martedì 23 aprile 2013

Libri SEMpre in giro per la Giornata Mondiale del Libro


Cade oggi la Giornata Mondiale del Libro e non posso proprio fare a meno di parlare di una iniziativa che è stata messa a punto nel mio Comune proprio in tale occasione.
Si tratta di un'idea che prende le mosse dal classico BookCrossing, rivista e corretta. Ed è anche una rivistazione dei Libri Vagabondi proposto da Ely ed al quale partecipo da tempo.
In sostanza, la biblioteca comunale ha messo a punto uno scaffale virtuale di libri che vengono messi "in giro" - l'iniziativa si chiama, appunto, Libri SEMpre in giro (dove SEM stà per Sant'Elpidio a Mare, il mio Comune) - da lettori privati.

Si viene così a creare un elenco di libri messi a disposizione ma virtualmente visto che materialmente restano ognuno al loro posto fino a che qualcuno non manifesta la volontà di leggerli, prendendoli in prestito.
A questo punto il libro viene consegnato in biblioteca dal proprietario e viene preso in prestito seguendo modalità analoghe a quelle di un qualsiasi prestito bibliotecario. 

Con una iniziativa del genere, lanciata in occasione della Giornata Mondiale del Libro, si mira ad incentivare la lettura senza dover necessariamente spendere un patrimonio e, allo stesso tempo, promuovere la biblioteca visto che, comunque, i libri prestati passano da lì.

Per rendere facilmente fruibile lo scaffale vituale è stato creato un blog, sulla piattaforma gratuita di google visto che si è voluta mettere in piedi una iniziativa a costo zero. Uno scaffale di semplice consultazione visto che è stato inserito, e così sarà anche in futuro, un post per ogni libro. Sono state inserite etichette piuttosto analitiche che favoriscono la ricerca ed è stata inserita un'apposita pagina in cui viene raccolto l'intero elenco dei libri disponibili.

Iniziativa semplice, in se, ma che richiede un bel po' di lavoro per tenere tutti gli aspetti sotto controllo: per ogni libro è stata creata una scheda nella quale annotare il viaggio che farà, ogni volta che viene messo in giro un libro nuovo viene aggiornato l'elenco, accanto ai titoli dati in prestito viene indicato che è fuori dallo scaffale, inoltre ci sono altre pagine nel blog che dovrebbero essere gestite se non in modo quotidiano, quasi. 

Oltre a tutto ciò, ogni libro viaggerà da un lettore all'altro acccompagnato da una scheda su cui, a lettura ultimata, potranno essere lasciati dei pensieri, dei commenti, delle critiche. Le schede saranno poi raccolte in biblioteca e rilegate, per restare come segno tangibile del viaggio "emozionale" dei libri.

Credo che sia un ottimo modo per celebrare la Giornata Mondiale del Libro e mi auguro che l'idea venga raccolta da molti. Credo che meriti.

venerdì 19 aprile 2013

Oceani - Venerdì del libro



Un viaggio affascinante negli oceani più profondi, alla scoperta della vita e dei segreti che si celano sott'acqua. E' quello che possono fare i miei figli ogni volta che prendono tra le mani il libro "Oceani. Un mondo straordinario rivelato nei dettagli". Un libro che ho comprato da una libreria on line più per curiosità personale, lo ammetto, che per un loro effettivo interesse. L'ho trovato ad un prezzo scontato (il prezzo di copertina è di 14.50 euro ma io ricrodo di averlo trovato in offerta speciale anche se non posso essere più precisa) e l'ho presto, nella certezza che prima o poi l'argomento avrebbe affascinato i miei cuccioli. E non ho sbagliato per niente.

Ora che la principessa di casa sa leggere in modo spedito e che il piccoletto di casa la segue a ruota, prendono in mano i libri che più li incuriosiscono e se li gustano con calma.
"Oceani" è uno di quelli che li tiene impegnati a lungo. 
Si tratta di una pubblicazione che include una lente d'ingrandimento, sei pagine nascoste da estrarre e cinque alette da sollevare. 
I testi proposti sono spiegazioni del mondo marino con affascinanti immagini di pesci e panorami (come la barriera corallina, o gli atolli) e spiegazioni scientifiche che sono comunque calibrate per l'età dei lettori più giovani. Vengono fornite precise spiegazioni che sono destinate a trasmettere il fascino della vita sui fondali marini, partendo dai pesci più grossi per arrivare fino agli invertebrati o ai rettili marini. Un mondo davvero affascinante, ancor di più se oltre alle immagini si è anche in grado di avere spiegazioni chiare. 

La lente, che è agganciata sulla pagina di copertina dall'interno e si può sfilare comodamente (è di cartone sull'impugnatura e di plastica nella parte della lente vera e propria, non di vetro) permette di guardare nel dettalio alcune caratteristiche della vita marina. 

Della stessa serie sono disponibili i volumi Fossili, Insetti e Rettili. 
Con gli Insetti non credo che mia figlia avrebbe molto feeling... Dovrei provare se con gli altri due potrebbe andare meglio ma non ne sono sicura.

E' un libro consigliato a partire dai sette anni. Nell'ultima pagina è indicato un indice analitico che trovo molto utile ai fini di ricerche tematiche sull'uno o sull'altro pesce.

Ps. la prima curiosità che ha dimostrato mia figlia è relativa al nome del "polpo"... che secondo lei sarebbe un errore visto che è abituata a chiamarlo "polipo".

Ps. del ps: ero convinta di aver già parlato di "Oceani" in qualche altro venerdì del libro ma ho provato a fare una ricerca tra i vari post e non l'ho trovato. Ne ero convinta al 100%... mha! 




venerdì 12 aprile 2013

Io ti vivo (Linda De Angelis) - Venerdì del libro

Io ti vivo è il secondo libro acquistato a peso che leggo. 
E, pensa un po' il caso, si tratta di un libro che parla di adolescenti proprio come l'altro - Albakiara - che ho recensito di recente. 

Questa volta, però, si tratta di un libro diverso. Parla di adolescenti che vivono una vita normale, con le passioni e le paure di ogni adolescente, soprattutto con i sogni di un adolescente. L'ho preso in mano dopo Albakiara attirata dalla copertina - ne ho altri in casa che attendono di essere letti - e devo ammettere che dopo la tristezza (chiamiamola così) collegata al ritratto del mondo adolescenziale che aveva fatto, peraltro in modo molto efficace, Stefano Salvati, questa lettura mi ha messo addosso un po' più di serenità. 

Ho trovato diverse analogie tra i due libri pur essendo, lo sottolineo, diametralmente opposti per quanto riguarda gli aspetti rimarcati e la storia proposta. In Albakiara la protagonista è Chiara, sedici anni. In Io ti vivo la protagonista è Albalisa, sedici anni. Stessa età, nomi che hanno a che fare con l'Alba anche se in modi diversi. Ma non basta. Tutte e due vengono raccontate passando per la loro esperienza scolastica e tutte e due vengono descritte in relazione ad una cerchia di amici e a degli amori che, però, le vedono protagoniste in modi completamente diversi. Chi ha letto la mia precedente recensione può rendersi subito conto che in questo caso non si parla di adolescenti sballati, che non danno alcun valore agli affetti e pronti a vivere sesso libero anche in modo alquanto superficiale. No, Albalisa non è Chiara ma fare un parallelo tra i due personaggi mi è risultato inevitabile.
In tutti e due i libri ho trovato un personaggio che si chiama Castri di cognome, in tutti e due i libri vengono tracciati i caratteri di madri, che, seppur in modi diversi, sono piuttosto assenti nella vita delle loro figlie.

E poi in entrambi i libri compaiono continui riferimenti a Giulietta e Romeo: in modo piuttosto triste nella storia di Chiara, come elemento portante della storia di Albalisa. 
Una serie di coincidenze che mi hanno costretta, seppur involontariamente, a fare un parallelismo tra i due titoli.
Ma ora veniamo al libro che propongo per questo Venerdì del Libro.
Io ti vivo è un romanzo adolescenziale che, permettetemi, vorrei definire "puro"... nel senso che fa emergere le sensazioni, le ambizioni e le aspettative di adolescenti che vivono la loro vita come ogni madre vorrebbe che accadesse ai propri figli. Scuola, amici, qualche interesse particolare come può essere il teatro o la musica, ed anche quel pudore che viene attribuito a Chiara nel rapporto con l'altro sesso... Non dico altro perchè altrimenti svelerei la trama, seppur in parte... e non mi va di farlo.
Posso solo dire che mi ha rincuorata leggere un libro così dopo Albakiara... Mi ha permesso di guardare al mondo adolescenziale secondo un'altra ottica che, lo ammetto, mi piace molto di più. 
La scrittura non è eccessivamente ricercata e non si tratta di un capolavoro letterario ma di una storia che si legge volentieri. Forse perchè avevo bisogno di una lettura così... non so... ma il mio giudizio è positivo. I personaggi mi hanno fatto sorridere, emozionare, riflettere in più occasioni.
Mi sento di consigliarlo, pur senza aspettarsi un capolavoro.

E' edito da Sperlink & Kupfer, l'ho pagato1.50 euro comprandolo a peso. Il prezzo di copertina è di 17.50 euro. Con questa lettura partecipo anche alla gara di lettura Io leggo italiano.
***
Io ti vivo
Linda De Angelis
Sperling & Kupfer
17.50 euro 

sabato 6 aprile 2013

Il Contafavole - terza puntata

Dopo la pausa dovuta al periodo Pasquale, siamo tornate in biblioteca per l'esperienza de "Il Contafavole": lettura di fiabe, favole e filastrocche ai bambini da parte di lettori volontari (tra i quali la sottoscritta).

Non voglio essere ripetitiva nel parlare di questa esperienza, l'ho già fatto in altre due occasioni e non vorrei annoiare ma oggi ho un motivo in più per parlarne visto che mi sento di rilevare alcune criticità delle quali fare tesoro.

Intanto sono arrivata giusto in tempo per iniziare e non va bene. Bisogna arrivare prima, controllare che sia tutto a posto, e non fare la comparsa dell'ultimo momento per arrivare subito subito al microfoo. Non va bene e in futuro cercherò di evitare.
C'erano le altre mie colleghe lettici volontarie, è vero, ma visto che quando si sono viste per preparare le letture di oggi io non c'ero per degli impegni improrogabili, quantomeno sarei dovuta arrivare in anticipo per coordinarmi un po' con loro. Mea culpa, non accadrà più.Microfono e leggio, ad esempio, secondo me non erano sistemati nel modo giusto: il volume un po' troppo basso del volume così come il leggio era troppo basso, almeno per me. Avrei dovuto controllare prima dell'inizio e non dovermi interrompere durante la lettura.

E poi oggi ho notato un livello di attenzione più basso del solito da parte dei piccoli uditori. Forse perchè fuori c'era ad attenderli una bella giornata, forse perchè c'erano parecchi bambini piccoli con una soglia d'attenzione naturalmente inferiore di quella di bambini più grandicelli... o forse per via di storie un pochino troppo lunghe... fatto sta che c'è stato un chiacchiericcio di fondo, soprattutto da una parte della sala, che ha disturbato un po' la lettura.
Eppure ce l'abbiamo messa tutta per catturare l'attenzione dei piccoli uditori.

Non siamo riuscite - e credo di interpretare anche il pensiero delle altre lettrici - a catturare i bambini come avremmo voluto, almeno non tutti.

Dico "non tutti" perchè ho notato, durante la lettura, che i più grandi erano attenti e silenziosi mentre i più piccoli erano da tutt'altra parte, interessati più ai tappetini su cui erano seduti che non a tutto il resto. D'altra parte, pensare di avere davanti una ventina di bambini e pretendere che se ne stiano in silenzio assoluto per tutto il tempo non è pensabile, giusto?

Per il futuro dovremo pensare - credo - a diverse tipologie di letture da presentare a seconda dell'età dei presenti anche se non è molto facile catturare l'attenzione di grandi e piccini visto che ognuno ha bisogno di stimoli diversi e di una diversa tipologia di lettura. Il gruppo di oggi era piuttosto eterogeneo con la presenza di bambini delle scuole materne e delle elementari che, è evidente, hanno una diversa predisposizione all'attenzione.
Comunque è stata un'esperienza positiva: erano in tanti e sono restati fino alla fine, i genitori mi è parso di capire che abbiano apprezzato - qualcuno ci ha anche ringraziate ed ha chiesto a quando il prossimo appuntamento - e per noi è stata un'altra bella esperienza a contatto con i bambini e a servizio dei più piccoli.

Abbiamo proposto la storia di Enrichetto dal Ciuffo, di Pinocchio il furbo e di Carlo alla scuola per draghi. Quest'ultima storia l'ho letta io: sono molto affenzionata a questo libro e mi è sembrato che ben si prestasse ad essere letto per attirare i bambini... Non mi sbagliavo... li ho visti attenti (con i distinguo di cui sopra) e sono certa che la storia sia loro piaciuta.

Un'ultima annotazione di carattere più personale. Oggi la mia bimba è voluta stare vicino a me più del solito: la volta scorsa aveva notato che un bimbo mi aveva dato confidenza e, chissà, magari le è scattata la gelosia! Ci può stare anche questo: di solito solo la lettrice "esclusiva" dei miei bimbi, quando siamo a casa e sono tutta per loro... dovermi dividere con altri bambini per loro è una prova... Anche questo è un motivo di crescita: capire che la mamma è sempre la loro mamma "in esclusiva" anche se dedica un po' di tempo agli altri.

venerdì 5 aprile 2013

Albakiara (Stefano Salvati) - Venerdì del libro

E' Albakiara il secondo libro che avevo portato con me in occasione di una breve vacanza pasquale a casa di parenti e l'avevo preso per non restare a secco di letture nel caso in cui avessi terminato in fretta l'altro libro che avevo tra le mani, L'anno luce, recensito qualche giorno fa.
Albakiara è uno dei libri che ho acquistato a peso in un supermercato a 1,02 euro (il libro pesa 173 grammi ed il costo dei libri a peso era 5.90 al chilo) e rispetto al quale non avevo la minima idea di cosa mi proponesse non avendo letto alcuna recensione ed avendolo comprato "a caso" assieme ad altri quattro. 

Albakiara mi è piaciuto. Ha provocato in me sensazioni contrastanti, mi ha fatto riflettere e ad un certo punto della lettura ho quasi dimenticato di avere tra le mani un romanzo tanto era verosimile ciò che tra le pagine veniva narrato. Leggendo la fascetta in copertina mi sono resa conto che ne è stato tratto anche un film ma io - che non amo la tv - non ne sapevo nulla per cui il libro per me era una novità assoluta.

Chiara è una sedicenne tutto pepe, che vive la sua vita con quella leggerezza che è tipica dei ragazzi di oggi. In alcuni punti del libro ho sperato caldamente che la realtà del mondo adolescenziale che viene narrato fosse un po' esagerato... perchè pensare a ragazzini che vivono tra un tiro di coca, una serata di sesso tanto per fare qualche cosa di diverso, super alcolici, sfide a base di prestazioni sessuali e così via discorrendo mi ha davvero lasciata senza parole... Spero che sia un'esagerazione anche se la cronaca di ogni giorno mi fa pensare che il romanzo sia, purtroppo, molto vicino alla realtà.
Chiara ha una madre poco presente, un padre che ha lasciato sua moglie e le sue due figlie, ha una sorella un po' strana che ha smesso all'improvviso di parlare. Ha un amore, Niko, con il quale si sente molto legata. Ha delle amiche un po' pazzerelle, piuttosto peperine e scaltre... E si infila spesso in qualche guaio di troppo... Uno, in particolare, collegato al ritrovamento casuale - così pensa lei - di un'enorme partita di droga nel magazzino di suo zio (defunto). 
Chiara si infila in un guaio che nemmeno immagina... e che la porta ad un epilogo poco felice.

Questa, in soldoni, è la storia. E nel narrare la storia l'autore dipinge un ritratto molto preciso ed efficace della vita di tutti i giorni dei "ragazzi di oggi".
Vicende, quelle narrate, che mi hanno davvero fatto pensare a cosa ci sia fuori dalla porta delle nostre case, pronto ad aspettare i nostri figli...
La mia è stata una generazione diversa, quella degli anni '70.... Oggi la storia è diversa. Dovremmo rassegnarci a ragazzi che fanno degli spinelli un'abitudine, che usano il sesso come strumento di distrazione o di ricatto o come metodo per scalare la società o ottenere un bel voto...
L'autore, secondo il mio modesto parere, è stato molto bravo a rendere la storia quasi come un perfetto vestitino per quei personaggi. Il linguaggio volutamente adolescenziale, anche l'uso di qualche parola pesante ogni tanto, mi hanno davvero fatto immergere nella storia come se la stessi vivendo in prima persona. Bravo. Mi è piaciuto il suo modo di rendere i personaggi.

Per essere un libro comprato in modo quasi distratto e costato poco più di un euro mi posso ritenere più che soddisfatta. Mentre leggevo, da una pagina all'altra, sentivo il bisogno di andare avanti, di sapere qualche cosa in più... proprio come quando le storie mi prendono al punto tale da provocarmi un certo dispiacere nel momento in cui non posso continuare a leggere.

I personaggi sono ben descritti. Anche quelli che sembrano essere capitati per caso nella storia hanno, invece, un perchè. Trama intrigante, dalla doppia faccia.
Lo promuovo e propongo un piccolo stralcio che arriva dalle ultime pagine del libro:
Lascia l'immagine sul muro.
E la vede sempre più sgranata, adesso, perchè piange, piange lacrime intense e dolciamare.
Dolci com'era dolce Chiara in quel filmino, la Chiara innamorata, la Chiara che viveva quell'amore assoluto e non temeva di gridarlo al mondo. 
Amare com'era amara Chiara, com'era amara la generazione di cui faceva parte, senza più sogni da realizzare, senza più ideali da conquistare, senza più niente da desiderare: nikilista, la generazione K.

Qualcun altro lo ha letto e mi può dare il suo parere in merito? 
Con questo libro partecipo alla gara di lettura Io leggo italiano e lo propongo per questo Venerdì del libro.
***
Albakiara
Stefano Salvati
Mondadori
prezzo di copertina 15.00 euro - prezzo a peso 1.02

lunedì 1 aprile 2013

L'anno luce (G. Genna)

Non è un genere che fa per me. "L'anno luce" di Giuseppe Genna non è un libro che ho amato pur avendolo letto con una certa bramosia... Più che altro perchè non vedevo l'ora di togliermelo di torno, non me ne voglia l'autore. Non si può pensare che tutto piaccia a tutti... 
Ho acquistato questo libro tra i "remainder" in una libreria on line in cui faccio spesso compere. Mi era piaciuta la copertina e mi sono lasciata cattuare senza pensarci troppo. Una bella coppia d'altri tempi, su un'auto d'altri tempi e con una cartina in mano... anche questo apparteneva ad altri tempi visto che ora si va in giro con il navigatore a portata di mano. Mi aspettavo una storia d'amore, un intrigo di fondo, qualche cosa di misterioso... e a dire il vero, a pensarci bene, ho trovato tutto ciò anche se lo stile non mi appartiene proprio.
Non so nulla di questo autore, per me è uno sconosciuto per cui non ho termini di paragone con altri suoi libri non avendo letto altro di suo. Mi limito, dunque, ad esprimere un mero giudizio dovuto alla lettura del libro punto e basta. 
La storia non sarebbe nemmeno tanto male... ma la scrittura mi ha irritata, indispettita e mi ha indotta a saltare parecchie pagine nelle quali, secondo me, l'autore si è lasciato andare a delle digressioni di cui avrebbe potuto fare sicuramente a meno, del tutto superflue ai fini della storia.
Nell'ultima di copertina leggo "Il romanzo duro e crepuscolare di uno scrittore giunto a una svolta importante", ed ancora "Genna scrive con un'ergia prodigiosa che agghiaccia il lettore"... Che vi devo dire, forse sono io una lettrice strana ma... non sono riuscita ad apprezzare il libro. 

Da dove inizio? La trama? Mi limito a dire che tutto ruota attorno alla figura di una donna, Maura, che si trova a vivere uno shock che nessuno (o quasi) sa ricondurre alla causa: cade in uno stato catatonico ed incosciente e nessuno (o quasi) sa il perchè. Il perchè verrà a galla e attorno a lei ruotano diversi personaggi le cui storie si intrecciano a doppio filo. 

Ciò che mi ha irritata maggiormente è stato lo stile di scrittura che proprio non è nelle mie corde. Preferisco qualche cosa di meno "crepuscolare", lo ammetto... qualche cosa che non mi provochi il mal di testa come è accaduto con questo libro.

Un esempio?
Questo è il preciso momento in cui altrove. 
Altrove è questo momento di sospensione in cui il Mente sta per urlare in faccia la Profeta la verità, e quindi pensa di porre fine alla storia.
Altrove è Maura: piange al giardino della Guastalla... (e la frase continua... ma evito per non svelare passaggi che potrebbero togliere il gusto della lettura a chi volesse osare...)
Altrove è il Faccendiere.... (idem come sopra).
Ovunque esplodono, puntinati, i momenti veri. Verità più vere delle verità assalgono i protagonisti della nostra storia, i protagonisti delle storie...

Io alla fine di periodi così ho il mal di testa... Probabilmente il problema è mio, non sono tagliata per questo tipo di scrittura... Pazienza!

Altro esempio?
La sua comparsa nella vicenda del Mente ha un prologo: inaspettatamente nel Sudafrica, ai margini di un'immensa assolata prateria arancione, che va a fondersi con una foresta sconvolgente e conturbante bellezza, le cui dimensioni e la cui intima vita sono totalmente aliene da quanto concepisce essere vita qualunque personaggio finora apparso nel racconto.
 -
Sono tutti nel buco nero, di cui niente si sa, ma in cui continua a essere qualcosa che sa di essere e si dimentica...

Non ci riesco... io sono per le frasi semplici e lineari... non posso farci niente!

Da quel che ho capito questo libro è stato anche proposto come trasposizione cinematografica ma... io non ne sapevo nulla, nemmeno di questo. Non so come sia stato reso il racconto... Quello che viene definito "il primo romanzo neoborghese italiano" probablmente ad altri è noto anche come fiml... non a me...
Tra me e il libro non c'è stato feeling... Magari ce ne potrebbe essere con il film... chissà! 
Qualcuno l'ha letto ed ha avuto una reazione diversa dalla mia? Mi piacerebbe tanto confrontarmi con chi, magari, non la pensa come me... 
Aggiungo questa lettura alla gara Io leggo italiano... anche se non mi è piaciuta un granchè!
***
L'anno luce
Giuseppe Genna
Gruppo Editoriale Il Saggiatore
prezzo di copertina € 8.00