lunedì 21 maggio 2018

L'amore mi chiede di te (L. Scali)

Da tempo aspettavo il momento propizio per conoscere Lucrezia Scali leggendo uno dei suoi libri. Quel momento è arrivato anche se sono partita dalla fine, dall'ultimo dei suoi libri: L'amore mi chiede di te.

I protagonisti del suo racconto sono Selva ed Enea
Selva è una ragazza che è arrivata da poco a Roccamonte, paese di cui Enea è il sindaco. Ha deciso di aprirvi una tisaneria spinta da motivi molto personali: è il legame che ha avuto con sua nonna a spingerla in questa direzione. Un legame molto forte che è ancora vivo, nonostante la morte della nonna.   
Enea è un sindaco giovane che mi ha subito ispirato simpatia. Sarà per deformazione professionale - io lavoro con il sindaco della mia città ed è giovane anche lui - ma mi ha davvero divertita saperlo alle prese con i problemi quotidiani di una cittadina dove tutti si conoscono e fanno parte di un'unica grande famiglia. Selva alimenta molta curiosità a Roccamonte e all'inizio sono tutti molto scettici nei suoi confronti tanto più se si pensa che la ragazza ha un dono, ereditato dalla nonna, una sensibilità particolare nei confronti delle altre persone, tanto da comprendere le loro difficoltà ed aiutarle con un rimedio naturale. 

Entrambi i protagonisti si sono lasciati un passato alle spalle, amori finiti male e rapporti di famiglia, in particolare per quanto riguarda Selva, piuttosto complicati soprattutto con la madre. E' quello con la nonna il legame più forte e sarà proprio lei a starle anche dopo la sua morte.
Le strade di Selva ed Enea si incrociano e, nonostante l'iniziale volontà di entrambi di non lasciarsi coinvolgere, ben presto le cose tra loro cambieranno. E' tutto così bello - nonostante le loro diverse personalità - che quasi non sembra vero. 

E' tutto così bello che nel momento in cui il passato di Enea torna a bussare alla porta, Selva si trova di nuovo un amore che si sbriciola in fretta tra le sue mani.

Ciò che più mi è piaciuto di questa storia è stato il legame tra Selva e sua nonna. Ammetto di essere molto vulnerabile quando si parla di legami tra nonne e nipoti. Selva si sentiva a casa con sua nonna Olimpia, sapeva di essere amata senza se e senza ma, amata ed apprezzata per quello che era, compreso il suo dono. Non avrebbe potuto essere altrimenti visto che sua nonna era come lei. La mamma no. La mamma l'ha sempre allontanata e tenuta in disparte considerandola come diversa.
Ma con la nonna era tutta un'altra cosa.
La narrazione propone il doppio punto di vista di Enea e di Selva ma si snoda anche su un doppio piano temporale visto che all'oggi vengono anche alternati spezzoni di un passato che ha lasciato segni importanti in ognuno di loro.
E' una storia d'amore che si segue con piacere. All'inizio ho avuto l'impressione che si fossero abbattuti parecchio i tempi (tutto molto veloce, quasi come se si stessero tirando le somme troppo in fretta) ma poi, con l'evolversi dei rapporti tra i due, questa velocità iniziale passa in secondo piano. 
Non è tutta in discesa la loro storia e sopraggiungono degli ostacoli inaspettati. 
Sulle prime il modo scelto da Enea per affrontare l'ostacolo che si frappone tra lui e Selva mi ha fatto innervosire... però l'ho compreso e non mi sono certo sentita di giudicarlo.
Il finale mi è piaciuto e me lo aspettavo (o me lo auguravo, forse è più corretto).

E' una lettura piacevole, bellissima la figura della nonna che mi è rimasta impressa così come la storia a lei collegata che arricchisce ancora di più ciò che accade tra Selva ed Enea.
Storia tracciata con i toni dell'ironia ma non per questo superficiale. Lettura consigliata  a chi ama le belle storie d'amore ed un pizzico di mistero.

Con questa lettura partecipo alla Challenge Di che colore sei? in quanto titolo adatto per lo spicchio rosa, obiettivo  1 (autrice italiana).

Partecipo inoltre alla Visual Challenge in quanto titolo bonus per questo mese.

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