A Natale si è tutti più buoni. Più o meno.
Nel libro di Agatha Christie se ne ha una prova in quello che è diventato un classico del giallo, in particolare nel periodo natalizio. Scritto nel 1939 narra le vicende che hanno per protagonista la famiglia Lee convocata dal patriarca, Simeon, per passare tutti insieme la vigilia e il giorno di Natale.
Tutti insieme a scambiarsi grandi sorrisi e abbracci - molti di loro non si vedevano da parecchio tempo - al cospetto di un uomo che appare subito come un burattinaio che è pronto a condurre un gioco che lui stesso ha studiato a tavolino, in ogni dettaglio.
Il signor Lee non è stato, in gioventù e negli anni della maturità, un padre affettuoso così come non ha coltivato un buon rapporto con la defunta moglie e il suo carattere emerge a chiare lettere proprio nel momento in cui tutti si aspetterebbero armonia e serenità: è un uomo che ama divertirsi alle spalle degli altri, dei suoi famigliari nello specifico.
L'autrice presenta tutti coloro che si trovano in casa con lui: Alfred e Lydia, George e Magdalene, David e Hilda (figli e rispettive mogli), Harry (figlio), a sorpresa l'unica nipote Pilar Estravados (figlia della sua figlia defunta due anni prima), Stephen Farr figlio di un vecchio amico di Simeon, in realtà figlio illegittimo di Simeon. A loro si sommano il Sovrintendente Sugden e il Colonnello Johnson della Polizia, Tressilian maggiordomo, Horbur cameriere personale e lui, Hercule Poirot che arriva sul posto come consulente della polizia.
L'atmosfera è tutt'altro che natalizia soprattutto dopo che il patriarca comunica telefonicamente al suo avvocato di voler cambiare il proprio testamento e dopo che tutti ascoltano, perchè convocati nella staza in cui sta avvenendo il colloqui telefonico.
Cosa lega quella famiglia? O meglio, c'è qualche cosa che lega quella famiglia? Un pizzico di amore fraterno o filiale si fa fatica a rintracciarlo... il passato o il presente di ognuno dei convenuti allunga delle ombre sul rapporto con Simoeon tanto che appare inevitabile "il fattaccio" compiuto il quale (l'assassinio del patriarca) Johnson, Sugden e Poirot iniziano ad indagare, a fare domande, a raccogliere elementi da mettere insieme.
Tutti mentono: Poirot non ha dubbi in merito, dopo aver ascoltato le diverse versioni dei fatti. Il punto sta chi lo fa in modo innocuo e chi, invece, per nascondere la sua colpa.
L'idea narrativa di fondo non è originalissima nel senso che altri romanzi sono stati strutturati, nel tempo, allo stesso modo. A rendere originale la storia, però, è lo stile della Christie che descrive alla perfezione i personaggi senza esagerazioni, che non ha bisogno di ambientazioni eccessivamente scenografiche o di espedienti tali da trasmettere un omicidio "sopra le righe". Con eleganza viene concentrato il tutto sulle capacità di Poirot: capacità d'osservazione, d'ascolto, di deduzione tanto da arrivare a dire - una volta che viene svelato il mistero - "...ma come ha fatto a capirlo??".
Si tratta di una lettura che non può mancare per gli estimatori dell'autrice ma anche per chi volesse lasciarsi andare ad un giallo scorrevole, che ha il sapore del passato anche (e non potrebbe essere altrimenti) per lo stile di scrittura, che intrattiene e stuzzica il lettore coinvolgendolo nelle indagini, pezzetto dopo pezzetto.
Un piccolo appunto: l'uso del passato remoto mi è sembrato inopportuno soprattutto nelle descrizioni di quanto accaduto pochi attimi prima. Il passato prossimo avrebbe reso il tutto ancora più scorrevole e grammaticalmente corretto, secondo me. Ma chi sono io per criticare la Christie???
Ultima considerazione: ho trovato disponibile in biblioteca una vecchia edizione (1977 per la modica cifra di lire 800!!!) con le pagine ingiallite... al piacere di avere tra le mani un libro che mi ha dato l'impressione di essere senza tempo ho dovuto sommare la difficoltà di dover fare attenzione a sfogliare le pagine per non rovinarlo e il colore delle pagine ha reso un po' più faticosa la lettura, ma ciò riguarda l'edizione che ho trovato io, non certo il libro in assoluto. In edizioni più recenti il problema, di certo, non sussiste. In ogni modo, non disdegno edizioni vintage che hanno sempre un loro fascino.
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Il Natale di Poirot
Agatha Christie
Mondadori editore
Edizione del 1977 - 213 pag.
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