venerdì 25 ottobre 2013

Nonni (C. Heras - R. Osuna) - Venerdì del libro



Era da un po’ che non andavamo in biblioteca. Così, quando l’altro giorno siamo tornati, ho letto la meraviglia negli occhi dei miei bimbi. Non che avessero dimenticato quell’ambiente, non era per questo. Nel trovare tanti nuovi arrivi si è scatenata la meraviglia.
Il piccoletto di casa è tornato, rispetto all’ultima volta, con una capacità in più: ora sa leggere e si è scelto non librini che io avrei dovuto leggergli ma che lui avrebbe potuto leggere da solo. Così, ha scelto libri con testi scritti a sua misura, usando lo STAMPATO in caratteri chiari e semplici. Lui avrebbe potuto leggere la storia da solo ed io avrei potuto tranquillamente leggerla come nostra abitudine. Ed è stato bello vederlo selezionare, da solo, ciò che gli piaceva da ciò che non gli piaceva. Aveva l’imbarazzo della scelta.

La principessina prima di scegliere qualche libro da portare a casa ha preferito leggere qualche cosa nella sala lettura, in tutta tranquillità. Anche lei ha avuto l’imbarazzo della scelta ma quando Simonetta, la nostra amica responsabile della biblioteca, ci ha proposto alcuni libri sui nonni, lei non ha avuto dubbi. Ha scelto "Nonni", un libro cartonato che si fa amare a prima vista e quando siamo tornati a casa lo ha letto immediatamente.

Subito non ha fatto commenti ma, giunta l'ora di andare a dormire, mi ha detto: "Mamma, leggimi questo libro. E' molto bello. Io l'ho letto già ma leggimelo tu!". Simonetta, nel proporci questa lettura, aveva detto di essersi emozionata nel leggerlo ed ammetto di essermi emozionata anche io.
E' un libro dolce e toccante: racconta di due nonni che hanno voglia di andare a ballare ad una festa di paese. La nonna, però, si vede brutta, vecchia e cerca di migliorare il suo aspetto. Saranno le dolci parole del nonno a farle cambiare idea... così come, poi, saranno gli occhi della nonna a vedere che anche il nonno è come lei - con le sue stesse rughe, i suoi stessi capelli radi, le sue stesse labbra secche - ma entrambi vedono nell'altro la bellezza di sempre.
Un libro che consiglio senza riserve: emozionante e allo stesso tempo positivo. Aiuta a scoprire che la bellezza delle cose e della vita, in primis, non si misurano con l'età, in proporzione alla giovinezza. Bello. Molto.

  
Molto ben fatte anche le illustrazioni. I miei bimbi di solito (in particolare la principessa di casa) si soffermano a guardare la copertina e le immagini prima di scegliere un libro. In questo caso la scelta è stata immediata segno che anche le illustrazioni hanno trasmesso qualche cosa di positivo.
 In effetti devo dire che anche solamente guardando le immagini ci si emoziona. 
Per questo Venerdì del libro ci sentiamo di consigliare questa lettura che ha due nonni per protagonisti. E cogliamo l'occasione anche per dire grazie ai nostri, di nonni, per quanto hanno fatto e continuano a fare per noi.
***
Nonni
Chema Heras - Rosa Osuna
Kalandraka Editore
14.00 euro

domenica 20 ottobre 2013

Faòri (Rossana Cifola)

In occasione dell'ultimo Venerdì del libro ho suggerito una lettura per bambini che viene proposta nell'ambito di un laboratorio di lettura messo a punto dall'Assessorato alla Cultura del mio Comune e del quale sono protagonista come lettrice volontaria assieme ad un'altra ragazza. Lei, Cinzia, legge Berta e Girolamo mentre io introduco l'incontro leggendo alcuni passi del libro "Faòri" di Rossana Cifola. Si tratta di un libro scritto da una mia concittadina, ora una signora anziana, ex insegnante di scuola elementare, che racconta la vita nella nostra zona ma trasposta a quando era piccola. Usi, abitudini, tradizioni di tempi passati vengono narrati a distanza di anni ma alla luce di ricordi vivi e chiari.

Nel proporre il laboratorio di lettura "Una biblioteca per ogni età" si è pensato di portare la lettura, e dunque promuovere la biblioteca, nei Centri Anziani del territorio: io leggo passi dal libro "Faòri" che non è propriamente adatto ai più piccoli ma è pensato per gli anziani o, comunque, gli adulti. Poi il momento dedicato ai bambini è curato da Cinzia. Ebbene, nel corso dei vari appuntamenti si è anche voluto favorire un contatto tra generazioni, offrendo un pomeriggio diverso a grandi e piccini. Onestamente trovo che sia un modo intelligente di offrire un'occasione di contatto tra giovanissimi e meno giovani che non sia il mero rapporto tra nonno e nipote. Un momento di condivisione, di crescita reciproca. Uno dei momenti più toccanti è stato quello vissuto nella Residenza Protetta per Anziani del nostro Comune: in questo caso l'incontro è stato riservato esclusivamente agli ospiti e alle loro famiglie, senza bambini vista la particolarità dell'ambiente. 

Per me è stata un'esperienza molto profonda. Nel leggere quei passi, ogni volta, penso a mia nonna e a quello che lei ci racconta della sua infanzia, alla preziosità dei suoi racconti, al volto incantato dei miei figli ogni volta che le chiedono di parlare di se e della sua vita da bambina e trovarmi in quell'ambiente mi ha fatto pensare ancora di più a lei. Lei che a 92 anni vive ancora da sola, che se potesse non chiederebbe mai aiuto, che inizia a sentirsi un peso. Ho pensao anche a mio figlio che, dall'alto dei suoi sei anni mi ha detto qualche tempo fa: "Mamma, io sono dispiaciuto... Sono dispiaciuto perchè penso che nonna è vecchietta e tra un po' non ci sarà più!".

Insomma, se le altre volte è stata un'emozione, in quell'ambiente lo è stato ancora di più incontrando gli sguardi di quegli anziani  che, seppur ben trattati, puliti e serviti, si trovano comunque in una situazione di lontananza dalla loro famiglia... qualcuno neanche ce l'ha più una famiglia.... insomma, è stata una tappa importante del progetto anche se, è evidente, quello che è rimasto a loro sarà più che altro legato alla nostra presenza che non ai contenuti di quanto proposto.

Il libro. La storia narrata racconta di luoghi a me familiari, perchè si tratta della mia città. Sono, però, luoghi diversi da quelli che vedo e che vivo oggi: al posto di grandi spazi verdi oggi ci sono case, nel luogo in cui si faceva la fiera degli animali oggi c'è un campo sportivo, quei volti pieni di aspettative a quell'epoca oggi non ci sono più... 
Il tutto è stato reso ancora più emozionante grazie alla proiezione di immagini tratte da un altro libro "Le immagini e la memoria" del Prof. Malvestiti, marito della signora Cifola. Il racconto e quelle immagini risalgono ad epoche diverse ma il loro abbinamento è stato più che felice. 

Ora mancano due appuntamenti alle fine di questa esperienza: ho investito il mio tempo libero, sottratto alla mia famiglia, per leggere in questo contesto e sono contenta di averlo fatto. Spero che l'iniziativa possa essere ripetuta anche in futuro.

Ps: nella foto in cui mostro il libro, in apertura di uno degli incontri svolti, non siamo in un cantiere ma all'interno di una Chiesa che, in un lato, ha problemi di stabilità... è comunque possibile entrarci, non c'erano pericoli.
Le due foto in bianco e nero sono tratte dal libro "Le immagini e la memoria" di cui sopra.

venerdì 18 ottobre 2013

Berta e Girolamo (G. Bernasconi) - Venerdì del libro



Sto partecipando come lettrice volontaria ad una iniziativa proposta nel mio Comune e denominata “Una biblioteca per ogni età”: un ciclo di letture proposto nei Centri Anziani del territorio e rivolte nella prima parte agli anziani e agli adulti, nella seconda ai bambini. Io mi occupo della prima parte, leggendo passi tratti da un libro scritto da una mia concittadina che racconta epoche passate, come si viveva in città quando era bambina. La parte rivolta ai bambini è invece affidata ad un’altra lettrice volontaria, alla bravissima Cinzia, che propone una storia simpatica ed istruttiva.

Si tratta di “Berta e Girolamo” di Gionata Bernasconi.

Il libro ben si presta ad essere letto in pubblico (la scelta di questo testo va attribuita alla responsabile della nostra biblioteca comunale, Dott.ssa Simonetta Serrani che ha curato l'intero ciclo di incontri) e Cinzia è davvero brava ad interpretare le varie parti, a cambiare le voci, a dare spessore ai personaggi, a rendere le emozioni con i gesti, la voce, i movimenti. 

Berta e Girolamo sono due amici: una giraffa ed un ippopotamo. Non sono molto contenti del loro aspetto e cercano di vestire l’uno i panni dell’altro. Fanno di tutto, ma proprio di tutto per somigliare all’altro ma… bhè, la storia si evolve, arriva un cacciatore ed anche un pericoloso predatore che…
Non dico altro per non togliere il piacere della lettura. Mi limito a dire che la lettura è molto simpatica, accompagnata da accattivanti immagini e che ha anche una morale. Insegna ad accettarsi per quel che si è e a non desiderare, a tutti i costi, di essere come qualcun altro.
Si tratta di un libro della collana Prime Letture Emme Edizioni ed i bambini hanno molto apprezzato. 

La lettura è stata davvero appassionata da parte di Cinzia che ci ha messo tutta se stessa: ha ottenuto un gran risultato perché i bambini la ascoltavano letteralmente a bocca aperta, in sospeso per cercare di capire cosa sarebbe successo andando avanti e… alla fine della lettura hanno anche chiesto se era possibile leggere qualcos’altro. Bello, davvero. Segno che il laboratorio di lettura ha colto nel segno e che si è scelto il modo giusto per arrivare a stimolare i giovani uditori.

E’ un librino che consiglio e che mi sento di segnalare per questo Venerdì del libro: i caratteri usati per la narrazione sono piuttosto grandi ed i bambini che iniziano a leggere non avranno problemi. Come detto sopra, la storia ben si presta anche ad essere letta per cui ogni papà ed ogni mamma è invitato a prendere tra le mani un libro così, ad accoccolarsi vicino al proprio bambino per diventare, anche se solo per pochi attimo, Berta o Girolamo… 

E’ facile e ai bambini piacerà ma piacerà anche a mamma e papà!

mercoledì 16 ottobre 2013

Il tiranno di Roma (Andrea Frediani)

Viene definito in copertina "un grande romanzo storico". Sul fatto che sia un romanzo storico non ci sono dubbi. Sul fatto che sia "grande" qualche dubbio ce l'ho anche se, lo ammetto, non è un genere che conosco bene per cui il mio metro di misura potrebbe essere calibrato male.
Il romanzo conta 124 pagine e secondo me lascia una porta aperta per un seguito. L'ho comprato solo perchè costava 0.99 euro: essendo un genere che non amo, se non fosse stato per quel prezzo stracciato non mi sarei mai avventurata in una lettura così.

L'autore narra la storia - la breve storia nel senso che tutto si consuma nell'arco di pochissimo tempo - di uno schiavo di nome Crisso che tenta di conquistare la sua libertà arruolandosi nel corpo della guardia privata del nemico storico di Silla, Gaio Mario. 
Quest'ultimo è anziano ma ancora il piglio del capo. 
Crisso si viene a trovare nel bel mezzo di scorribande ed attacchi, si trova a compiere delle carneficine in nome di colui che è diventato il suo capo. Vengono descritte scene di quella violenza che, all'opaca di Silla e Ottavio, erano all'ordine del giorno con bambini uccisi senza pietà, teste staccate, donne vittime di stupri di gruppo da parte di soldati che, pur avento vinto sui nemici, vengono incitati a saccheggiare la città e a fare man basse di tutto ciò che vogliono, donne comprese.
Quella che si delinea davanti agli occhi di Crisso è una realtà che non gli appartiene ma della quale accetta di diventare parte in nome di quella agognata libertà che non può conquistare in altro modo.
Il suo destino si incrocerà con quello di Giunilla, una schiava che avrà una sorte molto particolare.
Non aggiungo dettagli per evitare di rovinare la sorpesa ad amanti del genere.

Io, onestamente, non amando romanzi ambientati nell'antica Roma, non ho apprezzato più di tanto. La scrittura è asciutta e scorrevole ma le descrizioni, vista l'ambientazione ed il tipo di storia, sono quello che sono. 
E' un libro che non mi ha lasciato nulla se non tanta rabbia al pensiero che le violenze descritte siano realmente state perpetrate in passato. Un passato lontano che, però, a pelle mi infastidisce un bel po'.

A me non è piaciuto molto, non mi ha appassionata e mi è sembrato che si volesse consumare troppo in fretta, bruciando le tappe. Mi sarebbe piaciuto leggere un maggiore approfondimento sulla personalità dei protagonisti cosa che, probabilmente, è stata sacrificata vista la necessità di dare vita ad un romanzo che si adattasse alla formula "0.99 euro".

Con questa lettura partecipo alla gara Io leggo italiano.

venerdì 11 ottobre 2013

Incontri con l'autore: Marcello Simoni (Il mercante dei libri maledetti) - Venerdì del libro

Del libro "Il mercante dei libri maledetti" ho già parlato.

Per questo Venerdì del libro, a cui riesco a partecipare davvero per un pelo, vorrei raccontare l'incontro con l'autore, Marcello Simoni, che si è appena concluso. Eh si, sono appena rientrata dopo l'incontro organizzato nell'ambito del Festival Giallomar(ch)e che anche quest'anno ha fatto tappa nella mia città.

Lo scorso anno ho avuto modo di parlare di un altro autore incontrato in tale occasione, nel corso di una "Cena con delitto". Si trattava di Valentina Pattavina. Questa volta si è trattato di un incontro con l'autore senza cena.
"Il mercante dei libri maledetti" è stato il primo di una trilogia che è proseguita con "La biblioteca perduta dell'alchimista" (che ho comprato stasera) e che si concluderà con il terzo ed ultimo volume in uscita il 7 di novembre. Si intitola, se non ho capito male, "Il labirinto ai confini del mondo" e rappresenta la chiusura di un percorso che ha portato parecchia fortuna a Simoni tanto da ventilare un'altra trilogia in arrivo, ambientata nel 1300 e che avrà due nuovi protagonisti.
Per la prima trilogia Simoni ha scelto un personaggio che, fondamentalmente, non è un "cavaliere dalla bianca armatura". Non è un buono. Ed ha spiegato il perchè.

"I personaggi migliori non necessariamente sono dei buoni - ha osservato - anzi, spesso non lo sono proprio. Non esistono persone prive di difetti e di debolezze, persone che non abbiano commesso errori: così devono essere i personaggi e così è Ignazio da Toledo, il protagonista della mia prima trilogia. E' un uomo che vende reliquie per arrivare a certi ambienti, per perseguire il suo scopo che è quello di soddisfare la sua curiosità. E' un uomo disposto a mettere da parte la sua famiglia, a mentire, a mettere in pericolo la sua vita e quella delle persone che gli stanno accanto pur di raggiungere i suoi scopi".

I suoi romanzi sono ambientati nel Medioevo. Era davvero un'epoca così buia come comunemente si pensa?
"Non credo proprio che lo sia. Onestamente credo che sia più buia un'epoca in cui vengono pubblicati e venduti libri di Fabio Volo o di Del Piero! E' difficile andare a circoscrivere l'oscurità in un'epoca storica. Il Medioevo avrà pur avuto momenti bui ma è un periodo anche di luce. Mi sono trovato davanti ad un'epoca in cui gli uomini facevano molto di più con molto meno di quanto non abbiano oggi"

I suoi sono dei gialli storici? Dei thriller storici? Come definisce i suoi libri?
"Non sono dei gialli perchè nei gialli si parte con un morto e si va a ritroso nella storia vivendo le situazioni con gli occhi di una terza persona che indaga. I miei sono thriller storici nei quali la storia, ed anche il delitto, si dipana sotto gli occhi del lettore che vive in prima persona le vicende lette con gli occhi di colui che il delitto commette. Nei romanzi non ci si può permettere di annoiare come, invece, è concesso nei saggi: nei romanzi il lettore deve restare attaccato al libro, deve essere stimolato ad andare avanti nella lettura ed è ciò che cerco di fare".

Oltre alla trilogia che si completerà da qui a breve, oltre a quella in arrivo, ha scritto anche un romanzo ambientato nell'Isola d'Elba...
"Si, si tratta di un romanzo che è uscito inizialmente a puntate come ebook poi è stato pubblicato in cartaceo. L'ho scritto ispirato da una storia vera di cui sono venuto a conoscenza visitando l'Isola d'Elba. Anche per questo mi è stato chiesto un sequel".

Per lei è un periodo particolarmente fortunato e prolifico. Che tipo di scrittore è?
"Si, i miei libri hanno venduto molto, il primo è stato tradotto anche in diversi Paesi... Ora ho preso un'aspettativa dal mio lavoro di bibliotecario per potermi dedicare interamente alla scrittura. Scrivo di solito a partire dalla tarda mattinata fino al tardo pomeriggio, concedendomi una pausa per il pranzo. Quando si fa qualche cosa con passione, come avviene a me, non è un sacrificio passare tutto questo tempo a scrivere".

Ci sono sceneggiature in vista per i suoi libri? Le storie ben si prestano...
"Di proposte ne ho avute ma con registi italiani non è possibile visto che non ci sono valide possibilità per sceneggiature che abbiano un'ambientazione medievale di un certo tipo... magari aspetto qualche registra straniero....".