E' la prima volta in assoluto che leggo un libro fantasy in
cui la magia la faccia da padrona. Non mi ha mai attirata questo genere così
come non mi attirano storie di zombie, di vampiri annessi e connessi. Ebbene,
leggendo le avventure di Cisco Suarez ho trovato tutto questo.
Dead Man è un libro che non posso dire mi sia
piaciuto del tutto proprio perché si tratta di un genere che non mi attira.
Senza ombra di dubbio, però, racconta una storia piena di azione, un'avventura
originale e dal ritmo altissimo con un personaggio - Cisco - che ha tutte le
caratteristiche per essere il figo di turno anche se non è questo l'aspetto che
emerge tra le pagine.
Non c'è traccia di romanticismo tranne che per qualche
accenno alla sua storia con la sua precedente fidanzata.
C'è la perdita della propria famiglia con annesso senso di
colpa per non essere stato in grado di difenderla.
C'è un amico che, a distanza di 10 anni, Cisco fa fatica a
riconoscere come tale per via delle scelte che ha fatto strada facendo.
C'è la morte di mezzo.
Dunque... non mi sarà facile raccontare questa storia e
chiedo perdono se non sarò molto efficace.
Dicevo, Cisco Suarez è il protagonista: è un
animista, un essere umano in grado di entrare in contatto con gli spiriti per ottenere energia magica. Negromante, incantatore di ombre, fuorilegge della magia nera. Così lui stesso
si definisce.
E' un uomo morto. Cioè, è morto dieci anni prima ed ora si
ritrova vivo e vegeto ma con un buco profondo nella mente: non ricorda come è
morto, non ricorda cosa ha fatto in questo arco di tempo. Niente di niente.
Quasi non si rende conto, sulle prime, di essere tornato nei posti in cui ha
vissuto ma dieci anni dopo. E' evidente che molto è cambiato, dalle persone
agli ambienti, alla tecnologia. E' stato riportato alla vita da una magia molto
potente e fin dal primo momento in cui si rende conto di essere vivo, ritrovatosi
dentro un cassonetto, Cisco deve guardarsi le spalle da qualcuno, o qualcosa,
che è evidentemente potente lo è ancora di più.
Trae la sua forza dalla magia, dall'oscurità e si difende
anche a grazie a tatuaggi magici che non ricorda di aver mai fatto ed ha un
fisico da culturista che non gli appartiene. Segno, questo, che nei dieci anni
di buio completo della sua mente deve essersi allenato parecchio. Ma non lo
ricorda.
Ha una gruppo di personcine non troppo a modo alle calcagna
e le intenzioni non sono delle migliori. Evidentemente, ma lui non lo ricorda,
deve aver fatto qualche cosa (o aver posseduto qualche cosa?) che questi
signori intendono rivendicare con coltelli, pistole e tutto ciò che possa
essere usato come arma.
Pian piano si rende conto di essersi immischiato in qualche
cosa di sporco, talmente sporco da avere a che fare con morti, zombie, vampiri
ed è mosso non solo dalla voglia di difendersi ma anche di avere delle risposte
e, soprattutto, di vendicarsi.
Nel momento in cui va alla ricerca della sua famiglia e
apprende che sono stati tutti brutalmente uccisi - padre, madre e sorella - la
situazione si complica ancora di più. Ora non ha solo la sua, di morte, da
vendicare ma anche quella dei suoi cari.
Cisco è un personaggio misterioso che, però (e l'ho molto
apprezzato) pian piano si svela e fornisce chiare spiegazioni ai profani e lo
fa in modo diretto, rivolgendosi direttamente ai lettori. Spiega questioni
legate alla magia nera, alle ombre, agli zombie, ai suoi poteri. Aiuta lettori
come me - poco inclini a storie di questo tipo - a capire qualcosina in più.
Lui è decisamente magnetico. La descrizione fisica permette
di avere davanti agli occhi un bel fusto capace di prendersi un proiettile nel
petto e sentirlo appena. Quella canotta che gli avvolge i pettorali lascia ben
immaginare il contenuto e il suo modo di fare - senza paura e consapevole delle
proprie capacità - lo identifica come un duro a tutti gli effetti anche se
emergono alcuni aspetti meno invincibili e più umani.
Mi sembra davvero strano fare questi discorsi, parlare di
soprannaturale, di morti viventi e tutto il resto ma per questa storia è
così.
La storia di fondo funziona. Non mancano rivelazioni
sconvolgenti, personaggi secondari che non sono come appaiono, un amore
d'altri tempi oramai perduto. La storia è autoconclusiva ma non del tutto
visto che restano in sospeso alcune questioni lasciate da parte per alimentare
una serie.
Per chi ama il genere è più che consigliato. Io per ora non
ho molta curiosità di capire cosa combinerà Cisco ma chissà... magari più
avanti mi tornasse la voglia di cani zombie e uomini morti-non morti!!
Con questo libro partecipo alla Challenge Di
che colore sei? in quanto libro adatto per lo spicchio nero, obiettivo 1
(recensito dalle organizzatrici).
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