Seconda avventura di Alice Allevi. Lo dico subito: trama molto arzigogolata (la stessa autrice lo ammette in coda dal libro così come ammette che questo è il libro a cui è maggiormente affezionata) e Alice più detective che medico legale.
Ho apprezzato l'attenzione nel mettere a punto una trama così strutturata, ho apprezzato l'abilità dell'autrice di mettere in piedi una storia di questo tipo ma io Alice, per quel poco che la conosco, la preferisco con il camice bianco, quando si perde i cadaveri lungo i corridoi o quando fa cadere teschi preziosissimi...
Questa volta la storia prende le mosse da una richiesta di interdizione per un anziano scrittore. Alice viene immediatamente coinvolta dal commissario Calligaris che l'aveva lasciata, in chiusura del libro precedente, con una proposta ben precisa: aiutarlo nei casi che si in futuro fossero arrivati alla sua attenzione, soprattutto per via del suo spirito d'osservazione, per la sua testardaggine, per la sua attenzione ai particolari ed anche per il suo buon cuore. Caratteristica, questa, che a volte penalizza i professionisti nella loro attività quotidiana ma che, nel caso di Alice, l'aiuta nel non volersi fermare alle apparenze e voler arrivare a fare di tutto affinchè emerga la verità dei fatti.
Konrad Azais è il personaggio da cui tutto ha inizio.
E' un anziano molto singolare, un artista (e come tutti gli artisti che si rispettino è un po' strano ed ha anche una passato un po' burrascoso) burbero ed eccentrico nei confronti del quale i figli intendono chiedere l'interdizione. Nella relativa perizia Calligaris coinvolge Alice che da questo momento in avanti si vedrà alle prese con un sospetto caso di suicidio visto che proprio Azais viene trovato morto, probabilmente suicida... ma non troppo.
Da legami familiari molto particolari, equilibri filiali estremamente delicati, vecchi amori, nuove passioni, piccole prove disseminata in giro, un testamento capace di indispettire qualcuno, una lettera d'addio alquanto sospetta, Alice si troverà a fare l'investigatrice più di quanto non faccia il medico legale.
Il punto, secondo il me, è tutto qui.
Brava, intuitiva, tenace, testarda, intelligente come ha già dimostrato di essere, ma l'ho vista completamente fuori da quello che dovrebbe essere il suo ambiente: l'Istituto di Medicina Legale.
Claudio Conforti, il suo insegnante, ha un ruolo marginale in questa storia così come tutto l'ambiente accademico.
Anche la sua vita personale passa in secondo piano in questo secondo libro con un ex amore lontano, sempre più lontano, pensieri sempre meno chiari, desideri ancor meno chiari.
Alice è presa, presissima dalle indagini e quando non è fisicamente con Calligaris è con lui mentalmente visto che non riesce a staccarsi dal caso. Anche stavolta, infatti, quando il cadavere arriva sul tavolo di marmo dell'Istituto per l'autopsia, Alice è già coinvolta visto che conosce la vittima e lo sarà sempre di più proprio per via del suo ruolo esterno all'Istituto stesso.
La preferisco nelle vesti di medico legale/investigatrice per caso e non il contrario. Ma è una mia opinione che nulla toglie alla struttura delle storia, allo spessore dei personaggi e tutto il resto.
La famiglia Azais, anzi, ha molto da raccontare. Molto più di quanto si possa pensare all'inizio.
Un altro aspetto che mi ha un po' disturbata (l'avevo già notato nel precedente libro ma credevo che fosse un caso...) è il continuo riferimento a marchi (negozi d'abbigliamento, prodotti di vario tipo) che nulla danno alla narrazione, non la arricchiscono se non in termini di pubblicità. Se si parla di un vestito particolarmente fantasioso non credo che sia necessario dire da quale catena d'abbigliamento realmente esistente arrivi. Magari sono io ad essere pignola ma ho letto parecchia pubblicità tra le righe.
A parte questi rilievi la storia pur essendo un tantino macchinosa si segue bene, lo stile è scorrevole e credo che andrò avanti con la serie, sperando di ritrovare Alice con un bisturi in mano e, magari, con Arthur accanto (questo è un mio desiderio, più che altro!).
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Un segreto non è per sempre
Alessia Gazzola
415 pagine
TEA editori
8.99 formato Kindle - 10.00 euro copertina rigida - 4.75 copertina flessibile
io questo personaggio proprio non lo tollero
RispondiEliminaCi può stare... le svampite non piacciono a tutti!! A parte gli scherzi, il bello della lettura sta proprio nella varietà... non a tutti può piacere tutto allo stesso modo (io ho stroncato libri che molti hanno osannato... ci può stare).
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