La stazione è, da sempre, considerata un crocevia d’esistenze.
Chi parte per un domani migliore, chi torna dopo un periodo difficile, chi aspetta un amore da troppo tempo lontano, chi è pronto a dare un taglio netto con il passato, chi sbuffa perché avrebbe voluto dormire un’ora in più, chi è in ritardo e non vede l’ora di essere altrove… tutte esistenze che si incrociano e si sfiorano su quei binari, in quelle sale d’attesa, alla fila in biglietteria. A volte, capita, gli sguardi restano persi nel vuoto dell’indifferenza più totale. Altre volte, invece, c’è tempo per un sorriso, per una gentilezza, per un saluto anche ad uno sconosciuto.
La stazione è anche luogo di viaggi per eccellenza. Come quello di un gruppo di ultras che incenerisce tutto ciò che incontra lungo il cammino o come quello di Sonia che si lascia alle spalle un passato difficile ed è su quel vagone per guardare con fiducia ad un futuro tutto nuovo.
O come quello di Cardo, alias Riccardo Mezzanotte, che in quella stazione è arrivato per punizione, in forza alla Polizia Ferroviaria dopo un passato turbolento. Il suo è un viaggio all’inferno: se pensava che il suo incarico alla Polfer sarebbe stato noioso si sbagliava di grosso e ne ha una prova, giorno dopo giorno, quando si trova a tu per tu con il ventre nascosto di quel luogo. Un posto angusto, misterioso, buio dove, invece, brulicano esistenze di cui non sapeva nulla. Sono rifiuti della società? Oppure no? Sarà lì che ha trovato il suo habitat naturale il male? E di che entità può essere, questo male?
Il viaggio, infine, può essere come quello di Laura che sente in modo particolarmente intenso le emozioni altrui tanto da stare male ogni volta che quel dono, dal quale sua nonna l’ha aiutata a schermarsi, prende il sopravvento. Un viaggio in esistenze difficili, in vite sull’orlo del baratro ma anche nei ricordi di un passato che è ancora vivo tra le pareti di quel posto che resta sconosciuto ai più.
La storia narrata dall’autore in oltre 800 pagine è adrenalinica e ricca, ricchissima di informazioni che sono tutte come dei tasselli, più o meno grandi, di un grande puzzle che va a comporre non una ma tante avventure concatenate, tutte ad alta tensione, dove anche il sovrannaturale fa la sua parte, oltre che le intuizioni e le abilità umane necessarie per arrivare a capo di casi difficili.
È una trama ben costruita, con elementi del passato che si incastrano alla perfezione a tutto il resto dando conto innanzitutto di personalità complesse – in primis quella di Cardo e Laura – ma anche di storie che catturano.
La mole del libro (letto in collaborazione con Thrillernord) non è indifferente ma se questo può rappresentare un ostacolo materiale, con un tomo che non si può agevolmente pensare di portare in giro in borsa, non offre assolutamente una storia pesante o ridondante. Tutt’altro. Ho avuto l’impressione che anche quegli episodi apparentemente slegati dal resto (penso al viaggio dei tifosi che apre il libri) nel complesso erano tessere importanti dell’insieme, dando un senso – anche dopo parecchie pagine – a sviluppi inaspettati o a dettagli non trascurabili. Leggendo le avventure di Cardo ho avuto ogni volta l’impressione di essere arrivata alla fine della storia con ancora troppe pagine da leggere per rendermi conto, puntualmente, che la storia era tutt’altro che finita.
Molto ben delineato il rapporto di Cardo con il suo defunto padre, cardine fondamentale di tutta la storia anche quando si può avere l’impressione che non sia così. La parte sovrannaturale non ci stona per niente, anzi… quella sensazione che sia tutto troppo difficile da credere pian piano svanisce.Un romanzo dove niente è di troppo e dove ogni esistenza è importante, anche quella considerata più infima ed insignificante per i più.
***
La stazione
Jacopo De Michelis
Giunti Editore
876 pagine
19.00 copertina flessibile, 12.99 Kindle
La stazione
Jacopo De Michelis
Giunti Editore
876 pagine
19.00 copertina flessibile, 12.99 Kindle
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