Chris ed Emily sono innamorati, legati da un legame molto profondo. Lui ha diciotto anni, lei cinque mesi di meno. Sono cresciuti insieme da due famiglie molto affiatate tra loro che hanno sempre visto come naturale un epilogo come questo e che da sempre si considerano, quasi, l'una la continuazione naturale dell'altra. Quello che nessuno avrebbe mai potuto immaginare è che Emily sarebbe morta a diciassette anni, uccisa da un colpo di pistola alla testa sparato dalla pistola del padre di Chris, su cui ci sono le impronte del ragazzo. Un patto suicida: questo è ciò che racconta Chris scampato alla morte ma ferito, svenuto dopo che il primo colpo in canna ha fatto il suo lavoro uccidendo Em. Ben presto, però, gli scatteranno le manette ai polsi visto che tutto fa pensare che sia stato lui ad ucciderla secondo gli elementi rilevai dalla detective chiamata ad indagare sulla tragica vicenda.
È quella che racconta Chris, dicendo che erano d'accordo per suicidarsi entrambi?
O forse è quella dell'accusa, secondo cui Chris ha ucciso deliberatamente la sua ragazza per liberarsi di lei, diventata un figura scomoda nella sua vita? Davvero, come dicono i suoi genitori, quel ragazzo non sarebbe mai stato capace di premere quel grilletto o è come sostiene la madre di lei, che Emily non aveva nessuna tendenza suicida e Chris è uno spietato assassino?
Jodi Picoult, che ricordavo per l'unico altro suo libro che ho letto - La custode di mia sorella - torna a parlare di famiglia, di delicati equilibri che vengono radicalmente sconvolti.
La storia di Chris ed Emily è narrata con dei salti temporali inevitabili, quelli che permettono al lettore di conoscere i due ragazzi fin da bambini, per avere un'idea di chi fossero, di come il loro rapporto sia cresciuto e sia maturato nel tempo, di quali fossero le loro aspettative ed i loro sogni.
Ecco, dunque, che emerge una realtà che fa riflettere, soprattutto un genitore: si può dire davvero di conoscere i propri figli? Quanto di loro, soprattutto in un'età difficile come quella di passaggio all'età adulta, resta celato dietro un sorriso, dietro un allenamento in palestra o un'interrogazione a scuola?
La storia dei due ragazzi mi ha messo in crisi come genitore: se, da una parte, il romanzo calca un po' la mano sulla situazione rendendo alcuni passaggi quasi inverosimili, dall'altra mi sono domandata - da madre di un ragazzino di quasi 14 anni e di una di quasi 16 - quanto sia difficile il mestiere del genitore e di quanto possa essere doloroso scoprire di non aver saputo identificare determinati segnali, di non aver saputo ascoltare, di aver dato tanto per scontato. Questa cosa mi ha fatto molto riflettere anche sul mio essere madre.
L'autrice è bravissima a rendere la psicologia dei personaggi alla perfezione e la struttura del libro, soprattutto la parte finale, quella in cui si arriva ad un processo, mi ha fatto pensare ad un'ottima scenografia per un film.
Emerge anche il mondo dell'avvocatura, dell'accusa e della difesa con sottili meccanismi che tendono anche a discostarsi dalla verità, quando la verità può essere pericolosa per l'ottenimento del risultato. E devo dire che alcuni passaggi mi sono sembrati davvero affascinanti: il potere delle parole, affermazioni che possono assumere una diversa valenza, certezze che crollano o dettagli che diventano pilastri fondamantali dell'accusa o della difesa. Tutto molto ben costruito ed anche ben confezionato per diventare un film.
Sul finale ho avuto l'impressione che mancasse qualche cosa, che restassero dei sospesi soprattutto in relazione alla figura della mamma di lei.
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Il patto
Jodie Picoult
Harper Collins Italia
572 pagine
12.90 copertina flessibile - Kindle Unlimited
Ciao, mi chiamo Greta Icardi dagli Stati Uniti, voglio condividere un'esperienza straordinaria che ho avuto con l'onnipotente dottoressa Adeleke, mio marito Greg ha chiesto il divorzio ero davvero devastata ho pianto giorno e notte ogni giorno ho detto a un mio amico della situazione e mi ha parlato del potente incantatore Dr Adeleke mi sentivo un po' scettico al riguardo ma ho deciso di provarlo ho fatto tutto quello che mi ha chiesto di fare e mi ha promesso il risultato di 24 ore e la mattina dopo con mia grande sorpresa è stato Greg in ginocchio a implorarmi di perdonarlo e accettarlo di nuovo sono così felice tutto grazie alla dottoressa Adeleke che può anche aiutarti a contattare aoba5019@gmail.com / WhatsApp +27740386124. In bocca al lupo
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