Con Jo Nesbø ho uno strano rapporto. Cioè, non con lui! No no, non volevo dire questo. Con i suoi libri. Li leggo al contrario.
Mi è capitato con la serie di Harry Hole e mi è capitato di nuovo.
Ho comprato Sole di mezzanotte cedendo, come al solito, all'istinto. Sentivo che questo libro mi sarebbe piaciuto e, una volta verificato che non facesse parte della serie Harry Hole l'ho comprato. Così, senza pensarci.
E l'ho anche letto in fretta. Scelto tra diversi che erano in lista d'attesa, mossa dalla certezza che mi sarebbe piaciuto.
Perchè Jo Nesbø mi piace. Mi piace il suo stile. Mi piace il suo modo di narrare le storie che inventa anche se a volte finisce un tantino sopra alle righe. Mi piacciono i personaggi a cui dà vita, Harry Hole su tutti.
E l'ho letto in due giorni, questo libro!
Dopo di che, quasi per caso, mi sono resa conto che è il seguito di Sangue e neve... E no... ancora una volta! Mi era capitato anche con la serie Harry Hole quando ancora non conoscevo il personaggio e avevo scoperto da poco l'autore.
Nel caso di Hole ora sto proseguendo in ordine con la lettura, pur avendo prima di tutti gli altri letto il uno degli ultimi - Lo spettro - prima di tutti gli altri. E mi è capitato di nuovo.
Nel caso di Hole ora sto proseguendo in ordine con la lettura, pur avendo prima di tutti gli altri letto il uno degli ultimi - Lo spettro - prima di tutti gli altri. E mi è capitato di nuovo.
Posta tale premessa, il mio giudizio sarà necessariamente solo su questa storia, presa in modo autonomo, senza poterla in nessun modo legare al capitolo precedente.
Devo dire che Sole di mezzanotte narra una storia che si regge benissimo in piedi da sola, anche senza aver letto il libro precedente e trovo che questo sia un punto a favore dell'autore che mette in condizione il lettore di capire ciò che legge anche se non ha letto tutto ciò che ha scritto prima. Pur essendo parte di una serie - la serie Olav Johansen - è un romanzo che ha una sua identità pur lasciando uno spiraglio aperto per un possibile seguito.
Ulf non è il suo vero nome ma è così che si fa chiamare.
Perchè sta scappando e deve necessariamente nascondere la sua identità se vuole tentare di salvarsi la pelle. Ulf è un buono che indossa, però, un abito da cattivo. Cattivo per necessità, non per volontà. Cattivo per amore.
Ora scappa da una morte sicura.
Dopo aver percorso tanti chilometri, nella certezza che ovunque lo troveranno, si ritrova in un paesino norvegese sperduto nella zona più a nord della Norvegia.
Qui incontra gente sconosciuta che non resterà tale a lungo. Qui troverà anche una possibile via per sua redenzione, ammesso che sia possibile per un uomo come lui.
Ma, infondo, che uomo è? I motivi che l'hanno spinto a tenere determinati comportamenti non contano nulla? Si può dimenticare? Cosa si può dimenticare e cosa, invece, no?
Si imbatte in gente molto religiosa. Lui che tutto può dirsi meno che credente. Come, tutto questo, potrà influenzarlo?
Riuscirà ad avere un futuro o il suo destino è quello di essere scovato e ucciso lì, al freddo, in un capanno tra renne e lupi?
Il protagonista che esce dalla penna di Nesbø è un buono, incapace di uccidere. Strana questa cosa, conoscento l'autore. Non tanto il fatto che sia un buono quanto la sua incapacità di premere quel maledetto grilletto. Eppure è un personaggio riuscito. Anche lui tira fuori delle caratteristiche da supereroe e fa delle cose che ad un certo punto mi hanno quasi fatto venire il voltastomaco (sensazione passata subito, alla pagina successiva, tanta era la voglia di capire come si andava avanti) ma, che devo dire, lo stile di Nesbø mi piace e mi piace questo suo modo di dipingere personaggi sempre ai limiti o una spanna sopra le righe. E' un po' la sua caratteristica.
Il finale è aperto. Lascia intendere un possibile seguito e devo dire che non mi è dispiaciuta affatto come storia (considerata al netto di alcune esagerazioni che, però, a Nesbø concedo). Però... c'è un però. Anche lui, stavolta, mi va a cascare sulla punteggiatura. Ancora colpa della traduzione? Non so. Dovrei procurarmi il testo in lingua originale per poterne essere certa.
Mi ha fatto venire il nervoso pure lui con punteggiatura usata in modo secondo me non corretto. Magari sbaglio, ma mi sono innervosita.
- Ah, ho capito, - dissi, annuii e mi accorsi di avere la schiena sudata. (...)
Guardai la sua cicatrice. - Ti credo. Allora, andiamo. Grazie - , Le tesi la mano. Questa volta la strinse. La sua era dura e bollente, come una pietra riscaldata dal sole.Trattini, virgolette usati assieme in questo modo mi fanno impazzire.
Ad un certo punto ho deciso di non farci più caso e di lasciarmi andare alla storia ma questa cosa mi è un po' dispiaciuta. Nesbø non è da te, suvvia!
Con questa lettura - che tra l'altro propongo per il Venerdì del libro di oggi - partecipo alla Challenge Le Lgs sfidano i lettori.
Per la seconda tappa propongo questa lettura per il raggiungimento dell'obiettivo n. 6 : un libro nella cui cover non siano raffigurate persone.
Sembra interessante...quindi visto che io non ho mai letto nulla di questo autore, da quello che dici tu posso partire dal titolo che voglio no?
RispondiEliminaBhè... nella serie di Harry Hole ogni storia è a se stante ma ci sono dei riferimenti che hanno un'evoluzione - soprattutto in riferimento alla sua storia personale - per cui ti consiglio comunque di cominciare dall'inizio. Il pipistrello è il primo... poi via via si aggiungono tanti tasselli che permettono al lettore di inquadrare meglio il personaggio principale. Le indagini sono comunque ognuna separata dall'altra e ogni libro si regge da solo. Se mi chiedi un consiglio, per ottimizzare la lettura, meglio andare in ordine. In questo caso, con Sole di mezzanotte, non so dirti perchè l'altro non l'ho letto. Comunque, nonostante ciò, la storia ha un inizio e una fine che mi hanno reso il tutto molto comprensibile... sarò dirti meglio quando leggerò l'altro (e lo farò, puoi contarci).
EliminaNon ho letto molto di autori norvegesi.
RispondiEliminaMi segno questo autore oer ampliare le mie conoscenze :)
Grazie della condivisione e buon fine settimana!
Grazie a te per essere passata di qui. Buon fine settimana anche a te.
EliminaHo letto qualcosa di autori svedesi...norvegesi mi mancano, quindi mi segno il nome dell'autore innanzitutto, poi vedrò se iniziare magari dal primo libro della serie che citi nel post (quella di Harry Hole).
RispondiEliminaUn pò sopra le righe, dici...mi hai incuriosito molto!
io ho letto il primo romanzo relativo a questo personaggio e mi è piaciuto molto! Ora mi segno questo!
RispondiEliminahttp://www.mammavvocato.blogspot.it/2015/08/un-dal-cuore-tenero.html