mercoledì 12 settembre 2018

I ragazzi della II C (M. Migliavacca)

E' un libro un po' vecchiotto quello che mia figlia ha avuto come testo di narrativa a scuola, l'anno scorso, quando frequentava la seconda media. Vecchiotto come edizione (si tratta della quindicesima ristampa del 2002 ma la prima uscita è del 1989) ma la storia raccontata è piuttosto attuale.

Quattro amici che frequentano la seconda classe del liceo condividono la passione per la musica: hanno messo in piedi una band e si ritrovano sistematicamente in uno scantinato usato come sala prove. Scrivono canzoni inventando testi e musiche e sognano il successo.

Sono quattro amici molto diversi tra loro i protagonisti del libro I ragazzi della IIC

Ludo è una ragazza di ricca famiglia ma, oltre ai soldi, non conosce la serenità e la felicità di una situazione familiare stabile. I suoi sono separati e cercano di comprare il suo affetto a suon di regali o di soldi.
Patsy è un ragazzone grande e grosso che vive in una famiglia modesta che non naviga certo nell'oro ed alla quale vorrebbe iniziare a dare una mano in fatto di entrate.
Morgana è orfana di padre e sua madre la cresce, non senza fatica, facendo traduzioni e dispensandole tanto amore.
Max è figlio di un salumiere arricchito ma la sua è e resta una famiglia di ceto medio che sgomita per poter apparire diversa.
Quattro vite differenti, quattro banchi nella stessa aula, nella stessa scuola, un'unica passione per la musica.

Improvvisamente arriva l'occasione della loro vita ed hanno la possibilità di portare un loro brano inedito ad un produttore che, però, ruba testo e musica facendo cantare il brano ad una ragazza del suo team. Da questa situazione antipatica nasce la vera occasione per loro visto che, nel momento in cui una collaboratrice del tipo che li ha fregati denuncia l'accaduto, su di loro e sulla loro musica si accendono i riflettori ed arrivano davvero al successo. Un successo improvviso, capace di trasformare tutto in lustrini e paillettes nascondendo bene la realtà: gli impegni sono pressanti e le vite dei quattro ragazzi vengono sconvolte.
Così, a sedici anni, si trovano a prendere una decisione che potrebbe cambiare la loro vita: sono pronti a lasciare tutto per seguire i ritmi del successo oppure no?

Ognuno reagirà diversamente agli impulsi che gli arrivano da quel mondo e da quel successo tanto agognato ma arriverà il momento di crescere e di prendere una decisione importante. Ognuno farà le sue valutazioni e le proprie scelte.

Dicevo molto attuale perché, in effetti, non sono certo così rare baby band che arrivano alla ribalta improvvisamente con artisti che, seppur tali, sono e restano dei ragazzini che hanno degli impegni ber precisi come, in primis, la scuola e la famiglia.
Così come non credo che sia raro, nel mondo dello spettacolo, imbattersi in situazioni imbarazzanti, in veri e proprio sgambetti in nome di un successo che tutti vorrebbero raggiungere percorrendo la strada più breve possibile.

Il carattere dei quattro ragazzi è ben tracciato, la storia scorre gradevolmente anche se mi sono imbattuta in un paio di errori di stampa che, però, nulla tolgono all'insieme. Anzi, devo dire di aver apprezzato una nota dell'editore che, nelle primissime pagine subito dopo la copertina dice che la realizzazione di un libro presenta aspetti complessi e richiede particolare attenzione nei controlli. Nessuno è perfetto, qualche cosa può sfuggire ed i lettori sono invitati a segnalare eventuali errori o a far pervenire suggerimenti. Magari li segnalo io!

Con questa lettura partecipo alla Challenge Di che colore sei? utile in quanto titolo utile per lo spicchio azzurro, obiettivo 2 (autrice italiana). Con lui chiudo questa fase di gioco in attesa dei nuovi obiettivi di domani e devo dire di aver fatto fatica, questa volta, a tenere il ritmo, per una serie di motivi che spero non si ripresentino in futuro. 

Nessun commento:

Posta un commento