarlo proprio perchè Venuto al mondo mi è piaciuto tantissimo...mi fido del tuo giudizio e non sprecherò del tempo a leggerlo, nonostante abbia letto quasi tutto della mazzantini, ma non tutto mi è piaciuto.
RispondiEliminaciao loredana
Avevo già qualche dubbio a proposito di questo libro, se tu lo sconsigli lo lascio proprio perdere :D
RispondiElimina