Libro arrivato in casa mia su richiesta di mia figlia che, se non ho capito male, segue l'autore su Instagram. Non scrive male, Mattia Ollerongis. Solo che la storia non mi è sembrata affatto originale e a tratti anche un po' ridondante.
Triste, una storia triste che è collegata ad un addio, al trovarsi e al perdersi nel periodo più delicato della propria vita, quando si vive il primo amore.
Il loro è un grande amore giovanile che si è alimentato in fretta e che si è nutrito, giorno dopo giorno, di tante reciproche attenzioni che hanno anche cambiato Mattia, lasciando in lui un segno profondo. Poi arriva il distacco, la separazione, l'allontanamento e la sofferenza.
La narrazioni si snoda su due piani temporali: oggi Mattia parla in prima persona e racconta il vuoto che gli è rimasto dentro così come racconta la voglia di ritrovare quella ragazza di cui sente ancora la presenza nonostante non si vedano da un po'. Non riesce a digerire l'allontanamento improvviso che ha subito e non riesce a darsi pace. Chiude le porte a tutto e a tutti, non ha entusiasmo, non riesce a guardare verso un futuro che gli sembra vuoto senza di lei.
Nel raccontare la storia con Anita si va indietro nel tempo e la narrazione è in terza persona. Viene raccontata una storia fresca, spontanea, intensa, fatta di piccoli gesti che hanno lasciato, però, cicatrici profonde nel momento in cui quel "noi" è venuto a mancare.
Si parla d'amore ma anche di amicizia. Di chi c'è anche quando viene messo da parte da un sentimento più intenso ed improvviso, travolgente. Di chi si allontana ma c'è anche nella distanza...
Tra le pagine si trovano tante frasi ad effetto ma quella che mi è rimasta appiccicata addosso è stata una profonda tristezza. Anche se il finale risolleva il morale aprendo le porte alla speranza, per gran parte del libro ho sentito una tristezza latente (e vista la storia non poteva essere altrimenti, a dire il vero) di cui onestamente in questo momento non avevo proprio bisogno.
Magari non era il momento giusto. Magari non era il libro per me.
Dico sempre che quando un libro emoziona ha raggiunto il suo obiettivo e la tristezza è pur sempre una sensazione, un'emozione... però ora dovrò cercare per forza qualche cosa di più allegro perché ho l'impressione di essere rimasta con le ruote a terra giunta all'ultima pagina.
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Mancherai all'infinito
Mattia Ollerongis
Sperling & Kupfer
212 pagine
15.90 euro copertina rigida, 9.90 copertinta flessibile, Kindle unlimited
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