martedì 10 gennaio 2023

Cena con delitto al castello di Balmoral (C. McGeorge)

 

Un castello, una famiglia reale, la vigilia di Natale, un delitto, un assassino da scovare.

Questi gli ingredienti della storia raccontata nel libro Cena con delitto al castello di Balmoral che ho letto nei giorni scorsi e che ho lasciato decantare un po' prima di recensire.

Un castello: ambientazione suggestiva che lascia immaginare una festa da sogno, decorazioni da capogiro, tavola imbandita e vini costosi.

Una famiglia reale: ogni riferimento a persone realmente esistite è puramente casuale ma le caratteristiche sono quelle che si possono immaginare. Legami familiari più o meno stretti, più o meno autentici, eredi al trono, giovani rampolli di famiglia... su tutti la personalità del sovrano che sembra voler giocare uno scherzetto ai suoi congiunti ma che, alla fine, ci lascia la pelle. Eh già: il sovrano Eric ha organizzato una festa intima per la sua famiglia e personale ridotto all'osso ma si capisce subito che non ha intenzioni molto "natalizie". Non dico altro per non spoilerare, basti sapere che si respira nell'aria la sua volontà di rinunciare al trono e designare il suo successore ma allo stesso modo si comprende subito che bolle altro in pentola in particolare in fatto di eredità.

La vigila di Natale sarà da ricordare e non solo per il clan dei Windsor visto che il delitto che si compirà tra le mura di quel castello avrà - com'è naturale che sia avendo a che fare con una famiglia reale - un'eco ben più ampia di quella che avrebbe qualsiasi altro delitto.

Il delitto, arriviamo al punto... non spoilero nulla se dico che a morire sarà il sovrano, apparentemente avvelenato. E non spoilero niente se dico che le alternative per arrivare al colpevole non sono molte visto che i potenziali assassini sono tutti lì, tra quelle mura, considerata la bufera che imperversa fuori e l'impossibilità per chiunque di avvicinarsi o allontanarsi dal castello di soppiatto.

Un assassino da scovare: chi si accollerà questa responsabilità? Qui sta il bello, secondo me. Non entrano in scena famosi investigatori o chissà quale altro super segugio. A portare avanti le indagini, anche se non fino alla fine, sarà  lo chef Jonathan Alleyne.

Piano piano verranno scoperti gli altarini di una famiglia che sarà pure reale ma di segreti e di misteri ne serbava parecchi - e non si poteva certo immaginare nulla di diverso, a dire il vero.

Ho apprezzato il fatto che le indagini venissero portate avanti dallo chef che, da persona fedele alla vittima, fa di tutto per poter arrivare a scovare il colpevole ma sa bene che, avendo tutta la famiglia come potenziale sospettata davanti a sé, non riuscirà a portare avanti il compito con semplicità.

Molti i punti che mi hanno fatto pensare ad una storia prevedibile ma che, comunque, mi è sembrata gradevole da leggere.

Alcuni aspetti mi hanno lasciata un po' l'amaro in bocca come il riferimento al fatto che qualcuno si potesse intrattenere guardando Ballando con le stelle (siamo in un castello scozzese) così come al fatto che nessuno si sia mobilitato dall'esterno a fronte del silenzio di un sovrano che, come viene dato per consueto, dopo il messaggio di Natale avrebbe dovuto telefonare (abitudine consolidata) a qualcuno (che ora non ricordo chi fosse ma comunque qualcuno di importante). Come si può pensare che un sovrano non rispetta un appuntamento importante e nessuno se ne curi?
Tutto si svolge molto in fretta, è vero, e in parte questo mio dubbio sarà chiarito nel finale con l'evolversi della situazione... ma mi è sembrato poco credibile.

Finale a sorpresa, diverso da quello che avrei immaginato ed anche per questo gradito.

Insomma, posto qualche difettuccio, giallo natalizio gradevole che ricalca la struttura di gialli analoghi piuttosto comuni ma che aiuta a trascorrere qualche ora cercando di capire chi possa essere stato.
***
Cena con delitto al castello di Balmoral
Chris McGeorge
Piemme editore
374 pagine
19.90 copertina flessibile, 9.99 Kindle

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