Con te c'è tutta l'Italia che rifiuta le mafie e il loro oltraggio, la loro violenza, la loro arroganza. Tutta l'Italia che vuole vivere libera nella dignità e non nella sottomissione.E' in uno dei messaggi arrivati a Federica Angeli in un momento particolare della sua vita che ho voluto riassumere il senso del suo impegno di giornalista e di donna, contro la mafia.
Nel libro A mano disarmata. Cronaca di millesettecento giorni sotto scora, la giornalista di Repubblica racconta il percorso che l'ha vista scontarsi con la realtà di Ostia quando ancora nessuno voleva dare un nome a quello che aveva attorno fino ad arrivare a nomi e cognomi ben precisi scritti su mandati di carcerazione, agli atti dei processi, tra l'elenco degli imputati.
Si tratta di un racconto ricco di date, nomi, circostanze, fatti di cronaca ma anche di delusioni, di paura, di sorrisi, di abbracci, di contrasti, di sconfitte e di vittorie che hanno segnato le varie tappe di un percorso che, nel momento in cui è stato stampato il libro, era ancora in corso e che, se non sbaglio, ancora oggi attende qualche sviluppo.
Federica Angeli racconta la sua storia, quella della sua famiglia ma racconta, prima di ogni altra cosa, la storia di un angolo di mondo in cui si è fatta fatica a dare un nome a quanto stava accadendo, si è fatta fatica ad ammettere che certi meccanismi non erano affatto casuali.
Racconta del suo lavoro, della sua tenacia nel voler arrivare fino alla fine in quegli ambienti mafiosi che, all'inizio del suo percorso, nessuno vuole riconoscere - sta proprio qui il punto - come tali. Racconta degli equilibri di una famgilia minacciati da vicino da una situazione che in alcuni momenti è anche sfuggita di mano. Ma racconta anche di tante persone delle quali ha scoperto solo a posteriori di non potersi fidare oltre che dei tanti che si sono stretti a lei fino a creare quel noi che con tanta forza emerge dal racconto.
Non conoscevo Federica.
Non sapevo nulla della sua storia fino a che mia madre non mi ha chiesto di acquistare il suo libro in cui si era imbattuta durante una trasmissione televisiva.
Lei lo ha letto in un batter d'occhio ed ora è finito nelle mie mani.
Tra le quasi 400 pagine del libro Federica Angeli mette nero su bianco il periodo della sua vita che più l'ha fatta soffrire. Un impegno, quello che si è sentita di portare avanti contro la mafia, che le ha cambiato l'esistenza più di quanto lei stessa avrebbe mai potuto immaginare.
Più volte è stata sul punto di crollare ma non ha mai mollato.
Mai. Nemmeno quando erano entrati in gioco meccanismi molto delicati a livello familiare.
Perchè se ha combattuto come ha combattuto, Federica lo ha fatto soprattutto per i suoi figli, per lasciare loro un futuro scevro da giochi di potere, da violenze di ogni tipo, da gente convinta di avere il mondo ai propri piedi.
Non scendo nei dettagli della trama: vorrebbe dire raccontare vicende ricche di nomi e di situazioni che vanno lette con ordine e con attenzione per poter tenere le fila di quanto accaduto.
Un pensiero, però, vorrei esprimerlo: Federica è senza dubbio una donna coraggiosa. Testarda, anche. E i fatti alla fine le hanno dato ragione (anche se il capitolo, da quel che mi risulta, non è definitivamente chiuso).
Con uno stile asciutto dovuto alla sua professione, racconta i fatti in modo coinvolgente trasmettendo appieno tutta la sua inquietudine ma anche la forza che l'ha mossa.
La sua è una testimonianza importante che è ottimamente rappresenta dal titolo del libro, che questa volta è azzeccatissimo.
Ha combattuto la mafia a mano disarmata. Lo ha fatto con la forza della sua penna, delle sue parole e con il suo coraggio. E non è stato per niente facile.
Una storia che merita di essere conosciuta, per guardare al futuro con la speranza che il mondo - grazie anche a persone come lei - possa davvero cambiare!
A mano disarmata. Cronaca di millesettecento giorni sotto scorta
Federica Angeli
Baldini&Castoldi
373 pagine
17.00 euro copertina flessibile, 9.90 kindle
Ciao a tutti, mi chiamo Agure M Natalia Filho, ero consulente matrimoniale, mi esercitavo da 13 anni. Io e mio marito eravamo fidanzati del liceo, l'abbinamento perfetto. Qualche mese fa era in viaggio d'affari e quando è tornata a casa era tutto diverso. Ho fatto del mio meglio per rendere inutile il nostro matrimonio, fortunatamente ho incontrato un amico in un gruppo sociale che mi ha raccontato tutto sulla sua situazione con suo marito e su come il loro matrimonio è stato salvato da un incantatore di nome Dr. Adeleke. L'ho contattata e mi ha dato istruzioni su cosa fare, ed ecco, sono una donna più felice e il mio matrimonio è al meglio. Puoi far funzionare di nuovo quella relazione fallita, puoi riportare la pace in un'amicizia travagliata. I suoi contatti sono, e-mail: aoba5019@gmail.com o whatsapp a: +27740386124
RispondiEliminaGrazie dottor Adeleke per il tuo aiuto ... Dopo un anno di matrimonio infranto, il mio amante mi ha lasciato con un bambino, volevo porre fine a tutto, mi sono quasi suicidato perché ci ha lasciato senza niente, è stato emotivamente giù per tutto questo tempo. Grazie a un incantatore chiamato DR ADELEKE che ho incontrato online che mi ha riportato il mio amante. In una giornata fedele, mentre navigavo in Internet, mi sono imbattuto in diverse testimonianze su DR ADELEKE. Alcune persone hanno testimoniato che ha riportato il suo ex amante, alcuni hanno testimoniato che ripristina l'utero, cura il cancro e altre malattie, puoi farlo su whatsapp +27740386124 o e-mail (aoba5019@gmail.com). È il miglior incantatore che può aiutarti con i tuoi problemi
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