venerdì 27 gennaio 2023

La ragazza che rubava le stelle (B. Barry)

 

Da ragazzina il suo soprannome era Guaio ed è già chiaro che tipetto fosse.

Zee ha dei trascorsi di ragazzina piuttosto vivaci ma oggi fa la psicologa ed è prossima alle nozze. È orfana di madre, suicidatasi anni prima, e quando una sua paziente compie lo stesso estremo gesto per lei sarà come tornare indietro nel tempo ed aprire non solo lo scrigno dei ricordi ma anche ferite mai guarite.

Sia sua madre Maureen che la sua paziente Lily erano affette da disturbi della personalità: ora sente il bisogno di fare chiarezza su quanto accaduto soprattutto perché il senso di colpa, per non essere stata in grado di aiutare Lily, la schiaccia ogni giorno di più.

Questo, però, vuol dire fare un viaggio nel passato non solo nei trascorsi di quella donna ma anche dei suoi e della sua famiglia tanto più dal momento in cui decide di andare a Salem, dove vive suo padre. Affetto da un Parkinson che progredisce giorno dopo giorno, Zee si troverà ad accudirlo quasi a tempo pieno e ciò richiede pazienza, attenzione, lucidità e tempo, tanto tempo.

Tanti sono i personaggi che entrano in scena in un intreccio narrativo che, secondo il mio parere, va letto con attenzione e con poca superficialità altrimenti si rischia di perdersi. In un continuo rincorrersi di ricordi e vita presente, il lettore deve fare molta attenzione ai cambi di scenario e di periodo, altrimenti rischia di andare in confusione. Così, almeno, è stato per me.

La storia è ben costruita, vengono introdotti temi come la malattia, la cura, l’omosessualità ma anche i misteri di esistenze che hanno tutte qualche cosa da dire oltre l’apparenza. Tutte, senza eccezioni. Zee se ne renderà conto strada facendo.

Un aspetto che mi ha un po’ confusa, devo ammetterlo, è stato il fatto di iniziare paragrafi dando per scontata una situazione nuova che il lettore non conosceva e che viene spiegata poi. Questo mi ha indotta a fermarmi spesso per cercare di capire dove, nelle pagine precedenti, avessi letto qualche cosa che portasse a quel punto: fino a che non mi sono resa conto che quello di anticipare fatti nuovi e darli per scontati era una scelta narrativa dell’autrice ho sinceramente pensato di essermi persa dei pezzi.

Capito, però, il meccanismo, la lettura è andata avanti spedita e alla fine mi è pure piaciuta la complicità creata con il lettore che deve fare 2 + 2 da solo. I tanti elementi che vengono forniti durante la lettura, i tanti personaggi che interagiscono (e che in alcuni casi sembrano parte di una storia diversa) alla fine diventano delle chiavi di lettura importanti dell'intera storia ed è il lettore che trae le sue conclusione, non è l'autrice che svela tutto in modo esplicito.

Non è una lettura che rifarei, lo ammetto, per una storia che a tratti mi è sembrata un po’ troppo intricata: ma la vita, a ben guardare, forse non lo è anche nel caso delle esistenze apparentemente più semplici? 

Ps. non ho ben compreso il titolo. Si parla di stelle ogni tanto, è vero... ma non l'ho capito soprattutto in riferimento alla ragazza protagonista (forse alla fine c'è qualche accenno, ma dal titotolo mi aspettavo qualche cosa di diverso).
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La ragazza che rubava le stelle
Brunonia Barry
Garzanti editore
395 pagine
10.00 euro copertina flessibile, 3.49 Kindle

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