lunedì 22 ottobre 2012

La libraia di Orvieto (Valentina Pattavina) - Incontri con l'autore

Cosa c'entra Valentina Pattavina con il giallo? Con il noir? Nulla. Eppure... l'ho incontrata in occasione di una serata che rientra nell'ambito della rassegna Festival Giallomar(ch)e: una iniziativa, giunta oramai alla quinta edizione, proposta nella mia zona (in provincia di Fermo, nelle Marche) e che ha fatto tappa nel mio comune sabato scorso. Nel suggestivo scenario della sede della Contrada Cavaliera Sant'Elpidio, una delle quattro Contrade Storiche che vanta il nostro comune (il comune di Sant'Elpidio a Mare), ho partecipato ad una Cena con delitto d'autore: tra una portata e l'altra gli attori della compagnia ufficiale del Festival, Partinquinta, hanno messo in scena un giallo bello e buono la cui storia è nata dalla penna di Valentina Pattavina. 

In apertura di serata l'autrice, che era presente in sala, si è presentata e ci ha parlato di se, della sua passione per i libri ma della sua iniziale avversione alla scrittura di un romanzo. Avversione che ben presto si è trasformata in un “sì” all’editore che le proponeva di scrivere una storia ambientata in Umbria. Così ha preso vita il suo romanzo “La libraia di Orvieto” che ha anche avuto un seguito. Lei non è una scrittrice di gialli e, così ha detto, mai lo sarà ma ha risposto positivamente all’invito degli organizzatori ed ha scritto la storia che poi è stata messa in scena ieri sera.
Nel presentarsi al pubblico l'autrice ha raccontato dei suoi trascorsi nel mondo dello spettacolo per affacciarsi, poi, nell'editoria nel 1996 ricoprendo diversi ruoli in ambito redazionale. Ha scritto delle biografie di personaggi del mondo della musica e dello spettacolo fino a che non le è stato chiesto di scrivere un romanzo con un solo vincolo: "Scrivi quello che vuoi, mi disse l'editore - ha raccontato - purchè la storia sia ambientata in Umbria". Un vincolo al quale, ha raccontato Valentina, si è poi sommata l'indicazione di Perugia come città in cui ambientare la storia. "Da pigra quale sono - ha aggiunto l'autrice - l'idea di trasferirmi un paio d'anni a Perugia per conoscere bene l'Umbria come ambientazione per il mio romanzo mi spaventava un po'. Così ho rilanciato ed ho proposto all'editorie Orvieto come città di riferimento. Una proposta nata dal fatto che conoscevo un po' quel posto e mi sarei sentita più a mio agio. Poi ho scelto come tema di fondo il mondo dei libri: come tutti gli autori alle prese con il loro primo libro, anche io ho scelto ciò che meglio conoscevo... il mondo dei libri. Ed ecco come è nato La libraia di Orvieto".

Al termine della serata ad ogni commensale è stato donato un libro dell'autrice: io ho preso La libraia di Orvieto ma a disposizione c'era anche il suo seguito... A dire il vero ho visto qualcuno che se l'è presi entrambi... me lo farò prestare da qualcuno di coloro che erano a cena con me.

Un momento della rappresentazione durante la Cena con delitto d'autore
Ah... dimenticavo! Curiosi di sapere la storia che Valentina Pattavina ha inventato per la Cena col delitto? Bhè, vi basti sapere che nel suggestivo scenario della sede della Contrada Cavaliera Sant’Elpidio è stato commesso un infanticidio. Si è anche tentato di commetterne un secondo attentando alla vita di due gemelli di nove mesi: uno di loro è morto, l’altro si è salvato. Attorno a ciò si è snodata la storia, rivista e corretta per adattarla ad esigenze di scena. Mi scuso per la pessima qualità della foto ma l'ho scattata in un ambiente un tantino scuro e non sono riuscita a fare di meglio...  

1 commento:

  1. Mi piacerebbe molto assistere ad una cena con delitto. Finora ne ho sentito solo parlare e quelli di cui ho saputo sono sempre lontani da casa e da quando ci sono le due belvette in casa, ho cominciato ad apprezzare solo eventi a due passi da casa!
    alessandra

    p.s. la foto non è affatto pessima, rende bene la magia!

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