Quattro generazioni della stessa famiglia si raccontano, in anni differenti. Le loro esistenze si intrecciano inevitabilmente, i ricordi si materializzano, le loro voci si accavallano.
Giovanni, Andrea, Luca e
Nina vivono in epoche diverse la loro adolescenza e quello che ne esce è
il quadro di un anni fatti di prove importanti, di scelte, sacrifici,
esperienze, errori, successi, ricordi, legami.
Ognuno si porta dietro l'eredità di chi lo ha preceduto, ognuno lascia il segno a modo suo così come l'autore lascia il segno. Eh già, lo devo ammettere. Conoscendo Veltroni sotto una diversa veste, non avendolo mai incontrato come autore lungo il mio cammino di lettrice, devo ammettere di avere preso il suo libro tra le mani senza troppe aspettative ma gli devo riconoscere il merito di avermi sorpresa.
Con la storia della famiglia Noi, perché è quello il cognome che portano i protagonisti, l'autore permette al lettore di fare un viaggio lungo la storia calando i personaggi in vicende realmente accadute (a parte Nina, che merita una citazione a parte vivendo nel 2025) e che hanno lasciato il segno nella storia della nostra Nazione.
La storia di Giovanni, bambino, si svolge nel 1943 e siamo nel mezzo di una guerra che non necessita di molti chiarimenti per rendere l'idea. Quella di Andrea è ambientata nel 1963 quando il ragazzino si trova catapultato nell'Italia del boom, dello sviluppo economico quando i ricordi del ventennio precedente sembrano lontani ma non lo sono affatto per le persone che hanno vissuto quelle vicende sulla loro pelle. Nel 1980 è ambientata, invece, la storia di Luca che vive con occhi di bambino momenti difficili come gli attentati delle Brigate Rosse o il terremoto in Irpinia. Fatti reali, pezzi di storia che l'autore propone in punta di penna senza calcare la mano ma, allo stesso tempo, senza romanzare avvenimenti importanti e tragici per tutti.
Devo dare merito a Veltroni di aver sapientemente inserito i protagonisti in momenti storici importanti senza rendere nulla sopra le righe, anche le storie d'amore (che essendo una famiglia inevitabilmente caratterizzano la narrazione) non vengono mai tinte di quel rosa eccessivo che in altri generi di romanzo assumono con grande facilità ma assumono i toni delicati di storie destinate a fiorire. Con una scrittura scorrevole ed efficace, somma fatti di cronaca a vite di persone che vivono quei fatti sulla loro pelle o, comunque, molto vicino alle proprie esistenze.
Nina merita una citazione a parte: il racconto che la riguarda è più breve degli altri ma il quadro del 2025 che viene dipinto è decisamente molto attuale. Se consideriamo che Noi è stato pubblicato nel 2009, leggere di un'epoca in cui le persone sono controllate in tutto e per tutto, dove la socialità è ridotta ai minimi termini, dove le forze dell'ordine vigilano affinché non si ritrovino più di dieci persone nello stesso posto, dove il ritocchino estetico è all'ordine del giorno e ci si incontra grazie a dei giochi virtuali che permettono di conoscere gente bhé... è decisamente molto attuale! Un mondo, quello che l'autore ha immaginato, che non è poi così lontano dalla realtà dell'epoca in cui Nina, di fatto, vive.
L'intreccio delle esistenze dei vari personaggi (che sono tanti, ma parliamo di quattro generazioni ed è evidente che sia così), che non svelo per non spoilerare, è reso in modo efficace tanto che quel finale che sembra mancare al termine di ogni capitolo per passare al periodo storico successivo viene poi svelato più avanti, quando meno ce lo si aspetta, nelle vicende ambientate anni dopo.
Noi
Walter Veltroni
Rizzoli editore
pag. 347 pagine
7.99 Kindle - 10.50 euro copertina rigida
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