Ho apprezzato fin dalle primissime pagine lo stile dell'autrice e fin dallo stato embrionale una storia intrigante, misteriosa, dolorosa anche.
Shatter me è un libro che mi ha tenuta incollata alle pagine e che mi ha riempita di dispiacere quando sono arrivata alla fine. Fine che, tra l'altro, non viene svelata trattandosi di una trilogia.
E' una di quelle poche volte in cui sento il bisogno di leggere subito il secondo volume per capire come la storia va a finire. E non è sempre così
Juliette (già il nome mi piace) è lei.
Adam (anche questo nome mi piace) è lui.
Lei è segregata da tanto tempo, vittima di quella che chiama malattia ma che, strada facendo, si rivelerà essere un dono più che una malattia. Le sue mani, il suo corpo, la sua pelle possono essere letali per chi la tocca tanto che, a seguito di un incidente, si è macchiata di un delitto che non avrebbe mai avuto commettere e che la tortura ogni minuto della sua vita. Vita? Può forse chiamarsi vita l'essere stata abbandonata al suo destino da una famiglia che non ha mai cercato di capirla? Può forse chiamarsi vita ritrovarsi in una struttura per malati psichiatrici in compagnia del silenzio, del buio e delle urla degli altri? Può forse chiamarsi vita essere tenuta a distanza da tutti per il terrore di essere uccisi al solo tocco?
Improvvisamente, però, la sua vita cambia nel momento in cui qualcuno vuole usare il suo dono per conquistare potere, per sottomettere gli infedeli, per torturare i ribelli. Quel qualcuno, un giovane diciannovenne a capo della Restaurazione che risponde al nome di Warner, considera Juliette un'arma e non intende mollare la presa su di lei nonostante le sue resistenze.
Improvvisamente, però, la sua vita cambia nel momento in cui qualcuno vuole usare il suo dono per conquistare potere, per sottomettere gli infedeli, per torturare i ribelli. Quel qualcuno, un giovane diciannovenne a capo della Restaurazione che risponde al nome di Warner, considera Juliette un'arma e non intende mollare la presa su di lei nonostante le sue resistenze.
Juliette non vuole fare del male a nessuno.
Non vuole essere strumento di morte.
Non ha intenzione di toccare qualcuno al solo scopo di procurargli dolore.
Lui è uno dei soldati di Warner, scelto (offertosi) per farle da sentinella, per controllarla, per evitare che fugga o si faccia del male. Il suo capo la vuole viva e in perfetta forma. Adam deve assicurarsi che sia così e che accetti le condizioni che le sono imposte.
La Restaurazione applica un regime di violenza, Warner è un pazzo assassino che si dimostra capace di tenerezza solo nei confronti di Juliette, colei che - invece - non ne vuole sapere di lui ma che, ne è certo, prima o poi prenderà consapevolezza di ciò che è capace di fare e vorrà condividere con lui una vita di dominio e di potere. Perchè no, anche d'amore.
Ma nei piani di Adam tutto ciò non è contemplato e ben presto mischierà le carte in tavola: lui può sopportare il tocco di Juliette e l'ama da sempre. L'ama da quando erano compagni di classe, da quando erano ragazzini ed ha continuato ad amarla nel momento in cui è scomparsa. Tanto da cercarla con tutto se stesso e proporsi come volontario nel terrificante piano che Warner ha messo in piedi per lei, con lei, sfruttando lei.
La storia prende una piega diversa da quello che si immagina all'inizio e non mancheranno i colpi di scena. Si tratta di un'avventura ben strutturata, dalla trama originale e dai risvolti inaspettati.
Lo stile, dice all'inizio, è magnetico. Dalle righe emerge la sofferenza, lo smarrimento, la confusione, la sorpresa, lo spavento... uno stile immediato, asciutto, efficace! Bello, davvero molto bello. Di solito con i fantasy non mi trovo mai tanto entusiasta ma questo libro mi è proprio piaciuto a partire dalla copertina e passando per tutto il resto.
Adam è un ragazzo che si fa voler bene (un guerriero dal cuore grande, bel fisico, pronto al sacrificio e con un passato difficile alle spalle) e che, in certi punti della storia, sembra invincibile. Le violenze che vengono perpetrate su di lui metterebbero a ko chiunque ad un terzo della loro attuazione. Ma siamo in un fantasy in cui ci sono uomini addestrati per uccidere ma anche per subire per cui ci può stare.
Juliette si scopre diversa dalla diciassettenne impaurita delle prime pagine. Quella che si vuole far passare per pazza tanto da isolarla per un tempo che sulla sua pelle appare lunghissimo. Si scopre coraggiosa, capace di fare cose che non avrebbe mai immaginato di poter fare.
Nel momento in cui i due incontrato Kenji sul loro cammino - un compagno di Adam ma che rivelerà essere molto di più - le cose cambiano ed anche lo stile narrativo si adatta alla nuova situazione. Mentre nella prima metà del libro ho sempre avuto l'impressione che i personaggi fossero perennemente avvolti nel buio, poi in mente si è fissata un'ambientazione di luce.
Trattandosi di una trilogia credo che ci siano margini, in futuro, per approfondire ancora di più i personaggi, soprattutto quelli secondari. Warner in primis. E' il cattivo di turno ma ha una personalità complessa più del previsto... non escludo sorprese in futuro.
Con questa lettura partecipo alla Challenge Di
che colore sei? in quanto libro adatto per lo spicchio nero, obiettivo 1
(recensito dalle organizzatrici).
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