mercoledì 30 giugno 2021

Il ritratto di Dorian Gray (O. Wilde)

Non amo rileggere più volte lo stesso libro ma per Il ritratto di Dorian Gray ho fatto un'eccezione. Letto qualche anno fa in una vecchia edizione della collana 2000 lire (ve la ricordate?) una nuova edizione è tornata a casa mia come consiglio di lettura dell'insegnante di italiano di mia figlia, in seconda liceo. L'ho riletto in concomitanza con lei ma lo dico subito: l'edizione Newton & Compton che abbiamo avuto per le mani, nella graziosa collana I MiniMammut mi ha fatto impazzire per via di caratteri piccoli piccoli. Se non l'avessi già letto credo che avrei fatto una fatica doppia.

Dorian è un personaggio che mi è rimasto appiccicato addosso. 

Comparve nella narrativa inglese dell'epoca, nella prima edizione in assoluto, nel 1890.  Nel 1905 arrivò in Italia: pur essendo un personaggio datato l'ho trovato molto moderno. Un uomo dalla psicologia molto attuale.

Nell'epoca dei ritocchini, dei social in cui si postano foto modificate, come non può essere attuale la figura di un giovane che desidera restare giovane per sempre? Come non ritrovare figure attuali in colui che cerca di cancellare i segni del tempo?

Chi non vorrebbe vestire i panni del bellissimo Dorian Gray e avere la sua stessa fortuna? Ma è davvero una fortuna quella di non invecchiare fisicamente mentre gli anni passano inesorabilmente? E quanto bisogna pagare in cambio?

Dorian è bello. Molto. Prende coscienza della sua bellezza quando un artista suo amico, Basil, lo ritrae in un dipinto molto fedele alla realtà. Si tratta di un ritratto tanto fedele alla realtà da togliere il fiato ed emozionare chi lo guarda. Lo stesso Dorian resta senza fiato, quasi sconvolto.

Ben presto il giovane realizza anche quanto, prima o poi, sarà triste vedere il suo bellissimo volto dipinto e dover poi fare i conti con quello che, di riflesso, gli mostrerà lo specchio con il passare degli anni. Come sarebbe bello se potesse avvenire il contrario. Se il volto dipinto invecchiasse e lui, in vita, restasse sempre giovane! 

Detto fatto, il suo desiderio si realizza ma il dipinto non rappresenterà il passare degli anni sul volto ritratto quanto il decadere della sua anima. Giorno dopo giorno, peccato dopo peccato, quel viso dipinto sulla tela cambierà. In peggio. Nel momento in cui Dorian se ne rende conto, nasconde il quadro alla sua vista e a quella di chiunque altro ma ciò non basta per dimenticare la sua esistenza.

Più Dorian terrà comportamenti corrotti, più il ritratto manifesterà la bruttezza della sua anima fino a diventare mostruoso. Segno, questo, di quanto i comportamenti del ragazzo siano, negli anni, deplorevoli.

Grande influenza su Dorian Gray avrà un amico che ha in comune con Basil: Lord Henry Wotton che, con le sue massime sulla vita e sul comportamento quotidiano, lo induce indirettamente a vivere un'esistenza dissoluta. Basil tenterà di far tornare la ragione in quel giovane che è stato la sua massima ispirazione artistica ma pagherà questo suo tentativo a caro prezzo. 

Siamo nel 1800 e quello che viene proposto ne Il ritratto di Dorian Gray è il racconto di un'epoca, con la sua mentalità borghese, i suoi eccessi, le sue apparenze. Emerge il contrasto tra estetica e moralità: bellezza a tutti i costi? Anche se il prezzo da pagare diventa alto, altissimo? E quanto può durare tutto ciò?

Non ho alcuna intenzione di esprimere una qualsivoglia critica letteraria su uno dei classici della letteratura inglese, non me ne sento all'altezza. Mi limito ad esprimere il mio parare di lettrice che ha preso in mano questo libro negli anni duemila quando il mito della bellezza è oramai diventato all'ordine del giorno e più che di patti con il diavolo si firmano assegni ai chirurghi estetici!
 
La storia di Dorian Grey è la storia di un giovane che, secondo il mio punto di vista, non ha una personalità ben definita e che si fa profondamente influenzare da Lord Henry che, con i suoi discorsi sulla vita e sul piacere, lo inducono a cambiare modo di fare rinnegando il suo modo di essere un ragazzo bello dentro e fuori, quello che posa per Basil all'inizio della storia. Quel ragazzo non c'è più, rimpiazzato da un narcisista corrotto ogni giorno di più da vizi di ogni genere (la cui descrizione minuziosa viene risparmiata al lettore lasciandogli, però, tutte le indicazioni necessarie per farsi un'idea) molto più di quanto lo stesso Lord Henry possa immaginare e fino a perdere del tutto la ragione, arrivando a macchiarsi di un atroce delitto. Un delitto del quale, a dire il vero, non sembra nemmeno prendere coscienza più di tanto sentendosi quasi autorizzato a compiere quell'insano gesto!

Devo ammettere che accade tutto molto velocemente: appena Dorian conosce Henry sembra che il tempo acceleri e che l'amicizia tra i due subisca un'impennata fin da subito. 
Un po' inverosimile, secondo me, l'influenza così totale che Henry esercita sul ragazzo. 
Secondo il mio parere è proprio quest'ultimo il vero protagonista, colui che determina il susseguirsi degli eventi pur non avendo un ruolo in essi che non vada oltre l'enunciazione di un suo pensiero. Dorian più che altro subisce le situazioni, incapace com'è di avere una sua opinione e con la vista annebbiata dal desiderio di preservare la sua bellezza esteriore ad ogni costo.

Dorian mi ha fatto un po' pena. La sua bellezza perde di valore davanti alla corruzione della sua anima: l'apparenza viene salvaguardata ma non resta altro della sua persona se non una bella immagine esteriore. 
Dorian deve fare i conti con la propria coscienza, prima o poi. 
E la resa dei conti sarà violenta e irreversibile.

Lo stile di scrittura, inutile dirlo, è uno stile d'altri tempi. Wilde scrive in modo affascinante anche se in alcuni punti, secondo il mio parere, si dilunga nel fornire dettagli che non servono, che non arricchiscono la narrazione ma la appesantiscono un po'.
Vorrei sottolineare un aspetto: l'idea che ha Lord Henry delle donne.
Caro figliolo, non c'è donna che sia un genio. Le donne sono un sesso decorativo. Non hanno mai niente da dire, ma lo dicono in maniera deliziosa. Le donne rappresentano il trionfo della materia sull'intelletto, come gli uomini rappresentano il trionfo dell'intelletto sulla morale.
Le donne sono un sesso decorativo? Dai Dorian!!! Così ti rendi antipatico. Lo sai, vero?

Mia figlia ha letto il libro dopo aver visto la trasposizione cinematografica e l'ha letto molto in fretta, probabilmente senza fare troppo caso ai tanti dettagli che dal film non traspaiono. Io l'ho riletto con piacere anche se, come accennavo sopra, ho fatto tanta fatica per via dei caratteri piccoli piccoli. Il formato è grazioso, con copertina rigida ed anche da collezionare ma non quei caratteri così piccoli non mi stimolano affatto a cercare altri titoli di questa collana. Meglio qualche pagina in più con un carattere un pochino più grande che tutta la fatica che ci è voluta per non perdere diottrie.
Segnalo anche la presenza di un interessante profilo dell'autore a cura di James Joyce.
***
Il ritratto di Dorian Gray
Oscar Wilde
Newton & Compton editore 
204 pagine
4.90 copertina rigida, Kindle Unlimited

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