Per il Venerdì del libro di oggi vorrei proporre il libro I ladri di favole di Rosa Tiziana Bruno che ho vinto, tempo fa, partecipando ad un concorso fotografico su un sito che metteva in palio libri di questa autrice.
Quando i miei bimbi erano più piccoli non hanno mai voluto che leggessi loro la storia in esso contenuta perchè non apprezzavano molto le illustrazioni. Da piccini i bambini amano illustrazioni più "dolci", più "delicate"... almeno per quanto riguarda mia figlia che non ha mai apprezzato disegni che non le ispirassero fiducia. E' una delle poche che ha sempre evitato libri che avessero per protagonisti mostri, anche i più simpatici. Un esempio? Amano tutti il Mostro Peloso... non lei. Non l'ha mai amato per via delle illustrazioni.
Ora sono tutti e due più grandicelli così ho potuto riprovare... E' andata meglio.Prima, però, il libro l'ho letto io per poi proporlo a loro.
E narra la storia di una bambina che ha una missione da portare a termine: salvare le favole. Ci sono dei loschi figuri che vanno in giro per il mondo a rubare le favole. Ed i personaggi di tutte le favole del mondo non hanno più una casa, non hanno più un posto dove stare. Così, pian piano, ai bambini manca la fantasia e diventano vuoti, nella natura vengono a mancare i colori e l'allegria. Colpa degli Storti: questo è il nome di coloro che stanno facendo del tutto per rubare le favole.
Cosa si inventerà Angiolina, la bimba che, in virtù della sua testardaggine e del suo amore sconfinato per le storie, ha deciso di farsi carico di una così importante missione?
Ce la farà a sconfiggere gli Storti?
Nel portare avanti il suo compito la bambina si troverà a conoscere diverse culture, passando da un Paese all'altro. Scoprirà che le favole mancano a tutti indistintamente, anche se sono di diversa cultura, di diverse abitudini e convinzioni. Perchè la fantasia serve per vivere in ogni parte del mondo.
Ed è necessaria per grandi e piccini.
Devo dire che la storia mi ha fatto tanto pensare ad un libro molto più famoso... letto tempo fa e che è sempre nel mio cuore. E' quello che capita anche nel libro La storia infinita, o mi sbaglio? E c'è un ragazzino che ha il compito di salvare il mondo di Fantasia e tutti i personaggi delle storie... giusto?
Seppur in altra chiave, dunque, la storia non è propriamente originale ma comunque carina anche perchè, ovviamente, anche se l'idea di fondo è quella, poi gli sviluppi sono diversi. E la bambina è proprio simpatica! Interessante il glossario finale dove l'autrice propone una panoramica sulle favole delle diverse parti del mondo di cui vengono citati i protagonisti durante il viaggio di Angiolina.
E' un libro adatto anche come lettura della buona notte. Grazie alla struttura in capitoli si può leggere in diverse serate posto che i bimbi non siano sufficientemente grandi per leggerlo da soli.
Il libro ha avuto una menzione speciale al premio internazionale "Una favola per la pace", International Peace Bureaux 2005 ed è edito da EdiGiò nella collana Le Tartarughe, con illustrazioni di Simona Meisser. Personalmente le illustrazioni mi piacciono molto anche se dovrei segnalare alcune cosette che mia figlia non è mancata di sottolineare.
Angiolina viene descritta come uno stecco, una bambina magra magra ma nell'illustrazione tanto magra non è.
Ad un certo punto compare un principe che, nel racconto, viene descritto come avvolto in un mantello di velluto viola che, nell'illustrazione, diventa un vestito azzurro.
Durante il viaggio si dice che Angiolina ha con se uno zaino che diventa via via più pesante mentre sull'illustrazione che viene proposta proprio al centro del viaggio dello zaino nemmeno l'ombra.
Sono dettagli, lo so, ma i bambini fanno molto caso a queste cose... la mia, poi, che è molto attenta, non è mancata di sottolineare ogni particolare!
Così come (ha dieci anni) ha notato che al termine di alcune frasi mancano i punti (si conclude la frase poi si inizia a capo con lettera maiuscola senza mettere il punto), che gli Storti non sempre vengono indicati con lettera maiuscola, che Kose - uno dei personaggi di una storia dalla Turchia - una volta viene scritto con l'accento sula o (Kòse) ed altre volte no.
Dettagli anche questi. Ma i giovani lettori sono attenti.
Un'ultimissima cosa: in alcune pagine le illustrazioni sono un tantino "sgranate"... si vedono i quadratini che graficamente si notano quando si sbaglia la qualità dell'immagine per la stampa. Questo - va detto - non l'ha notato mia figlia ma l'ho notato io...
Nulla toglie alla storia, sia chiaro.
Mi auguro che questi appunti possano essere utili per migliorare un'eventuale seconda edizione.
In ogni caso, è un libro simpatico che sottolinea il valore della lettura e l'importanza della fantasia in questo mondo in cui troppo spesso si va di fretta e si è talmente superficiali da non dare il giusto peso a ciò che le storie e le favole rappresentano per ognuno, grandi o piccini che siano.
L'ho detto in apertura, l'ho ricevuto in premio e ringrazio l'autrice che ce lo ha anche autografato e la mia non vuole essere una recensione dispregiativa ma un voler fare a voce alta delle considerazioni che mi auguro possano essere propositive.
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I ladri di favole
Rosa Tiziana Bruno
EdiGiò collana Le Tartarughe
13.50 euro
Sembra un libro carino, forse potrebbe piacere anche a Topastro che invece, a differenza di tua figlia, ama molto i mostri! :-)
RispondiEliminaDavvero attenta ai particolari tua figlia...
Dille di fare domanda per correggere gli errori dei libri che andranno in stampa eh eh
Molto carino!
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