sabato 29 maggio 2021

Il ritratto (P. Zannoner)

Può un ritratto affascinare a tal punto da farsi "sentire"? Al punto di trasmettere un'emozione reale, palpabile?

Se lo chiedessimo ai due protagonisti del libro Il ritratto - letto in collaborazione con Thrillernord - la risposta sarebbe senza ombra di dubbio un sì. Perchè, di fatto, è così per entrambi.

Se, poi, l'opera d'arte di riferimento fosse La Velata di Raffaello, conservata al Museo di Palazzo Pitti a Firenze, allora i due ragazzi non solo risponderebbero con un sì convinto ma potrebbero intrattenere il lettore con tanti, tantissimi dettagli che riguardano quell'opera e che potrebbero sfuggire ad un visitatore distratto.

Tutt'altro che distratto è Doyun, uno studente arrivato dalla Corea del Sud per ammirare, giorno dopo giorno, proprio quel dipinto. Si trattiene forse più del normale davanti a quegli occhi misteriosi e il suo interesse sempre alquanto sospetto a chi, all'interno del Museo, ha il compito di vigilare per garantirne la sicurezza. Non passa inosservato a Silvia, una giovane che lavora proprio nella vigilanza all'interno del museo e che viene attirata non solo dall'atteggiamento sospetto del ragazzo ma anche dalla sua straordinaria bellezza e dal suo modo di fare che le tocca, fin da subito, le corde dell'anima.

Sono loro i personaggi principali di un romanzo pensato per i lettori più giovani ma che, secondo il mio parere, è adatto a tutti coloro che vogliano immergersi nel mondo dell'arte, nella storia dell'arte ed anche approcciarsi a quella che è la conservazione delle opere d'arte, alla loro tutela, alla loro difesa.

Nel momento in cui viene installato un  nuovo sistema di sicurezza all’avanguardia si apre anche un fronte particolare: quello dell'impatto delle nuove tecnologie nella vita di ognuno. 

Perchè se è un romanzo quello che racconta come una app possa agganciarsi ai cellulari di ogni visitatore, possa letteralmente spiarli e risalire ad ogni informazione possibile su di loro, non è poi così lontano dalla realtà tutto ciò, anche nella vita quotidiana. Si apre, dunque, una riflessione importante su quanto la sfera privata di ognuno venga lesa da tecnologie che, seppur pensate per nobili motivi - come in questo caso, per difendere il patrimonio artistico di un museo - vanno a toccare informazioni personali che divantano appannaggio dei gestori anche senza che la persona se ne renda conto. Non capita forse, seppur in minore misura di quanto non avvenga nel romanzo, anche nella realtà?

Ecco uno spunto di riflessione. 

Poi c'è la magia dell'arte. Mentre la storia si dipana, mentre ci si avvia verso le porte di un mistero bello e buono, il lettore acquisisce informazioni di cui probabilmente era all'oscuro (a meno che non si tratti di un amante della storia dell'arte, di Raffaello e delle sue opere). Ancora una volta un romanzo si fa veicolo di conoscenza. Anche il lettore che fosse meno interessato all'aspetto legato all'arte e fosse attirato maggiomente dal mistero fa sue le riflessioni che i due ragazzi fanno ad alta voce in merito alle opere, a quell'opera in particolare. Ed ecco, dunque, che arriva la conoscenza. 

Sui ritmi della narrazione devo ammettere che non si ha poi quella suspense che ci si potrebbe aspettare da un thriller ma io trovo che questo aspetto sia decisamente secondario: a rubare la scena è lei, La Velata, quell'opera d'arte che è oggetto di tanta ammirazione e che rappresenta una donna che potrebbe incarnare lo stesso concetto dell'ispirazione assoluta dell'artista. Quella donna sposata (perchè ha il velo) che è stata identificata come Margherita Luti, amante dell'artista, potrebbe essere una donna qualunque e, allo stesso tempo, non una qualunque donna. Un concetto un po' strano, che magari non sono stata capace di trasmettere appieno ma ho avuto l'impressione che quegli occhi volessero comunicare un'energia particolare, trasmettere un'emozione universale che arriva a chi si pone davanti ad un'opera d'arte non solo con un occhio aperto ma anche con il cuore spalancato. 

Lo consiglio a tutti coloro che vogliano lasciarsi ammaliare dalla bellezza del mondo dell'arte, a chi cercasse una storia moderna ma, allo stesso tempo, capace di riportare a tempi passati quando si lavorava nelle botteghe e si mescolavano i colori con meticolosità per arrivare a consegnare ai posteri un'opera capace di emozionare.
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Il ritratto
Paola Zannoner
Giunti Editore
272 pagine
17.00 euro copertina rigida - 10.99 Kindle

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