venerdì 21 aprile 2017

Lorenzo Marone - Magari domani resto (Venerdì del libro)

Per il Venerdì del libro vorrei condividere l'incontro con Lorenzo Marone, per la presentazione del suo ultimo libro Magari domani resto
E' stato ospite dell'anteprima Leggerestate, una iniziativa che si svolge nel comune di Porto Sant'Elpidio (nelle Marche), un ciclo di incontri con autori che di solito si svolge in estate e che, appunto, è stato proposto in anteprima.
   
Intervistato da Giovanna Taffetani (Libreria Il Gatto con gli stivali), Marone ha portato in mezzo a noi Luce

Luce è la protagonista di quel romanzo, l'ultimo, che ha definito come il suo lavoro più descrittivo in riferimento alla città in cui si svolge il racconto. Napoli, la sua Napoli, da cui ha preso in prestito i caratteri dei personaggi che la sua stessa città gli ha offerto. Ovviamente sono personaggi inventati ma le loro caratteristiche arrivano proprio dalla sua Napoli.

Magari domani resto che tipo di romanzo è?
"E' un romanzo pieno di contraddizioni. Volevo raccontare una storia piena di vita, di colori, di sapori, di speranza. Anche la protagonista è piena di contraddizioni e merita di essere conosciuta".

Luce Di Notte: un nome, quello della protagonista, che è tutto un programma!
"Eh sì. Il nome dalla protagonista non è un nome scelto a caso. E' una piccola, grande femmena del sud. Ha un caratteraccio ma è molto sensibile, vive con ironia. Uno strumento, quello dell'ironia, con il quale cerca di affrontare le difficoltà quotidiane. Con ironia ma anche con leggerezza. Lavora in un ambiente maschilista e combatte ogni giorni per chi è inerme, indifeso. E' insoddisfatta della sua vita privata: è la primogenita, nasce e cresce con questo ruolo. E' una ragazza che prende in mano le redini e ciò contribuisce a renderla ciò che è. E' una ragazza coraggiosa".

Andare o restare è il tema di fondo del libro. Luce è una che resta?
"La storia di Luce lascia emergere una tematica a me cara: quella del partire e del restare. Ci vuole coraggio sia per partire che per restare. Luce è una che resta. Luce non scappa. Affronta i problemi e dimostra che migliorare il nostro pezzetto di mondo contribuisce a cambiare la nostra vita".

Napoli. Qual è la Napoli che viene descritta da Marone in questa storia?
"Non amo raccontare il nero di Napoli. Ci sono altri che lo fanno. Io cerco sempre le vie di mezzo. Napoli non è solo quella di Gomorra. Per carità, quello pure c'è! Ma c'è anche molto altro. C'è anche chi tira avanti con coraggio, c'è chi nonostante tutto resta".

Da dove arriva la scelta della copertina?
"Sulla presenza della rondine non dico nulla. Lo si scoprirà leggendo. Posso dire, però, che avevo chiesto all'editore una copertina luminosa, allegra, primaverile che riscattasse un po' i toni tetri del romanzo precedente.

Marone quando scrive, quando è alle prese con un nuovo romanzo, legge oppure no?
"Io leggo sempre. Ho sentito di questa cosa che ci sono autori che quando scrivono non leggono. Io non potrei stare lontano dalla lettura. Onestamente sono per il leggere qualunque cosa, purchè si legga".

Io condivido appieno quest'ultima affermazione. Ricordo la mia insegnante di italiano delle scuole medie che ci consigliava di leggere qualunque cosa. Ai maschi consigliava anche la Gazzetta dello Sport, purchè leggessero!

Ora non mi resta che leggere il libro e lo farò presto.

Ps. non sono riuscita ad incontrare di nuovo Marone a Tempo di Libri, a Milano e, per consolarmi, mi sono accontentata di una foto con la sua foto! Da fuori, perchè dentro la vetrina non c'entravo proprio!

2 commenti:

  1. Cara Stefania, che bello che hai incontrato dal vivo Marone! Io lo aprrezzo molto come scrittore e "Magari domani resto" l'ho letto già e recensito qualche settimana fa: https://caralilli.blogspot.it/2017/03/venerdi-del-libro-246-magari-domani.html
    Spero che piacerà anche a te!

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  2. Ne sono certa! Molto simpatico e alla mano, Lorenzo. E' stato un piacere averlo nella mia zona.

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