Gli autori norvegesi di gialli mi piacciono.
O meglio, i gialli di autori norvegesi mi piacciono.
Sono arrivata a lei cercando libri disponibili nella
biblioteca del mio comune nell'ambito del genere giallo ed è spuntato questo
nome. Ho cercato l'elenco di libri da lei scritti ed ho iniziato da qui.
A dire il vero on line ho anche trovato delle recensioni
negative su questo libro ma non mi sono lasciata disarmare. Un paio di aspetti
mi avevano incuriosita: il fatto che fosse un'autrice donna ed il fatto che tra
i protagonisti del libro ci fosse una donna, con un ruolo anche importante.
Dopo aver letto Nesbø
(ed essermi affezionata ad Harry Hole, personaggio da lui creato), ho avuto modo di conoscere altri
personaggi – con storie sempre ambientate in Norvegia, con la città di Oslo in
sottofondo – frutto della fantasia di un'autrice donna.
Il contesto è terribile, a dire il vero. L'investigatore
Stubø è alle prese con bambini scomparsi. Casi che hanno una matrice comune e
che lo mettono davanti alla necessità di fare in fretta con le ricerche del
colpevole per evitare il peggio.
Stubø è un uomo molto intuitivo, le sensazioni che prova
sono sempre molto importanti nelle sue indagini ed anche se evita di mostrare
questo suo lato in modo troppo palese, si lascia guidare dall'intuito nella
vita così come nel suo lavoro.
E questo suo sesto senso gli dice che, per venire a capo del
caso, ha bisogno dell'aiuto di Vik, una criminologa che non ha nessuna
intenzione di farsi coinvolgere, almeno all'inizio.
Lei è alle prese con delle ricerche su un vecchio crimine
per il quale ha motivo di credere che abbia pagato un innocente.
Lui sa che solo l'aiuto di lei può aiutarlo ad arrivare ad
una svolta: ha bisogno di qualcuno con cui confrontarsi, con cui poter parlare
ad alta voce degli elementi che emergono di giorno in giorno, qualcuno che sia
obiettivo e professionale, più di chiunque altro.
Posto che quelle narrate sono situazioni terribili,
terrificanti visto il tragico coinvolgimento di bambini (non che sequestri che
abbiano come protagonisti adulti lo siano meno ma con i bambini è tutto
amplificato) uno degli aspetti che ho notato è come si faccia emergere poco la
tragicità delle situazioni. Non so se riesco a spiegarmi ma ho notato che
vengono narrati crimini che hanno come vittime bambini calcando poco la mano
sull'entità di ciò che accade. Rapire un bambino, ucciderlo, restituirlo
cadavere alla famiglia è qualche cosa di inaudito, inammissibile,
imperdonabile... ho avuto la sensazione che tutto ciò venga posto quasi con
rassegnazione, come routine anche se poi non ci si risparmia sulle indagini.
Stubo, per lo meno, non si risparmia.
A parte questo, devo ammettere di aver letto con ingordigia
pagina dopo pagina tanto mi incuriosivano gli sviluppi delle ricerche. A
differenza di alti romanzi in cui si arriva al colpevole senza dare quasi la
possibilità di far capire al lettore come si tirano le conclusioni, in questo
caso come lettrice mi sono sentita coinvolta nelle indagini, non mi sono
trovata davanti ad un dato di fatto senza capire come.
I due protagonisti vedranno le loro vite intrecciarsi per
una serie di vicissitudini, i diversi casi che li tengono occupati avranno
degli importanti punti in comune e le loro vite si intrecceranno in modo
leggero, delicato, quasi impercettibile.
I personaggi non sono proposti con superficialità, non sono
inseriti nella storia giusto per completare il puzzle del racconto ma ognuno ha
un ruolo ben preciso andandosi a completare l'uno con l'altro.
Accanto agli aspetti che caratterizzano il giallo, l'autrice
riesce a tracciare anche gli aspetti umani dei vari personaggi anche del
colpevole. E' un mostro, ma è comunque un uomo. Questo è passato dal racconto,
dalle capacità narrative dell'autrice.
Il libro mi è piaciuto, mi ha tenuto attaccata alle
pagine.... Non concordo con le recensioni negative, con quelle – soprattutto –
che assegnano una stellina, che lo definiscono noioso, monotono e scontato. Per
me non è affatto così.
I personaggi restano impressi nella mente del lettore, siano essi vittime o carnefici. Ben descritti, ben posti pur nella terribile realtà che li riguarda.
Posto che storie violente che hanno come protagonisti
bambini non possono essere definite belle storie e posto che non l'ho scelto per questo ma perchè era il primo di una serie (ed avendo commesso errori nella scelta cronologica di altri libri ho voluto iniziare dal primo) in se il libro mi è piaciuto
e leggerò altro di questa autrice.
Per questo Venerdì del libro di ferragosto la mia proposta non è molto allegra ma, per gli amanti del genere, credo che sia una lettura che possa piacere. Da qualche parte ricordo di aver letto che si trattava di un libro che avrebbe lasciato il segno nel lettore, ed anche qualche notte insonne. Bhè... sarà che l'ho letto durante un periodo di permanenza in casa d'altri, sarà che non dormivo a casa mia ma in un letto altrui seppur con la mia famiglia... devo dire che qualche ora di sonno l'ho proprio persa... A causa di Anne Holt e della storia che ha proposto? Sarà anche per via del fatto che, nei ringraziamenti finali, l'autrice dice che - pur trattandosi di un romanzo di pura fantasia - ad ispirarla è stato un reale caso di malagiustizia? Sarà stato il pensiero che di bambini rapiti (e purtroppo anche uccisi) ce ne sono davvero e che le sensazioni che ha trasmesso l'autrice, a tal proposito, sono palpabili? Non saprei... Forse un po' di tutto questo.... chissà!
Ottimo consiglio. Da fedele lettrice di gialli ne approfitterò. Buon ferragosto
RispondiEliminaSpero che abbia passato anche tu un buon ferragosto. Un abbraccio!
EliminaIo ho appena letto "Sangue e neve" di Jo Nesbo, di cui ho parlato questo venerdì e che mi è piaciuto molto. Il romanzo di cui parli mi incuriosisce molto ma, siccome già di mio ho una paura terribile di rapimenti o che comunque accada qualche cosa a mio figlio e non riesco a sentire di violenze sui bambini senza starci malissimo, pure di notte, mi sa che ne cercherò un'altro della stessa autrice!
RispondiEliminaIn effetti è quello che sottolinei tu l'aspetto più problematico di libri di questo tipo... ;-)
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