martedì 6 marzo 2018

Non dirmi un'altra bugia (M. Murphy)

Storia scontata, trita e ritrita, che evolve in modo decisamente prevedibile ma che - e me ne sono stupida - nonostante ciò, non mi ha annoiata affatto.
Scontata: lui paga lei per essere la sua finta fidanzata per una settimana. Pagamento anticipato e settimana in una bellissima casa, la casa di famiglia. 
Scontatissima: i due si innamorano e l'accordo economico non è più il solo che li lega.

Sono Drew e Fable: bellissimo e atletico (nonchè benestante) lui, ragazza normale, come tante altre, con una famiglia incasinata ed un lavoro per racimolare di che vivere.
Lui ha dei segreti.
Lei non se ne cura fino ad un certo punto.

Lui ha una famiglia ricca ma è la prova vivente di come i soldi non facciano la felicità. Ha perso la madre quando era bambino ed ora ha una matrigna con la quale ha un evidente rapporto conflittuale.
Lei non ha un padre - mai conosciuto - vive con una madre problematica ed un fratello tredicenne che tende a seguire brutte compagnie. 

Le vite dei due ragazzi si intrecciano all'improvviso, due anime si incontrano accelerando i tempi in maniera forse un po' troppo esagerata, si comprendono, si conoscono sempre più fino a diventare l'uno l'ancora di salvezza dell'altra.

I muri alzati da Drew ber presto si sbricioleranno e Fable lo conoscerà per quello che è, con tutti i suoi errori e le sue debolezze.

Non è un romanzo impegnativo, scorre ma resto dell'idea che la storia di fondo sia oramai più che sfruttata. Contratti, rapporti economici, coppie finte non sono affatto una novità tra le pagine dei romance. Non mancano descrizioni di momenti intimi che danno pepe alla storia senza esagerare.

Il colpo di scena che arriva verso la fine è intuibile già da metà libro per cui niente di straordinario. Certo è che i due protagonisti sono una coppia ben assortita. Bellissimi entrambi, problematici entrambi, entrambi bisognosi di avere qualcuno di importante accanto. Entrambi con famiglie tutt'altro che equilibrate, entrambi pronti a buttarsi a capofitto in una situazione di cui sono perfettamente consapevoli ma che, com'era facile intuire, sfugge ad entrambi di mano.

C'è anche qui un cattivo - una cattiva per la precisione - anche qui come in altre storie più famose il lui di turno è ricco sfondato, anche qui lei è la Pretty Woman (lei stessa si definisce in questo modo) di turno. Niente di nuovo.

A parte ciò - e non mi sembra poco - non mi sento di bocciare del tutto un libro leggero, adatto per staccare un po'. La conclusione lascia presagire ad un prosieguo ma al momento non mi sento attirata dall'idea di conoscere come va a finire la storia tra i due protagonisti. Per il momento mi va bene così.

Si legge in fretta, scorrevole e, avendolo letto in e-book, al termine ho anche trovato alcune pagine del libro successivo.
 
Con questa lettura partecipo alla Challenge Di che colore sei? in quanto libro adatto per lo spicchio rosa, obiettivo 2 (primo di una serie).

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