martedì 17 novembre 2020

Fairy Oak. La storia perduta (E. Gnone)

Il tempo passa anche in quel luogo fantastico che risponde al nome di Fairy Oak, dove vivono streghe e i maghi, Magici del Buio o Magici della Luce.

Non c'è magia che tenga contro il passare del tempo, ed è giusto che sia così. 

Ed è bello lasciarsi andare a ricordi che sono ancora vivi nella mente dei protagonisti che, a distanza di anni, tornano a vivere entusiasmanti avventure conservate nel cuore e nella mente come bagaglio affettivo, prima di tutto, di cui non liberarsi mai.

E non sbaglio nel dire bagaglio affettivo perché questo, secondo me, è quel che si legge in questa nuova avventura di Pervinca e Vaniglia Periwinkle, le due sorelle nate a distanza di poche ore l'una dall'altra, tanto simili nell'aspetto quanto diverse per carattere, modi di fare e poteri. 

Perché gli affetti, i legami, si costruiscono nel tempo e lo si fa con le attenzioni per un cane che non viene quasi mai liberato dalla catena, lo si fa nel condividere un lavoro programmato per dei compiti scolastici ma che, a ben guardare, porta ben oltre... lo si fa anche condividendo un sogno e lavorando tutto insieme per creare le condizioni affiché diventi realtà. Ecco... così secondo il mio parere si crea quel bagaglio affettivo che oggi, con Vì e Babù che fanno i conti con gli acciacchi dell'età e con i capelli bianchi, si legge nel luccichio dei loro occhi quando si imbattono in vecchie foto.

Il libro è strutturato con una narrazione su due piani temporali: le magiche sorelle di oggi ricordano il passato ed è la parte che riguarda il racconto dell'avventura che domina su tutto il resto. 

La memoria va all'Anno della Balena, quando quel gruppetto così eterogeneo di amici si trovò alle prese con una ricerca di storia che li portò ad andare indietro nel tempo per stilare gli alberi genealogici delle rispettive famiglie cercando di arrivare alle origini non solo della comunità locale ma della stessa Fary Oak. 

L'avventura va vissuta con loro, con i protagonisti. Non può essere raccontata.

Mi permetto solo di raccontare ciò che mi è rimasto addosso alla fine della lettura.

Mi è rimasta addosso la leggerezza (attenzione, questo non vuol dire superficialità) di una storia ben scritta che viene meglio compresa se si è letta tutta la serie, ovviamente, ma che non penalizza chi dovesse avvicinarsi a quest'ultimo volume magari con l'obiettivo di recuperare tutto il resto. E, di questo, va dato merito all'autrice che si è resa conto che molti ragazzini di oggi, che volessero avvicinarsi a questa lettura, potrebbero essere stati troppo piccoli all'uscita dei precedenti volumi per averli già letti. Ecco, dunque, la delicatezza (per me tale è stata) di inserire delle note in libertà, alla fine del libro, che forniscono alcuni punti fermi utili alla comprensione di alcuni aspetti del racconto.

E poi l'emozione legata alla scoperta dell'amicizia anche da parte di chi era abituato (o era stato abituato) a restare in un angolo. La gioia di quella scoperta mi ha rasserenata.

Che dire, poi, della sensibilità di quei bambini davanti alle ingiustizie? Questo aspetto del racconto mi ha riempito il cuore di speranza perché è questo che voglio pensare: che possano essere le nuove generazioni a far cambiare tante brutte abitudini che abbiamo noi adulti... Chi leggerà il libro capirà bene cosa intendo.

Da ultimo, ma non per importanza, mi è rimasta addosso la serenità che traspare da personaggi positivi che hanno un ruolo importante ma mai invasivo. Penso a zia Tomelilla che con il suo modo di fare mi ha trasmette un senso di calma che in questi giorni frenetici proprio ci voleva.

E' una storia pensata per giovani lettori, è vero, ma il l'ho letta da lettrice matura e non mi vergogno a dire che ho viaggiato con piacere sulle ali della fantasia e mi sono sentita fisicamente accanto ai vari personaggi nel vivere ogni attimo.

Scrittura scorrevole, storia avvincente, narrazione precisa, ricca di dettagli e delicata ma intensa quando necessario. E' stata una lettura piacevole. Ed è stata la prova che le storie non hanno età, che viaggiare con la fantasia fa sempre bene e che quando una storia è interessante e il libro è ben scritto, è ben scritto e basta. Che sia esso per giovani lettori oppure no.
***
Fairy Oak. La storia perduta
Elisabetta Gnone
Salani Editore
400 pagine
17.10 euro copertina rigida

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