domenica 27 ottobre 2019

Misteriosa. Le storie di Olga di carta (E. Gnone)

Quante volte li mettiamo davanti alla realtà senza averli prima preparati, senza esserci prima assicurati che abbiano i mezzi, gli strumenti per comprenderla? Vogliamo che crescano e non abbiamo la pazienza di aspettare che lo facciano. Li trattiamo da adulti quando sono ancora piccini! "Devono imparare ad affrontare il mondo" diciamo e glielo serviamo così com'è: crudo, corrotto e spietato. E oi ci stupiamo se si rifugiano nella fantasia. Piuttosto, noi tutti dovremmo imparare a saltare. E alcuni di loro sarebbero bravi ad insegnarcelo.
Sta tutto qui il senso del terzo appuntamento con le storie di Olga di carta di Elisabetta Gnone.
Una libro per ragazzi che, però, si rivolge anche ai grandi. A quanti non sanno più fare un salto nel mondo della fantasia, a quanti hanno dimenticato di essere stati bambini e di quanto sia importante tornare ad esserlo, ogni tanto, senza perdere contatto con il presente.

Olga è qualla ragazzina sottile come un foglietto di carta che è tanto brava a raccontare storia. E' una ragazzina giudiziosa, coraggiosa che riesce ad ammaliare grandi e piccini con le sue storie. Le racconta non come si fa con una storia inventata ma come se fossero episodi veri, vissuti davvero. Per questo hanno quel potere di lasciare tutti a bocca aperta, ogni volta.

Nel terzo volume della serie che la vede come protagonista, Olga è alle prese con un'avventura che mette alla prova lei ed i suoi amici. Ha anche un'amica nuova, Mirina, che affronta il cammino con tante paure ma che, pian piano, matura, cambia.
Olga e i suoi amici si avventurano in una escursione che non si rendono conto essere piuttosto pericolosa. Durante il cammino, per affrontare il buio e la paura, Olga racconta agli altri la storia di Misteriosa: una ragazzina che non riesce ad affrontare con gli strumenti giusti le sue responsabilità, i suo i doveri, la vita di tutti giorni e che preferisce scappare in un mondo parallelo dove non ha niente da temere.

Ma è veramente questa la strada giusta da percorrere davanti alle difficoltà?
E nel momento in cui torneranno a chiedere il conto? 
Elisabetta Gnone propone una doppia avventura dalla doppia valenza. Da una parte, con l'escursione di Olga, trasmette il senso del gruppo, il forte legame che si stringe tra amici, fa emergere anche qualche debolezza dei personaggi come l'idea di non essere apprezzati dai propri genitori.
Dall'altra, con la storia di Misteriosa, l'autrice aiuta a comprendere che bisogna saper riconoscere il confine tra la fantasia e la realtà. Entrambe le dimensioni sono importanti nella vita di grandi e piccini: sapersi rifugiare di tanto in tanto in un mondo fantastico aiuta ad ogni età, anche quando si è troppo grandi per lasciarsi andare del tutto. Ma saper tenere i piedi per terra è indispensabile per affrontare la vita di ogni giorno con i giusti strumenti.
Bisogna saper trovare un buon equilibrio, sta qui il segreto.

Misteriosa, in particolare, è un personaggio che prende consapevolezza di se durante l'avventura che la vede protagonista accanto ad un'amica chiamata Piccola che, ancor più di lei, si trova in una situazione di smarrimento e di difficoltà, tanto da scegliere di rifugiarsi per sempre nella fantasia e rifiutando per sempre la realtà. Sarà aiutando lei che anche Misteriosa comprenderà se stessa.

Con questo terzo libro ho letto tutte le storie di Olga di carta e, onestamente, mi auguro che ce ne siano delle altre in futuro.
Libro che consiglio a grandi e piccini.
***
Misteriosa. Le storie di Olga di cara
Elisabetta Gnone
Salani Editor
181 pagine
14.90 euro

venerdì 25 ottobre 2019

Sei nelle mie mani (V. Storm) - Venerdì del libro

Non che mi aspettassi molto dalla lettura di Sei nelle mie mani... ma una storia così proprio...

Non sono appassionata di romance per cui avevo immaginato che mi sarei trovata tra le mani qualche cosa di sdolcinato. Il tentativo di aggiungere suspense ad una storia che inizia con un uomo che ha un rapporto sessuale con una donna con tanto di descrizioni dettagliate non mi è piaciuto affatto.

Due parole, ma proprio due, sulla trama.

Aleksej è un trafficante d'armi, un assassino, un uomo pericoloso. Kendra lo sa bene quando decide di stargli alle costole per scoprire i suoi traffici. Lei è un'agente FBI (lo si apprende andando avanti con la lettura... all'inizio il suo ruolo è un mistero) ed è parte di una missione piuttosto pericolosa ma necessaria per evitare un attentato.
E' pronta a tutto pur di svolgere il suo compito, anche a concedere il suo corpo al primo errore, quando deve coprire un suo sbaglio agli occhi di lui. Quando, però, la situazione le sfugge di mano finisce in una clinica con una pallottola in corpo ed un'amnesia che la rende diversa. Non sa più di essere un'agente, non sa chi sia l'uomo che è al suo capezzale e, soprattutto, non ricorda nulla di lui.
Da questo momento in avanti è una donna diversa e quell'uomo che era pronto a vendicarsi per essere stato tradito - perchè questo aveva scoperto su di lei - si trova affascinato ad una donna bellissima ed impaurita, con due occhioni grandi e uno sguardo smarrito. 

Cambiano le cose tra i due ma il passato torna a bussare alla loro porta. Kendra porterà a termine il suo compito e tradirà ancora l'uomo che ama o gli resterà fedele dimenticandosi di chi è davvero l'uomo che ha accanto?

La trama si snoda velocemente, in poche pagine. E lo fa senza che venga fornito alcun approfondimento sui personaggi, sulla loro personalità, il loro passato. Il lettore viene messo davanti a tanti dati di fatto che avrei preferito venissero proposti con maggiore lentezza ed in modo più dettagliato.
Il fatto che si inizi con una scena di sesso mi ha disturbata un bel po'. Che poi si vada avanti con una donna che improvvisamente dice di amare un uomo che nemmeno riconosce ed al quale si sente legata per la vita dopo poche ore mi ha davvero innervosita. 
Ok, avrà pure un'amnesia, ma questa è proprio scema (scusate il francesismo).... 

Il personaggio femminile non mi è piaciuto affatto. Troppo veloce nel cambiare idea - anche quando deve decidere se restare fedele oppure no a quello che definisce il suo uomo - e troppo superficiale secondo il mio parere, non ho provato alcuna empatia con lei. Da donna a donna l'avrei presa a schiaffi.

L'epilogo mi è sembrato ancora più assurdo di quanto non sia la storia in se. Magari sono io che non l'ho capita, ammetto i miei limiti, ma onestamente è una lettura di cui si può fare tranquillamente a meno. 

I thriller sono un'altra cosa... perchè credo che l'intenzione fosse quella di dare un taglio di questo tipo alla storia ma quelle scene di sesso esplicito proprio ci stonano. Almeno per me.
Probabilmente è una storia che può piacere a chi ama le scene hot o la storia d'amore impossibile ma è tutto talmente veloce che rasenta l'assurdo.
Mi dispiace ma non è una storia che mi lascerà un buon ricordo che non sia il basso numero di pagine!


In questo Venerdì del libro mi permetto di segnalare questo libro più che altro per capire: è capitato anche a voi di imbattervi in un libro che proprio non vi è piaciuto?

Ps. bell'uomo in copertina ;-)
***
Sei nelle mie mani
Victory Storm
151 pagine
Kindle Unlimited

giovedì 24 ottobre 2019

A spasso con Bob (J. Bowen)

Può un gatto salvare una vita? Magari non può salvare qualcuno che sta annegando, non può soccorrere chi sta soffocando o tamponare una ferita che sanguina ma può salvare una vita. 
La storia di James e Bob ne è la prova ed è raccontata nel libro A spasso con Bob.
Lui, l'autore, racconta la sua vita con Bob in un libro scritto in modo semplice e scorrevole, mettendo a nudo le proprie fragilità, il proprio essere, la propria paura di tornare sempre punto a capo.
James Bowen si racconta e lo fa parlando del suo incontro con un gatto rosso tigrato che gli somiglia parecchio: un po' acciaccato, al momento dell'incontro, probabilmente abituato a cavarsela da solo e con un'esistenza un po' scombussolata a giudicare dalle cicatrici e dalle ossa che si vedono sotto al pelo sporco.
I due si incontrano, si scelgono, si trovano. 
E non si lasciano più. 
Nemmeno nei momenti più difficili quando il richiamo della droga torna a farsi sentire per un ragazzo che cerca di venirne fuori, che cerca di cancellare un passato turbolento, che ha pochissimi amici. Due, a dire il vero, ed uno di questi è Bob.

Quello che diventerà un bel gattone dimostra fin da subito di essere speciale. Diventa la sua ombra ma anche la sua ancora di salvezza. James ha qualcuno da accudire, qualcuno a cui pensare, qualcuno a cui dedicarsi e rispetto al quale non ci sono scuse che tengano. 
Una vita vissuta ai margini della società, con ricordi di un'infanzia tutt'altro che felice ancora stampati sulla pelle, con una famiglia da cui si è distaccato da tempo, quel ragazzo con i capelli lunghi che veste sempre di nero trova in lui, in Bob, un motivo per vivere. Un motivo per cambiare vita, a dirla tutta!
Ce la farà?
Nessuno spoiler da parte mia.
Mi limito solo a dire che quell'amico che ha incontrato per caso sul pianerottolo di casa lo aiuterà a dare una svolta, a trovare il coraggio di dire basta e dira maggiore regolarità ad una vita che, fino a quel momento, gli sembrava non importasse a nessuno.
Ora a qualcuno importa.

E' una storia di vita, una storia di rinascita, una storia d'amicizia.

Essendo un musicista di strada il protagonista racconta anche il rapporto che viene a crearsi, quotidianamente, con la gente che gli passa accanto. E' questa la parte che mi ha colpita di più in assoluto: racconta di essere stato per tanto tempo invisibile agli occhi di tutti... ora, con Bob, le attenzioni nei suoi confronti cambiano. Ma non sue di lui... sue del gatto. Molte persone si fermano a fargli delle foto, intenerite da quegli occhioni lucidi e da quel pelo rossiccio. Ma lui, James, resta sempre in ombra... a lui va bene così, ci mancherebbe, non è certo geloso di Bob. E' il fatto di capire di essere indifferente agli altri come essere umano che mi ha colpita perchè... purtroppo è vero. Quante volte capita di trovare una persona per strada che magari suona la chitarra con un custodia aperta a terra e di snobbarla completamente mentre se ha un animaletto accanto ci si ferma e si dice "...che carino!!!". 
E' un aspetto su cui riflettere.

Ho consigliato questa storia anche a mia figlia adolescente: si parla di dipendenze, è vero, ma lo si fa in modo oggettivo, senza esagerazioni e senza spettacolizzare nulla. 

Debbo purtroppo notare di essermi imbattuta in diversi errori... probabilmente di traduzione. Niente di che, però sono sempre fastidiosi. 

E' comunque una storia che consiglio non solo agli amanti degli animali, dei micini in particolare, ma a chi abbia bisogno di avere una storia che scaldi il cuore, che parli di amicizia e che trasmetta speranza. Il tutto in uno stile semplice e per niente pretenzioso.
 ***
A spasso con Bob
James Bowen
Pickwick
236 pagine
9.90 euro

martedì 22 ottobre 2019

Dieci piccoli indiani (A. Christie)

Cosa possono avere in comune dieci persone che non si conoscono tra loro (tranne due che sono marito e moglie) ma che si trovano a vivere una singolare esperienza su un'isola nella quale sono stati invitati da un personaggio sconosciuto? 
Apparentemente niente. Ed è proprio questo che appare lampante ai loro occhi nel momento in cui si trovano all'interno di una splendida villa che sorge su una suggestiva isola. 

Il giudice in pensione Lawrende John Wargrave, la giovane Vera Elisabeth Claythorne, l'ex capitano ed esploratorie Philip Lombard, l'anziana signorina Emily Caroline Brent, il generale veterano della prima guerra mondiale John Gordon Macarthur, il medico chirurgo Edward George Armstrong, il ricco rampollo inglese Anthony James Marston, l'ex agente di polizia William Henry Blore, il maggiordomo Thomas Rogers e sua moglie Ethel: tutti vengono invitati sull'isola da un fantomatico e generoso proprietario che dimostra di conoscerli bene, tanto da formulare inviti piuttosto dettagliati con riferimenti credibili. Lui, però, il misterioso signor U. N. Owen, sull'isola non si fa vedere.

Ben presto realizzano che i conti non tornano.
Cosa ci fanno su quell'isola?
Chi li ha convocati e perchè?

La situazione si complica quando, tutti radunati in una stanza, sentono una misteriosa voce che attribuisce ad ognuno un delitto.
Ognuno, sostiene quella voce misteriosa, ha un delitto di cui rendere conto, una colpa più o meno recente, da pagare. Tutti e dieci sono pronti a rigettare le accuse ma la situazione che viene a crearsi è paradossale: ognuno di loro sa di avere davvero qualche cosa di cui non andare fiero e, pur non avendolo mai ammesso prima, tutti iniziano a rimettersi in discussione anche dopo tanti anni da vecchi fatti.

E cosa ha a che fare con una situazione del genere la presenza di una filastrocca infantile che parla di dieci indiani che muoiono, uno dopo l'altro, fino ad estinguersi? 
 
E quelle statuine di dieci negretti in cui gli ospiti si imbattono, saranno poste in quella villa a caso?
Ben presto scopriranno che non è così perchè uno dopo l'altro, e secondo i versi della filastrocca, i dieci ospiti perderanno la vita.

Agatha Christie ha scritto un piccolo capolavoro del giallo di tutti i tempi. Non devo certo essere io a dirlo. Con una narrazione semplice e scorrevole conduce il lettore lungo un cammino in costante salita, dove la tensione aumenta di pagina in pagina fino a portarlo a livelli d'ansia inimmaginabili all'inizio. Tutti dubitano di tutti. Ognuno teme per la sua vita e cerca di comprendere cosa possa essere successo e cosa stia per accadere. Ognuno - e non importa la provenienza sociale, non importa il mestiere svolto o la fama accumulata negli anni - si trova a fare i conti con la sua coscienza in modo più o meno consapevole, secondo un disegno studiato a tavolino da una mano omicida che non si riesce a capire a chi appartenga. In un'abile caccia al colpevole, qualcuno cerca di fare giustizia riportando a galla colpe, più o meno reali, in gente che tali colpe aveva del tutto rimosso ma non dimenticato.
 
Gran bel libro, non c'è che dire. Nell'edizione che ho letto io - Oscar Mondadori nella collana junior - la traduzione rende alla perfezione i ritmi del racconto senza termini troppo farraginosi o desueti. Essendo un libro piuttosto datato credevo di trovare termini complicati e in disuso, come spesso accade nei classici. Non è stato così.
 
Il finale? Una sorpresa anche se ad un lettore attento l'autrice mette a disposizione dettagli che lo potrebbero portare sulla giusta strada da un certo punto della lettura in avanti.
Non dico altro per non togliere il gusto della lettura.
Giallo intramontabile. L'autrice non ha bisogno di scene cruente, di violenza all'ennesima potenza o di descrizioni macabre per rendere l'idea ed alzare il livello di tensione nel racconto. E' un libro adatto anche a giovani lettori - non a caso si stratta della collana Junior - e credo che possa essere un ottimo modo per iniziare ad apprezzare il genere.
***
Dieci piccoli indiani
Agatha Christie
Oscar Mondadori collana Junior
230 pagine
8.50 euro

lunedì 21 ottobre 2019

La maledizione del numero 55 (M. Tedeschi)


Può una cartomante predire davvero il futuro? Se prevede una maledizione, c’è da avere realmente paura? O è solo suggestione quella che si crea attorno ad una figura del genere?
Un enigma, questo, con il quale si trova a fare i conti il commissario Sartori, alle prese con quella che sembra essere una morte annunciata. Perché Nefertari, la veggente del posto, aveva letto disgrazia nel futuro della scuderia francese Delahaye, iscritta alla Mille Miglia. Lei lo aveva detto che al numero gemello (la macchina di punta della Delahaye è la numero 55) era collegata una sorte nefasta. Un modo per influenzare i piloti e falsare la gara? Ma per quale motivo? O la veggente prevede davvero il futuro?

Sarà una coincidenza, ma una disgrazia c’è davvero prima del via. Un incidente: così viene bollato l’episodio che costa la vita, alla vigilia della corsa, a due uomini della scuderia francese. Un incidente al quale segue, a stretto giro, la morte di quella veggente che qualche cosa di brutto aveva previsto. Due episodi collegati?

Sartori è un commissario che non conoscevo. 
So che è stato protagonista di qualche altra avventura ma io mi sono imbattuta in lui in occasione di una collaborazione con Thrillernord e devo dire che il fatto di non aver letto le sue precedenti avventure non mi ha impedito di seguire la storia. Magari - come capitato per altre serie con commissari come protagonisti - partendo dal principio si possono avere tutti gli elementi necessari per conoscere meglio il personaggio ma anche partendo da qui credo di non essermi persa molto. Non ho avuto l'impressione che mancasse qualcosa.

Sartori  si trova per le mani due casi rispetto ai quali vuole vederci chiaro: in un periodo storico in cui attorno alla Mille Miglia si intrecciano sottili giochi politici, dove scende in campo una scuderia straniera che si vede minacciata da vicino, che non è amata ma va protetta, con una donna che non si esime dal leggere il bene e il male senza filtri collezionando tanti potenziali nemici, il commissario abbruzzese cerca di mettere insieme tante piccole tessere che possano comporre – almeno è quello che si augura – un grande puzzle capace di fornire risposte.
Ad offuscare la mente del commissario non sono solo i tentativi di depistaggio e le ingerenze dai piani alti – rispetto ai quali cerca abilmente di glissare - ma anche questioni di cuore. Perché Sartori è innamorato e proprio per via della Mille Miglia si trova ai ferri corti con la donna che gli ha toccato le corde del cuore e che quella corsa vorrebbe affrontare senza paura.
Per riuscire ad affrontare in modo equilibrato tutte queste situazioni, il commissario mette in campo il suo acume cercando di comprendere (e descrivere) prima di tutto le persone, dal punto di vista umano, per arrivare poi ad eventuali responsabilità. Analizza i fatti, è vero, ma ha davanti persone: l’autore è abile nell’attribuire al protagonista la capacità di mettere al primo posto le persone in quanto tali e non come meri testimoni o potenziali colpevoli.

Con uno stile narrativo che permette al lettore di tuffarsi in un’epoca lontana in modo estremamente credibile, l’autore riesce ad incuriosire e a tenere alta l’attenzione passo dopo passo. Perché se è vero che all’inizio sembra la sua storia personale ad avere il monopolio sul resto, ben presto le cose cambiano e Sartori riesce a lasciare i suoi sentimenti fuori dal suo lavoro. 

Ho molto apprezzato le capacità descrittive dell’autore. Fa notare dettagli che altrimenti potrebbero restare indifferenti al lettore, come nel caso del rumore della molla della porta che disturba il direttore di corse, che non amava i rumori. E’ un aspetto, la narrazione molto attenta ai dettagli, che ho apprezzato. 
***
La maledizione del numero 55
Massimo Tedeschi
La nave di Teseo
121 pagine
16.00 euro cartaceo - 9.90 euro e-book

venerdì 18 ottobre 2019

La paura della coccinella (G. Tortorella) - Venerdì del libro

E' un libro strano. La paura della coccinella è un libro molto particolare che mi ha spiazzata.
L'autore racconta la storia di Dario: un uomo anaffettivo, quasi quarant'anni d'età, non ha mai rimorsi di coscienza, non ha mai fame, non prova gusto nel fare niente nemmeno nel mangiare qualche cosa che (forse... perchè non lo sa) gli potrebbe piacere.
Gli piace correre. 
Quello lo sa. 
Si mette alla prova ogni giorno superando, costantemente, i suoi limiti senza fatica.  
Perchè non sa nemmeno cosa sia la fatica.

Non sa cosa sia il dolore, cosa l'emozione improvvisa per qualche cosa di bello. L'unico suo vero, reale piacere è correre.

Nel momento in cui inizia a convincersi di riuscire a vedere l'aura delle persone che incontra e di averne una particolarmente potente, la sua vita cambia. 
No, non sono le emozioni ad arrivare... ma alcune capacità - vogliamo chiamarli poteri? - che prima di quel momento non aveva consapevolezza di possedere. Quell'energia che si rende conto di poter sprigionare, quell'energia che riesce a captare negli altri inizia ad essergli tanto familiare da dare un'impronta nuova ad una vita che, fino a quel momento, è stata quasi di rassegnazione per quel modo così particolare di essere.

Cambia il suo rapporto con gli altri, cambia il suo modo di vedere la vita ma quello che non cambia è la sua mancanza di emozioni. Ha dei poteri fino a quel momento sconosciuti, è vero, ma le emozioni sono qualche cosa di ancora sconosciuto. E' come se a lui del mondo non importasse, come se ogni situazione lo annoiasse e basta, a prescindere da ciò che gli accade accanto. 

Fino a che... fino a che non incontra qualcuno che, pur non rendendosene conto, mette in discussione i suoi punti fermi, le sue convinzioni.
Entra in scena una lei. Non che fino a quel momento Dario non avesse avuto storie (non posso dire d'amore perchè lui non sa cosa sia) con delle donne. 
Quando si imbatte in Lilly si rende conto che qualche cosa di potente si è scontrato contro la sua aura. Una forza contraria alla sua che inizia a mettergli paura ma che, contro ogni aspettativa, lo attrae.

Per  la prima volta ha paura. 
Per la prima volta prova un'emozione così forte da risultare sconvolgente. Come sconvolgente sarà tutto ciò che lo riguarda in quella che chiamerà la sua seconda vita, dal momento di quell'incontro in avanti.

La figura di Lilly viene svelata piano piano ed è quella che mi è piaciuta più di tutti. Senza dubbio più del protagonista che con il suo modo di fregarsene del mondo intero mi ha anche fatto innervosire in alcuni passaggi. L'autore fornisce dei piccoli pezzetti della sua storia come dei piccoli bocconi che possano saziare ma non far arrivare all'indigestione. Questa è la cosa che mi è piaciuta di più: il modo che sceglie l'autore di far conosce Lilly permettendo al lettore di farsi un'idea e convincendolo poi di quanto quell'idea fosse sbagliata, riservandogli qualche sorpresa.

In merito alla storia ammetto di essere rimasta un po' interdetta. Tutte quelle descrizioni sull'aura, sull'energia, su quelli che ho chiamato impropriamente poteri non mi hanno convinta del tutto. Ad un certo punto mi sono detta che forse era il caso di considerarlo un fantasy per poter andare avanti con la lettura in modo spedito.

La parte in assoluto più bella è quanto Dario scopre l'amore. Ma non l'amore inteso tanto (o solo) come rapporto esclusivo con una donna piuttosto come amore in assoluto... è il momento in cui scopre di poter provare dei sentimenti. Un bel passaggio in una trama che, però, probabilmente non ho compreso appieno. Limite mio.

Non è un libro che rileggerei pur essendo originale come trama. E' tanto originale quanto particolare e io non sono rientrata del tutto in sintonia con la storia, diciamo così.

E' un libro che suggerisco per il Venerdì del libro di oggi a chi ama l'approfondimento della sfera spirituale.
***
La paura della coccinella
Guido Tortorella
La nave di Teseo
309 pagine
18.00 euro

martedì 15 ottobre 2019

Un indimenticabile autunno d'amore (M. Johnson)

Un indimenticabile autunno d'amore è un libro arrivato da me come Libro in viaggio, una iniziativa che condivido con alcune amiche lettrici e che porta alcuni libri in giro per l'Italia. Non è la prima volta che partecipo ad iniziative del genere e, come al solito, mi ci sono buttata con le mani e con i piedi (come si dice dalle mie parti).
L'approccio con questa lettura, però, non è stato dei più positivi.
Innanzitutto a fare da deterrente sono stati i caratteri piccini piccini mentre, in compenso, mi è piaciuto il formato con copertina rigida.
Fin da subito ho avuto l'impressione di avere a che fare con personaggi un po' suonati, con dei comportamenti tutt'altro che equilibrati. No, non sono dei malati mentali come si potrebbe pensare in un thriller psicologico... sono i protagonisti di un romance che mette insieme una serie di elementi potenzialmente adatti ad essere ben sviluppati ma che, alla lunga, sono sembrati (almeno a me) ingredienti sottotono di una storia sottotono.

Le protagoniste sono due amiche, Juliet e Floz. O meglio, sono due giovani donne che diventano amiche dopo essere diventate coinquiline. Floz arriva come una manna dal cielo per una Juliet disperata, reduce da un divorzio dal quale non si è ancora ripresa per aver trovato il suo uomo a letto con quella che credeva fosse la sua migliore amica. 
Ha il cuore in frantumi ma delle spese da affrontare: per questo Floz arriva come la soluzione a tutti i suoi problemi: carina, discreta, ordinata, impegnata con un originale lavoro che svolge da casa e, soprattutto, senza troppi grilli per la testa.
Entrambe hanno un passato da dimenticare ed un presente da riscrivere.

Inutile dire che ci siano anche degli uomini in questo panorama tutto al femminile. 
Il primo è Coco: un amico di Juliet alla ricerca del compagno della sua vita.
Poi c'è Guy: è il fratello gemello di Juliet, fa lo chef di mestiere ed anche lui ha un passato da dimenticare.
Ultimo, ma non per importanza, c'è Steve: amico d'infanzia di Guy e Juliet avrà un importante ruolo nella vita di lei, anche se nessuno ci scommetterebbe.

Le vite di queste persone si intrecciano le une alle altre. Ci sono dei segreti da proteggere, dei dolori da nascondere, delle passioni da contenere. Il tutto, farcito di tanti luoghi comuni e di comportamenti che mi sono sembrati davvero da fuori di testa.
Se, da un lato, Coco appare il più concreto di tutti, dall'altro lato ci sono Floz e Guy che si piacciono fin dall'inizio ma che sono più imbranati di due adolescenti. Pagine e pagine a sognare reciprocamente di stare l'uno nelle braccia (e nel letto) dell'altra ma mai che inizino davvero un discorso, uno scambio di opinioni, una frase da persone se non mature almeno da persone adulte. Si arriva oltre le trecento pagine ed ancora vanno avanti tra una frase non detta e un batticuore nascosto l'uno all'altra. Alla fine diventano ridicoli, sono sincera. Un po' ci può stare, ma quando è troppo è troppo.

Poi ci sono Juliet e Steve: si conoscono da una vita, lui è segretamente innamorato di lei da sempre ma non si è mai dichiarato (per paura). Lei lo rivaluta improvvisamente in un modo che, onestamente, mi è sembrato imbarazzante. Poverino, trattato da sempre come un idiota si rivela, invece, essere un ragazzo attento, sensibile, innamorato. E' la personalità più approfondita di tutto il libro. 

Io ammetto di non andare molto d'accordo con i romance e di essere un tantino critica ma stavolta non credo proprio di esagerare nel dire che - pur essendomi divertita ad andare avanti nella lettura per cercare di capire fin dove si sarebbero spinti e fino a che punto la storia sarebbe stata tirata per le lunghe - si poteva fare di molto meglio con l'imbastitura di base di una storia che avrebbe potuto avere le sue potenzialità.

Sono contenta di averlo finito e domattina presto lo spedirò immediatamente alla prossima destinataria... 
***
Un indimenticabile autunno d'amore
Milly Johnson
Newton Compton Editori
434 pagine
Kindle 3.99 - non ho trovato un prezzo sulla copertina del libro che ho avuto tra le mani io

sabato 12 ottobre 2019

Strega per caso (M. Bell)

Fino all'ultimo ho creduto che Strega per caso fosse un libro per ragazzi. E, onestamente, il dubbio mi resta per una serie di motivi: per come è scritto, per l'uso dei termini, per la semplicità della trama.

E' scritto in modo estremamente semplice, senza alcuna ricercatezza lessicale e, anzi, anche con alcune ingenuità grammaticali - lasciatemi correre il temine - che mi hanno fatto pensare ad un libro scritto da un'adolescente.
Per l'uso dei termini: è una scrittura molto, come posso dire... rispettosa! Non ci sono scene violente anche se si parla di omicidi e di indagini, non ci sono termini pesanti, non ci sono scene che non sarebbero adatte ad un lettore giovane.
E poi per la semplicità della trama: non si può certo dire che ci sia niente di complicato da capire, anzi... tutto fin troppo lineare. Non sgradevole, non dico questo, ma secondo pensato più per ragazzi che per un lettore maturo, magari amante del thriller e, perchè no, della magia.

Trixie Pepperdine
è una giovane investigatrice privata che ha rilevato lo studio del padre. Il lavoro non si può certo dire che vada a gonfie vele... anzi... ci sono tante bolletta da pagare e pochi casi da seguire. Così, nel momento in cui viene ingaggiata per investigare su un delitto - che poi si ipotizzerà essere legato ad altri due - Trixie si butta anima e corpo sul lavoro per care di cavare il classico ragno dal buco.
Mentre lei è impegnata a sentire testimoni e ipotizzare legami con l'uccisione di altre due persone, la polizia porta avanti le sue indagini e - inutile dirlo - i due filoni si intrecceranno.
Se, da una parte, Trixie è impegnata a portare avanti le sue indagini, dall'altra è impegnata anche sul fronte personale: non ha niente a che fare con un uomo, non è questo il punto. Il punto è un altro: la sua madre naturale - che mai ha conosciuto perchè data in adozione da bambina - le rivela un segreto. Trixie apprende di essere una maga...
Si intrecciano, così, due diverse storie che hanno una sola protagonista: Trixie e le indagini da una parte, Trixie e la sua vera natura magica dall'altra. Ma possono forse i due aspetti restare separati a lungo? Fino a che la giovane non è stata consapevole della sua natura tutto è filato liscio come l'olio ma ora che sa qualche cosa in più su se stessa e sulla sua famiglia le cose cambiano.

E' una storia che si legge in fretta e che ha rappresentato per me un momento di pausa dalle mie abituali letture. Lo consiglio soprattutto a giovani lettori che vogliano prendere familiarità con gli ambienti delle indagini ma che non disdegnino anche un pizzico di magia. 

Mi spiace solo essermi imbattuta in alcuni errori - sviste, sicuramente... che però ci sono - nella versione e-book. Non so se sono stati corretti nella versione cartacea ma qui ogni tanto manca una lettera, ci si imbatte in frasi come "...dovrei preoccuparsi dell'oscuro".... e qualche altra piccola cosina. Niente di grave, non è certo questo il problema.
Il problema, secondo me, è che si dovrebbe in qualche modo avvertire il lettore che non è una storia ad alta tensione, tantomeno una classica storia di streghe... Secondo me è una lettura per ragazzi ma non l'ho trovato scritto in nessuna scheda del libro. 

Un'ultima osservazione: interessante il riferimento alla disparità di genere... una investigatrice privata donna che subisce in qualche modo l'effetto diffidenza... perchè ci si aspetta un uomo. Una storia semplice che, sotto questo punto di vista, fa riflettere.
***
Strega per caso
Morgana Bell
175 pagine
Kindle Unlimited

giovedì 10 ottobre 2019

Peccati immortali (A. Cazzullo - F. Roncone)

Recensito per Thrillernord
Potere, denaro, privilegi, sesso, droga, morte. Sono tanti i peccati che nasconde Roma capitale in un’epoca in cui, non molto distante dalla realtà dal punto di vista temporale, gli equilibri politici sono tanto delicati quanto legati a doppio filo a torbide vicende che riguardano ministri e non solo.
In questo scenario la misteriosa morte del cardinale Michelangelo Aldrovandi - raccontata nel libro Peccati immortali - si porta dietro pericolosi strascichi capaci di minacciare da vicino i vertici del governo e della Chiesa. 

La sua morte ha lasciato un pesantissimo pegno: un telefonino in cui sono contenute alcune fotografie compromettenti, capaci di far tremare il mondo civile e religioso ai gradini più alti e che viene rubato a Remedios, la suora che lo ha trovato in tasca al cadavere.

Sarà proprio lei, timorata di Dio e costretta a veder crollare molte delle sue certezze, ad investigare assieme all’ex spia Gricia (al secolo, Leone di Castro) dando vita ad una coppia strana ma non priva di quell’acume che è necessario per venire fuori dal pantano.

Nelle more delle ricerche sono tanti i personaggi che appaiono sulla scena (e ammetto che per me sono stati davvero tanti... in alcuni momenti ho rischiato di perdermi qualche passaggio): tanti gli interessi che entrano in ballo, che si intrecciano e si legano a doppio filo così come sono tanti coloro che vorrebbero mettere le mani su quel telefonino per l’uno o per l’altro motivo.

Quello che viene descritto è uno scenario nel quale non si riesce a capire con certezza dove passi il limite tra la finzione e la realtà. Gli autori calcano la mano sui vizi degli uomini, sulle loro passioni. Calcano la mano su una città, Roma, che appare devastata dal peccato inteso nella sua accezione più ampia. Chi può confessare cosa? E a chi, visto che tutti, senza distinzioni di rango, di sesso e di occupazione, hanno qualche cosa da farsi perdonare? Chi, soprattutto, ha l’autorità di perdonare altri?
Con una scrittura diretta e senza filtri i due autori dipingono uno scenario estremo dove tutti hanno qualcosa da nascondere.
Decisamente originale la scelta che gli autori fanno sulla tipologia dei due investigatori che fanno scendere in campo: in particolare mi ha colpita la figura di Gricia. Un uomo esteticamente al di sotto della media – non certo all’altezza di commissari affascinante e di appeal come in tanti altri romanzi di grido con un legame sentimentale alquanto discutibile, con un mestiere di copertura e che, comunque, dimostra di sapere il fatto suo.
Decisamente originale anche la trama che, seppur con i suoi eccessi, fa riflettere su cosa ci possa essere davvero sotto alla facciata del politico o del religioso di turno.

Il finale, dopo tra tanti eccessi e tanti peccati, riporta tutti sulla terra e devo essere sincera: secondo me si presta anche ad un seguito... chissà!!!

Mi preme sottolineare un aspetto: se, da una parte, Gricia e Remedios portano avanti delle indagini volte a ritrovare il telefonino scomparso, che cosa fa la giustizia?
La morte del cardinale viene posta in sordina etichettata come un tragico incidente. Può bastare questo per non mettere il moto le forze dell’ordine? Questo aspetto manca del tutto e devo ammettere che sulle prime mi è sembrata una carenza... Poi, però, riflettendo bene, è stata una precisa scelta degli autori che hanno voluto virare verso una diversa direzione, non in quella delle tradizionali indagini di polizia che sanno, spesso, di trito e ritrito.
Una scelta che rende, secondo il mio parare, il romanzo particolare.

Un racconto crudo, diretto, a tratti eccessivo, che non usa mezze misure. 
Per gli amanti di thriller un po' fuori dalle righe in una Roma che, probabilmente, non piacerà ai romani ma che potrebbe essere uno scenario non del tutto inverosimile, purtroppo.

Ammetto di essere rimasta un tantino spiazzata all'inizio ma poi la lettura mi ha coinvolta, man mano che andavo avanti. Nonostante un po' di fatica dovuta ai tanti personaggi, ho apprezzato. 
***
Peccati immortali
Aldo Cazzullo e Fabrizio Roncone
Mondadori Editore
223 pagine
Kindle 9.90 euro

lunedì 7 ottobre 2019

La ragazza del treno (P. Hawkins)

Ho letto il libro La ragazza del treno a distanza di tempo dalla sua uscita.
A riflettori spenti, con un film realizzato a seguito del successo del libro - e che io non ho visto - quando il panorama dei thriller è concentrato su altri prodotti editoriali.

Lo dico subito: a metà lettura mi sono fermata ed ho detto tra me e me: "...ma qui sono tutti matti!". Questa è la prima sensazione che ho avvertito: avere a che fare con gente squilibrata, in un modo o nell'altro. Non sono personaggi che vengono particolarmente approfonditi dal punto di vista della personalità - ci si sarebbe potuto lavorare parecchio, ognuno avrebbe una storia da raccontare secondo me - ma vengono resi alla perfezione per quello che sono: pezzi di un ingranaggio che li mette a dora prova, mettendo in mostra tutte le loro fragilità, le loro tensioni, i loro punti deboli soprattutto dal lato emotivo.


Rachel è una donna sola.
Non ha più nessuno se non un'amica con la quale condivide un appartamento e nulla più.
Con lei non condivide di certo i suoi pensieri, i suoi problemi, le sue paure. Tanto che nel momento in cui perde il lavoro non si premura di avvertirla ma continua, giorno dopo giorno, a prendere un treno che la porta via da casa e la fa rientrare di sera, più o meno coprendo l'arco di tempo in cui sarebbe stata fuori se avesse continuato a lavorare.
E' un'alcolizzata, ha problemi di memoria e non vive di certo una vita invidiabile. I soldi stanno per finire, la famiglia è lontana, figli non ce ne sono, amici meno che mai!

Ogni volta che sale su quel treno per dirigersi in periferia a gironzolare chissà dove prova ad immaginare la vita degli altri, quella che vede scorrere davanti ai suoi occhi: piccole immagini che, giorno dopo giorno, diventano parte della sua scialba vita.
Così, immagina la vita di un uomo e una donna nelle cui figure si imbatte ogni giorno.
Dà loro un nome - per lei sono Jess e Jason - e si affeziona a loro al punto tale da notare qualche cosa di strano in quei pochi attimi in cui i suoi occhi catturano le loro immagini.
Vede qualcosa che non avrebbe dovuto vedere e che darà una svolta alla sua esistenza.

Sono tre donne coloro che fanno conosce al lettore la propria versione dei fatti, con una narrazione che si snoda su diversi piani temporali. Bisogna fare molta attenzione alle date che, nella scelta narrativa dell'autrice, non sono indicate a caso e, soprattutto, non stanno lì tanto per esserci.

Megan è quella bella bionda che Rachel vede ogni giorno sulla veranda di casa mentre passa con il treno. E' quella donna che lei ha chiamato Jess... Ed è colei che all'improvviso scompare: da qui prende le mosse un mistero nel quale anche le altre due donne del racconto saranno loro malgrado coinvolte.

Sarà coinvolta Rachel che sente di avere qualche cosa a che fare con quella scomparsa, sente di aver visto qualcosa ma non ricorda niente: imbottita di alcol, piena di lividi, intontita da un colpo alla tesa ben assestato, la donna non riesce a mettere in fila le immagini che le balenano in mente e delle quali non riesce a tracciare un limite tra sogno e realtà. Che contributo può dare alla soluzione del caso una donna così poco affidabile? Eppure sente di avere qualche cosa da dire, me non sa bene cosa.

Anna è la nuova moglie di Tom, ex marito di Rachel. E' terrorizzata dalla figura di una Rachel molesta, sempre pronta a chiamare a casa, a cercare Tom, ad avvicinarsi alla loro bambina, ubriaca e fuori controllo. 

Megan, Rachel ed Anna: i loro destini si incrociano e le loro esistenze si legano con nodi sempre più stretti fino a togliere l'aria. 

In un crescendo di tensione e di mistero, sarà Rachel a portare avanti dei ragionamenti - a volte con la lucidità ai minimi termini - che si sommano a ciò che le altre due donne pian piano svelano. Le attenzioni non vengono focalizzate sulle indagini ufficiali: quelle vengono lasciate al margine della storia. E' Rachel che cerca di fare chiarezza, che cerca di rendersi utile ma ciò impone, prima di tutto, che faccia i conti con se stessa, con la sua misera esistenza. Impone che si liberi di alcuni pesi che le si sono cuciti addosso negli anni e che ora la portano sempre più a fondo.

Non è un thriller complicato, di quelli contorti, con eccessivi dettagli. E' una lettura che scorre, con uno stile narrativo lineare. Niente di eccezionale, tanto per capirci. Piacevole, cattura non un capolavoro.
All'autrice devo dare il merito di alzare pian pianino l'asticella fino ad arrivare ad un finale ad alta tensione. Un finale che non mi aspettavo e che mi ha positivamente stupita.

La figura che più mi ha colpita è quella di Megan: un personaggio dalle molte facce, che appare all'inizio in una veste ma che si spoglia, pian piano, degli abiti iniziali per caricarsi di contraddizioni, di segreti, di colpe. Una donna diversa da quello che avevo pensato all'inizio e nel racconto ci sta alla perfezione.
***
La ragazza del treno
Paula Hawkins
Edizioni Piemme
306 pagine
7.90 euro