sabato 29 aprile 2017

Cuccioli per i Bastardi di Pizzofalcone (M. De Giovanni)

Questa volta a De Giovanni devo anche riconoscere il merito di avermi commossa. Eh sì! Le avventure del Commissario Palma e della sua squadra, i Bastardi di Pizzofalcone, questa volta sono arrivate alle corde del cuore grazie a personaggi che mostrano ancora una volta il loro lato umano e  che non temono di farlo. Non sono i supereroi dai muscoli d'acciaio, i Bastardi: sono uomini e donne che hanno fragilità e debolezze, che soffrono, che amano, che sperano e che svolgono il loro dovere con competenza. Alla faccia di chi vorrebbe chiudere quel commissariato scomodo, quello che - come De Giovanni ricorda in ogni avventura seguita al primo libro dei Bastardi - a seguito di una questione di droga che ha avuto per protagonisti quattro ex colleghi, ha visto arrivare a Pizzofalcone agenti dei quali altri commissariati hanno fatto volentieri a meno. 
Luigi Palma è il Commissario che ha avuto il compito di riorganizzare una squadra: nemmeno ci sperava di riuscire a farlo ma ora, con i suoi ragazzi attorno e con i risultati ottenuti, si è dovuto ricredere un bel po'.
Giorgio Pisanelli continua nella sua missione del caso dei suicidi-presunti omicidi. Ancora non è riuscito a venire a capo della sua indagine sotterranea, quella che lo porta sulle tracce di un assassino la cui mano, secondo lui, si cela sotto i tanti suicidi verificatisi nella zona. Nel precedente libro ci era arrivato vicino alla soluzione del caso ma ora...
Giuseppe Lojacono ora fa coppia fissa con Laura Piras - il magistrato - ma sono una coppia fantasma visto che lei preferisce così. Per il bene del commissariato, dice.
Francesco Romano non si rassegna alla perdita della moglie, che l'ha lasciato, ma trova qualcuno a cui affezionarsi e arriva quasi a dimenticarla sua moglie.
Ottavia Calabrese è forse quella che in questo episodio resta più statica degli altri per quanto riguarda le sue vicende personali, se non fosse per un invito a cena da parte di Palma che scompiglia le carte in tavola.
Alex Di Nardo questa volta riesce a dimostrare che la sua dimestichezza con le armi non è necessariamente un problema, tutt'altro. Prende una decisione importante dal lato personale ma non sempre le cose vanno come si vorrebbe,
Marco Aragona mi ha fatto sorridere più del solito. Spocchioso, confusionario, sempre pronto alla battuta ma dal cuore tenero. Impacciato con la donna che gli ha rapito il cuore ed incapace di dire di no ad un fan che lo considera il miglior poliziotto al mondo, e che poi gli chiede un favore che lo metterà sulla pista di un losco giro di animali scomparsi.

Anche stavolta è la squadra che vince. I Bastardi si trovano ad indagare sull'abbandono di una bambina appena nata e sulla morte di una giovane donna ucraina. Contemporaneamente, Aragona fa il segugio solitario (o, almeno, pensa di farlo), alle prese con la scomparsa di cuccioli di cani e di gatti che, da qualche tempo, non si vedono più per le strade.
Cuccioli: sono i cuccioli i protagonisti di questo episodio dei Bastardi. Quegli esseri indifesi che si trovano a pagare colpe non proprie, errori di altri. 

Il caso della donna trovata morta è legato al ritrovamento della bambina? Ce la farà, la piccina, a sopravvivere? Ed i cani, chi può essere interessato a loro e per quale scopo?

Come di consueto la narrazione non è farcita di particolari macabri che abbondano in romanzi di altri autori: le descrizioni sono minuziose ma De Giovanni non eccede mai. Manca il superfluo mentre l'essenziale è ben proposto. 

Anche stavolta - l'avevo notato in Gelo ma non l'avevo rilevato nella mia recensione - l'autore racconta anche altre storie, brevi storie di personaggi che non hanno a che fare con i casi di cui i Bastardi si stanno occupando. E quelli restano sospesi. La storia della donna con la figlia grassa, ad esempio... tanto per citarne uno.

Ma tutto quadra. De Giovanni lascia intendere che la vita va avanti per tutti, anche per chi non è protagonista della storia principale. A Pizzofalcone succede anche altro, e ci sono vicende che spesso si consumano tra le quattro pareti di un'abitazione e qui restano.

Anche stavolta De Giovanni non mi ha dato la soddisfazione di vedere risolto il caso dei suicidi-omicidi ed ammetto che inizio ad essere un tantino impaziente su questo fronte.

Mi ha comunque catturata, dalla prima pagina all'ultima. 
E con questa lettura  partecipo alla challenge Leggendo SeriaLmente: avendo iniziato la serie dei Bastardi per l'obiettivo serie Thriller/Giallo non ce l'ho fatta a smettere.
 

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