Lo sa bene l’autrice del libro Flashback, che ha vissuto questa esperienza in diversi momenti della sua vita: ha dimenticato chi fosse per vivere altre vite, quelle di personaggi che l’hanno travolta, portandola nel loro mondo e inducendola a scoprire che anche la sua, di esistenza, potesse in qualche modo avere un legame con loro. Se non altro in termini di paragone o di riflessione, mettendo a confronto esperienze di quelle donne con le sue nel momento in cui l’amnesia è passata ed ha lasciato spazio alle considerazioni…
Eloisa, Sofia, Elda, Sheila: quattro donne vissute in epoche storiche diverse, ognuna immersa in una società che le accartoccia in situazioni particolari, in convenzioni dure a morire, coraggiosa a suo modo, ognuna capace di trasmettere qualcosa alla protagonista che, nel narrare le loro storie, quelle che le affollano la mente nei momenti di amnesia, riflette anche sulla sua, di vita. E lo fa con riferimenti ad amori, equilibri familiari, lavorativi, emozioni che rendono al lettore l’immagine di una donna che non teme di mettersi in discussione e che intenerisce nei momenti in cui non riconosce suo figlio e nemmeno se stessa…
Per fortuna sono amnesie brevi. Con loro, però, arrivano esperienze intense nel momento in cui emergono quelle storie che porteranno il lettore a spasso nel tempo con figure di donne che non si dimenticano. A ben guardare sono donne come ce ne potrebbero essere tante, ma ognuna pronta a lasciare un segno più o meno profondo.
All’inizio devo ammettere di aver fatto un po’ fatica ad entrare in sintonia con la narrazione perché il racconto delle vite di quelle donne si alterna, in modo istantaneo, con considerazioni dell’autrice. L’esperienza di Sofia, tanto per citare un esempio che poi si ripete con tutte, viene intervallata da considerazioni personali della protagonista. Ma capito il meccanismo mi sono resa conto di avere tra le mani un romanzo molto originale, ricco di riferimenti storici molto precisi ed attimi di vita attuale che arrivano dal vissuto reale di un’autrice che si mette a nudo ammettendo – a sua volta – una sua fragilità.
Eloisa, Sofia, Elda, Sheila: quattro donne vissute in epoche storiche diverse, ognuna immersa in una società che le accartoccia in situazioni particolari, in convenzioni dure a morire, coraggiosa a suo modo, ognuna capace di trasmettere qualcosa alla protagonista che, nel narrare le loro storie, quelle che le affollano la mente nei momenti di amnesia, riflette anche sulla sua, di vita. E lo fa con riferimenti ad amori, equilibri familiari, lavorativi, emozioni che rendono al lettore l’immagine di una donna che non teme di mettersi in discussione e che intenerisce nei momenti in cui non riconosce suo figlio e nemmeno se stessa…
Per fortuna sono amnesie brevi. Con loro, però, arrivano esperienze intense nel momento in cui emergono quelle storie che porteranno il lettore a spasso nel tempo con figure di donne che non si dimenticano. A ben guardare sono donne come ce ne potrebbero essere tante, ma ognuna pronta a lasciare un segno più o meno profondo.
All’inizio devo ammettere di aver fatto un po’ fatica ad entrare in sintonia con la narrazione perché il racconto delle vite di quelle donne si alterna, in modo istantaneo, con considerazioni dell’autrice. L’esperienza di Sofia, tanto per citare un esempio che poi si ripete con tutte, viene intervallata da considerazioni personali della protagonista. Ma capito il meccanismo mi sono resa conto di avere tra le mani un romanzo molto originale, ricco di riferimenti storici molto precisi ed attimi di vita attuale che arrivano dal vissuto reale di un’autrice che si mette a nudo ammettendo – a sua volta – una sua fragilità.
Esperimento letterario molto interessante, secondo il mio parere, stile efficace, personaggi che restano nel cuore, autrice compresa.
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Flashback
Cristina Comencini
Feltrinelli editore
272 pagine
18.00 euro copertina flessibile, 11.99 Kindle
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