domenica 17 aprile 2016

Luna (J. A. Peters)

Non l'ho cercato io. Lui ha cercato me.
Questo libro mi è finito tra le mani senza volerlo.
Ero in cerca di un paio di libri - attentamente selezionati da una lunga lista - in biblioteca e mentre sbirciavo tra gli scaffali, in attesa che la bibliotecaria facesse il suo lavoro, ho visto Luna. Una copertina che mi è subito piaciuta, un colore che mi ha catturata, un carattere che mi è sembrato magnetico in quel momento. 
"Lasci stare - ho detto alla signora che stava cercando il secondo dei titoli da me indicati - ho trovato un libro che mi piace di più". L'ho detto così, a pelle, senza nemmeno curarmi di andare a guardare l'argomento trattato.
 E così l'ho portato a casa con un mese di tempo per leggerlo. 
Un mese? Ma quale mese? L'ho letto in tre giorni, forse quattro!

Reagan e Liam sono sorella e fratello. Vivono in una famiglia in cui la madre, dopo aver tascorso anni tra i fornelli, ora è troppo occupata con il suo lavoro ed in cui il padre incarna l'uomo medio, frustrato sul lavoro, convinto che i maschi debbano fare le cose da maschi e le femmine le cose da femmine.
Liam, però, è un transessuale. E' una ragazza imprigionata in un corpo di ragazzo. In un mondo in cui soprattutto suo padre lo vuole macho, sportivo, pieno di ragazze. In una società che ancora non è pronta ad accettarlo per quello che è, per ciò che desidera essere.
Così, condivide il suo segreto con sua sorella che si trova a portare sulle spalle tutto quello che ciò comporta.
Le crisi di Luna - questo è il nome che Liam ha scelto quando emerge la sua vera personalità - così come i suoi sogni, le sue aspettative; le sue, di crisi, quelle di una ragazza che sa di non avere una vita come tutte le sue coetanee, certa che la situazione che rischia di scoppiarle tra le mani da un giorno all'altro possa travolgere anche la sua, di vita. Reagan è una ragazza che tende ad isolarsi da tutti gli altri, è un po' pasticciona, non ha una vita sociale, non ha un ragazzo. Quando, però, nella sua vita compare Chris, la sue esistenza prende una piega diversa ed anche la sua vita privata inizia a scombussolarsi più del solito. Teme che le vicende della sua famiglia, al situazione di Luna in particolare, possano riflettersi sui suoi rapporti personali e, in particolare, su quelli con il ragazzo che tanto le piace.

Liam, da parte sua, non ce la fa più a fingere. Non riesce più a soffocare il suo vero io dietro una parvenza di normalità, infilando il suo corpo in un paio di jeans strappati ed in un giubbotto da macho. Lui non è questo. Lui è Luna. La sua femminilità prende sempre più spesso il sopravvento, con tutto ciò che ne consegue.

Il romanzo è ben strutturato. La protagonista è Reagan e, accanto a lei, suo fratello Liam. Le loro vite sono parallele. Ma le cose stanno per cambiare per entrambi. Ci si sta avvinando ad una immaginaria linea di svolta, per tutti e due.
Non sarà facile. Ci vorrà coraggio. E l'epilogo non è così scontato come si potrebbe pensare.

La storia è narrata con ironia da una Reagan che mette a nudo i suoi sentimenti e quelli di suo fratello. 
E' una storia d'amore. L'amore che lega due fratelli. L'amore che sboccia tra un ragazzo ed una ragazza. L'amore di Liam per il suo vero io

E' una storia di coraggio. Il coraggio di guardare alla realtà. Il coraggio di fare scelte per amore. Il coraggio di volgere lo sguardo con fiducia ad un futuro che sembra, sulle prime, non riservare niente di buono. Il coraggio di essere se stessi ad ogni costo.

E' una storia di identità. Ma anche di crescita individuale dei protagonisti.
Mi è piaciuto. Molto.
L'autrice è riuscita a farmi riflettere, a farmi divertire, innervosire ed anche commuovere. 

Però... Ho notato una gran confusione nell'uso del femminile e del maschile durante la narrazione. 
Ok. Liam in alcune situazioni si comporta da ragazzo e in altre da ragazza. Ma credo che ciò non giustifichi la confusione che si crea. Non so se sia dovuto alla traduzione o alla stesura originale ma...
La reazione di quei bambocci poteva anche essere prevedibile. Ma quella della commessa, continuava a tornarmi in mente: il momento esatto in cui capì cos'era Luna, e prese fisicamente le distanze da lei. Quell'istante mi aveva scavato una ferita nell'anima. Le aveva fatto ribrezzo, non c'era altro modo di definire quella reazione. Luna se ne era accorto. 
Ma come se ne era accorto? Luna è una donna... se ne era accorta, semmai!
Luna aprì un quaderno a spirale, si leccò un dito e girò una pagina, poi scrisse il suo nome in cima e la data sotto. "Non farlo, Liam". Suonò la campanella e io mi alzai. "Non puoi fargli questo". Posò la matita sulla pagina. "Farle cosa?".
Chiudendo un occhio su Luna/Liam - che magari ci può stare per far capire la confusione di identità - ma fargli o farle? Perchè prima al maschile e poi al femminile? Nel dialogo ci si riferisce ad una loro amica. Sarebbe corretto farle, non fargli. Senza ombra di dubbio è una gran confusione se prima si parla al maschile poi al femminile.
Non ero stato più brava di Liam a spiegarlo...
Mmmm... c'è qualche cosa che non va. Peccato, perchè altrimenti sarebbe stato da promuovere a pienissimi voti. Comunque lo consiglio.

Con questa lettura partecipo alla Challenge Le Lgs sfidano i lettori.
Per la seconda tappa propongo questa lettura per il raggiungimento dell'obiettivo n. 6 : un libro nella cui cover non siano raffigurate persone.
***
Luna
Julie Anne Peters
Giunti Editore
14.50 euro

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