mercoledì 28 marzo 2018

La vita perfetta (R. Knight)

Tutti nascondono un segreto, dice il sottotitolo del libro La vita perfetta. Ma quando questo segreto viene alla luce, con violenza, dopo anni, le conseguenze di quanto è stato possono essere letali.
Lo sa bene Catherine Ravenscroft che credeva che il suo segreto fosse oramai sepolto. 
E' una donna in carriera, fa un lavoro che le piace e le ha anche permesso di vincere un premio, vive una vita felice con un marito innamorato ed un figlio oramai autonomo. 

Una vita perfetta, la sua.

Fino a che non le viene recapitato un libro tra le righe del quale si ritrova descritta con dovizia di particolari. Il nome della protagonista è diverso e non sa chi abbia scritto quella storia ma sa bene che qualcuno lo ha fatto di proposito, per far tornare a galla quel segreto che con tanta attenzione ha tenuto celato agli occhi ed ai cuori delle persone che ha avuto accanto nella vita. Cerca di non pensarci ma oramai è come se avesse un martello pneumatico che picchia in continuazione, piano piano ma in modo costante, nella sua mente. Tanto da creare delle crepe che la portano sull'orlo dell'isteria.

Quel segreto è legato ad una persona che da venti anni giace cadavere in una tomba e che qualcuno sta tentando di riesumare (in senso figurato... non si parla di zombie!!) dando corpo a quel segreto che è stato sepolto con lui.

Devo dire che all'inizio mi è sembrato tutto un po' troppo confuso. La narrazione si snoda dando voce a Catherine, che trema al pensiero di veder scoperto un segreto non meglio identificato, e ad un signore anziano rimasto solo dopo la morte della moglie e che viene a conoscenza di una verità sconvolgente circa la morte di suo figlio, avvenuta 20 anni prima. Ed è anche un racconto su due piani temporati (oggi e l'epoca in cui quei fatti so sono svolti, venti anni prima) che però traggono in inganno il lettore. Non dico altro. 
Non si riesce a capire bene se siano tutti e due squilibrati, chi sia la vittima e chi il colpevole ammesso che di colpevoli, in vita, ce ne siano. Eh sì, perché l'anziano signore non è testimone in prima persona di ciò che tenta di riportare alla luce e si fida ciecamente di ciò che si ritrova tra le mani, senza farsi troppe domande. Lei, dall'altra parte, seppur minacciata da vicino e sull'orlo del baratro, decide di continuare a tacere per il bene di tutti.
Per il bene di tutti?
Io, davvero, non sono riuscita a comprendere il suo silenzio. Non quello di allora ma quello di oggi. Davanti ad una minaccia così vicina, così reale, non sono riuscita a comprendere il suo comportamento. Appare complevole al 100% e non fa niente per dare la sua versione dei fatti.
Non mi sono fatta una bella idea di lei, lo ammetto.  

Poi, però, decide di svegliarsi e di smettere di subire quando oramai, però, le conseguenze di quanto è venuto alla luce hanno tracciato dei solchi profondi nelle persone che l'amano.

Non è male come storia e, nonostante lo smarrimento iniziale, non sono mancati i colpi di scena. Avrei gradito un finale un po' più curato rispetto a quello proposto ma, in una situazione così strana come quella che è venuta a crearsi, ci può stare. 

Emergono personalità disturbate nel profondo e quello che mi è piaciuto meno sono dei cambi di posizione improvvisi rispetto ai quali non posso dire di più per non togliere il gusto della lettura. Oggi colpevole domani vittima, così, con uno schiocco di dita!
Mi è sembrato tutto un po' troppo affrettato tanto da pensare: se era tutto così facile ma perchè non ci si è chiariti prima di fare tutto quel gran casino? Poi la risposta me la sono data da sola: perchè non ci sarebbe stata una grossa storia da scrivere, in quel caso!

Con questa lettura, che promuovo ma non a pienissimi voti, partecipo alla Visual Challenge in quanto lettura bonus per questo mese
 
ed alla Challenge Diche colore sei? in quanto rientrante nello spicchio giallo, obiettivo 2 autore/ice straniero/a. 

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