giovedì 30 agosto 2012

Il re dei torti (J. Grisham) - Venerdì del libro


Il legal thriller è un genere che mi piace. Quando, poi, il formato del libro in cui viene narrata una storia di tale genere è anche di piccolo formato, comodo da portare in borsa, mi piace ancora di più.
Ho ricevuto in ereditì "Il re dei torti", di Grisham, e l'ho letto in pochi giorni, per lo più sotto l'ombrellone o nei momenti di relax avuti nel periodo delle ferie.

E' stato uno di quei libri che, già dalle prime pagine, sapevo che mi sarebbe piaciuto. Lo segnalo per questo Venerdì del libro chiedendovi, allo stesso tempo, qualche suggerimento in merito a buoni libri di questo genere... "Il Cliente" sempre di questo autore, mi è piaciuto di più.... Se avessi un massimo di cinque stelline da assegnare, a questo libro ne andrebbero quattro, tanto per rendere l'idea.

Veniamo un po' alla trama. Ad una improvvisa, sfolgorante carriera, che porta un avvocato da una stanzetta del gratuito patrocinio ad uno studio legale di sua proprietà, grande ed elegante, passando per spese a zeri multipli, può forse non corrispondere qualche cosa di poco chiaro? O, per lo meno, di curioso?

E' quello che accade nel libro di John Grisham "Il re dei torti": un avvocato di periferia, da anni infognato in un ufficio del gratuito patrocinio senza particolari prospettive per il futuro, con una fidanzata che ha pressioni dalla famiglia affinché sposi un "buon partito" piuttosto che un avvocato di seconda categoria, si trova a fare i conti con una proposta piuttosto allettante. Proposta che arriva da un misterioso personaggio, carico di soldi, che gli propone di gestire una faccenda riguardante risarcimenti collettivi per danni dovuti alla somministrazione di determinati farmaci.

Dal momento in cui si troverà ad accettare una proposta del genere, Clay Carter si trova a vivere un'incredibile ascesa nel mondo dell'avvocatura ma, soprattutto, nell'elenco degli avvocati più ricchi della zona. Soldi, tanti soldi, collegati a cause di risarcimento che hanno a che fare con tanta gente che ha subito conseguenze fisiche - più o meno gravi - assumendo determinati farmaci: questo è quanto viene narrato in un libro che ho trovato in alcuni tratti un po' ripetitivo soprattutto quando vengono descritti gli ambienti a cinque stelle frequentati da avvocati di alto rango.

Ma c'è il rovescio della medaglia. Clay si troverà, ad un certo punto, a dover rendere conto di un successo così improvviso ed inspiegabile ai più. Circolano somme da capogiro tra le mani di Clay e dei suoi collaboratori e nessuno si preoccupa di andare a fondo a quanto sta accadendo perché è più comodo godere degli agi che sono piombati all'improvviso sulle loro teste piuttosto che cercare di essere realisti e capire che, prima o poi, ogni nodo arriva al pettine.

E così è, puntualmente. Tanto che a Clay viene chiesto il conto del suo operato.
Non voglio svelare oltre. Posso dire che arrivata a metà libro era più che evidente che prima o poi sarebbe successo qualche cosa che avrebbe fatto scoppiare la bomba tra le mani di Clay.

La lettura è stata piacevole. Libro ben scritto, vicende ben strutturate e narrazione avvincente. Ho trovato qualche ripetizione di troppo, qualche periodo un po' troppo lungo in alcuni punti ma tutto sommato ho letto il libro con interesse.

L'edizione che ho avuto io tra le mani è del 2003 ed il libro è di un formato tascabile che è molto comodo anche da tenere sempre in borsa. L'ho portato al mare senza troppi problemi, tanto per essere chiari, a differenza di altri libri che erano più ingombranti e di formato senza dubbio più scomodo da infilare in zaini o borse.
Il prezzo di copertina è di 4.60 euro e fa parte della collana "I miti". 
***
Il re dei torti
J. Grisham
I miti Mondadori
4.60 euro

venerdì 24 agosto 2012

La signora Harris (P. Gallico) - Venerdì del libro


L'ultimo libro che, in ordine di tempo, mi è arrivato tra le mani grazie ad Ely e alla sua iniziativa dei Libri Vagabondi è "La signora Harris". Un libro davvero carino che ho letto in pochi giorni e che mi ha incuriosita fino all'ultima pagina.
La storia è di quelle leggere ma che permette di tracciare i caratteri di una persona capace di arricchire il lettore, così almeno è stato per me.

La signora Harris è una donna delle pulizie come tante, dedita da sempre al suo lavoro con precisione e attenta alle esigenze di coloro che chiedono i suoi servigi. La signora Harris è una donna e, come tale, ha un sogno nel cassetto molto femminile: possedere un costosissimo abito Dior. Non indossarlo. No, non sarebbe per lei... Ma possederlo, per il semplice gusto di possederlo, semplicemente per questo. Un sogno difficile da raggiungere, questo, soprattutto se pensa a quanti zeri possa essere le cifra necessaria per comparlo. Farà di tutto per realizzare il suo sogno e nel suo cammino verso la Maison Dior di Parigi incontrerà delle persone alle quali cambierà la vita.

Non entro nei dettagli del racconto perchè merita di essere letto. Senza troppe pretese - non si tratta certo di un capolavoro della letteratura - ma con la leggerezza di una storia che, a ben guardare, nasconde qualche messaggio importante.

L'unica cosa che segnalo, ma che non ha niente a che fare con il libro, è legata ad un notes che viaggia assieme ai libri vagabondi. E' un notes in cui le lettrici che hanno avuto tra le mani il libro annotano alcuni pensieri che poi torneranno alla proprietaria assieme al volume. Ebbene, nel leggere la prima pagina di tale notes ho trovato indicazioni piuttosto precise sul finale ed è stato un peccato perchè, tutto sommato, avevo già capito come la storia sarebbe andata a finire. La lettura è stata comunque gradevole e lo sarebbe stata ancora di più se non avessi letto la "soffiata" contenuta in quel notes.

Mi sento di suggerire, per questo Venerdì del libro, la lettura delle avventure della Signora Harris a chi cercasse qualche cosa di leggero, divertente ed anche capace di incuriosire al punto giusto.
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La signora Harris
Paul Gallico
Frassinelli Editore
17.50 euro

venerdì 17 agosto 2012

L'albero di Nuvola (E. Braschi) - Venerdì del libro

Non conoscevo Enzo Braschi nelle vesti di scrittore. Non sapevo proprio che avesse alle spalle una serie di libri di diverso genere, ovviamente da lui scritti, tantomeno ero a conoscenza del libro "L'albero di Nuvola" che ho avuto occasione di leggere di recente. Anzi, dirò di più, sulle prime quando ho letto il nome dell'autore non ho collegato quel nome e quel cognome a quell'Enzo Braschi che negli anni ottanta si presentava come il paninaro per eccellenza. 


Oggi ho ritrovato, leggendo questo libro, un uomo maturo che ha voluto trasmettere qualche cosa di profondo proponendo quella che sembra una favola come tante altre, ma che tale non è.
Due sono i protagonisti de "L'albero di Nuvola": il piccolo Stefano, un bambino di quattro anni, ed un singolare albero. Un albero che ha attirato la mia attenzione già nel guardare la bella copertina del libro e che già da quel momento mi aveva trasmesso una particolarissima sensazione...

Stefano è un bambino che vive con suo padre e sua madre in una casa che ha un piccolo giardino ma si trova tra alti grattacieli di città. Un mattino nota, in un angolino di quel giardino, un batuffolo bianco che sembra quasi un gattino... ma che a ben vedere gattino non è. E' una piccola nuvola. Una nuvoletta delicata e simpatica che Stefano decide di curare in un modo particolare. Fa una buca nel terreno, la infila dentro ricoprendo il tutto con della terra ed annaffiando con amore: nasce un albero, un albero molto molto particolare. E' un albero di nuvola che diventa amico del piccolo Stefano. 
Dal momento della nascita dell'albero in avanti Stefano si troverà a seguire, senza rendersene conto, un percorso di crescita spirituale molto particolare, tanto da farne un bimbo più maturo per la sua età. Questa cosa preoccupa i suoi genitori che decidono, per il suo bene, di correre ai ripari.

E' questa, a grandi linee, la storia che viene narrata in sole 90 pagine e che invita a riflettere in più d'un passaggio.

Viene presentato, nel sottotitolo, come Il libro che ogni bambino dovrebbe leggere ai suoi genitori... Ebbene, ne consiglio una lettura attenta per poter ben interpretare la metafora che viene intesa tra le righe.

Il finale è molto particolare e non posso svelarlo per non togliere il gusto della lettura: posso dire che si tratta di un libro che va capito ed interiorizzato, senza fermarsi all'apparente "fiaba" che può apparire.

Per questo Venerdì del libro ho pensato ad un libro particolare, che sono certa potrebbe essere apprezzato da molti.
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L'albero di Nuvola
Enzo Braschi
12.00 euro

venerdì 10 agosto 2012

Il cliente (J. Grisham) - Venerdì del libro

Quando un libro mi piace lo capisco al volo. Mi basta leggere un paio di pagine - o anche meno - per capire come procederà la lettura.
Con "Il cliente" di Jhon Grisham ho azzeccato il genere che più mi piace ed anche un autore che mi ha positivamente colpita per la sua capacità di rendere le emozioni dei personaggi e catturare il lettore.
L'edizione messa in commercio nella collana "Le strade del giallo" de "La biblioteca di Repubblica" mi è arrivata tra le mani per merito di un'amica che, dovendo fare un trasloco, mi ha ceduto alcuni libri. "Il cliente" l'ho subito selezionato ed inserito nella sezione dei libri da leggere al più presto perchè mi ha subito attirata, già a partire dalla copertina.
Mi è piaciuto molto. Si tratta di un'edizione venduta in abbinamento con Repubblica a 6.80 complessive ed esteticamente è un'edizione che si presenta bene. In pochi giorni sono arrivata alla fine del libro: la storia - senza narrare troppo per non togliere il gusto a chi ancora non l'avesse letto, è quella di due bambini che si trovano ad assistere a qualche cosa che dovrebbe restare lontana anni luce da loro: assistono ad un suicidio di un avvocato che, prima di uccidersi, rivela un segreto ad uno dei due. Da qui iniziano i guai che metteranno in pericolo i due bambini e la loro madre.
La narrazione è molto efficace, i personaggi prendono vita dalle pagine con le loro caratteristiche e particolarità. Io sono rimasta incollata alle pagine e non faccio fatica ad ammetterlo. 
E' un libro che suggerisco agli amanti del genere: conoscevo Grisham di fama ma non avevo letto nulla di suo. Credo di aver iniziato da un ottimo libro e sono piuttosto curiosa di leggere qualcos'altro di suo.
Ricorderò questo libro anche per un particolare che esula dalla storia... 

Arrivata a pagina 476, sul punto di leggere le pagine finali, mi sono accorta che la storia si interrompeva. Mancavano le ultime due o tre pagine e questa cosa mi ha indispettita un bel po'. Avevo programmato di terminare la lettura una sera durante un momento di relax ed il dover rimanere lì, appesa a quelle parole, senza potermi godere la fine mi ha dato sui nervi!
Il pomeriggio successivo sono andata in biblioteca ed ho preso in prestito l'edizione che avevano a disposizione per poter terminare la lettura. Anche se oramai avevo capito come andava a finire, mancavano comunque quelle due o tre pagine che non possono certo rimanere non lette in un libro!

A parte il piccolo inconveniente (la mia amica non mi aveva detto che mancavano delle pagine! L'avrà fatto per farmi uno scherzetto?) mi sento di consigliare la letture di questo libro per questo Venerdì del libro.
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Il cliente
Jhon Grisham
La biblioteca di Repubblica 
6.80 euro compreso il prezzo del quotidiano

venerdì 3 agosto 2012

Lo chef è un dio (Ilaria Bellantoni) - Venerdì del libro

Questo libro non è nelle mie corde. Proprio no.
Ho avuto "Lo chef è un dio" a seguito della mia adesione all'iniziativa di Ely dei Libri Vagabondi: come al solito, l'idea di affrontare generi diversi dai miei prediletti mi era piaciuta ma quando mi sono messa a leggere mi sono subito resa conto che questa volta qualche cosa non andava.
Non me ne voglia l'autrice... ma non ce l'ho fatta ad andare oltre la lettura di pagina 60. La sua "scrittura brillante e molto pop" - come viene definita nella bandella dell'ultima di copertina - non mi ha catturata affatto. 
L'argomento: l'autrice - che è una giornalista e non sa cucinare - parla della sua esperienza all'interno di una prestigiosa cucina, di un blasonato chef a cinque stelle (o forse più). 
La narrazione è particolare, "molto pop" dicono... anche se non ho ben capito cosa voglia dire. Fatto sta che il libro non mi è piaciuto tanto da abbandonare la lettura senza essere arrivata nemmeno a metà.
Questa volta uso lo spazio del Venerdì del libro per parlare di una mia esperienza negativa... Magari a qualche altra lettrice potrà anche piacere... Per me è stato tempo perso...
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Lo chef è un dio
Ilaria Bellantoni
edit. Feltrinelli
13.50 euro