Emozionante e coinvolgente. Penso di poter racchiudere così il mio giudizio sul libro Finché le stelle saranno in cielo di Kristin Harmel che ho letto in questi giorni.
Una storia intensa, triste ma carica d'amore e di buone intenzioni, carica anche di quella sofferenza che mai niente e nessuno potrà cancellare dalla faccia della terra.
La storia gravita attorno alla figura di Rose, un'anziana donna che sta perdendo la memoria per via di un Alzheimer che non ha pietà e che le porta via, un pezzetto alla volta, un po' di se. Rose è perfettamente consapevole di ciò che le sta accadendo ma sceglie di fare in modo che la sua storia non venga dimenticata.
Una storia che in pochi conoscono, quella di Rose. La storia di una diciassettenne che è riuscita a sottrarsi all'orrore dell'Olocausto ma che ha perso tutti coloro che amava. Così, almeno, è quello che crede e che ha creduto per settant'anni. Ora, consapevole di essere vicina alla fine, in un momento di lucidità Rose chiede aiuto a sua nipote Hope consegnandole una lista di nomi e chiedendole di cercare quelle persone per capire cosa ne sia stato.
Hope è una donna separata dal padre di sua figlia (Annie) che apre quotidianamente una pasticceria ricevuta in eredità e nella quale sta mettendo tutta se stessa anche se il suo sogno non era certo quello di fare la pasticcera. E' una donna sostanzialmente sola: non ha potuto contare sull'amore di una madre - scomparsa da qualche anno - che in vita è sempre stata molto fredda e distaccata. Non ha potuto contare sull'amore di un padre, mai conosciuto. Ha avuto sua nonna ma ora che lei è ricoverata in una struttura per anziani la sente molto, troppo distante. Anche per colpa sua, a dire il vero, visto che è sempre più difficile gestire il suo tempo: una figlia ribelle, una pasticceria sull'orlo del fallimento, una vita sociale pressoché inesistente, per non dire di quella amorosa. Hope ha chiuso le porte all'amore e non intende far avvicinare più nessuno che possa, poi, deluderla come è già stato con suo marito.
Quando Hope si vede investita di un compito così gravoso, come andare a Parigi alla ricerca di gente sconosciuta, non immagina nemmeno lontanamente che sua nonna le ha messo in mano la chiave per aprire una preziosa porta che le permetterà di fare luce su un passato ancora vivo ma a lei - e molti altri - sconosciuto.
Da qui prende le mosse una storia che porterà il lettore per mano lungo gli orrori dell'olocausto e lo porterà anche a conoscere un particolare aspetto di quello che avvenne all'epoca ma di cui in pochi parlano: l'aiuto dato dai musulmani agli ebrei in fuga dal nazismo. Un aspetto, questo, in cui non mi ero mai imbattuta prima pur avendo letto altri libri sul tema.
Mi sono sentita protagonista in prima persona della storia di Rose: una ragazza piena di speranze e di sogni di libertà all'età di diciassette anni. Una libertà che i nazisti hanno reso un sogno lontano, soffocata all'interno di camere a gas, di campi di concentramento, di rastrellamenti a tappeto, di lavori forzati. Rose è una ragazza innamorata e quello che la lega a Jacob,questo è il nome del suo amato, è l'amore della sua vita. Un amore perduto, però, per via delle circostanze ma mai dimenticato. Jacob è quel segreto che porta nel cuore e nell'anima da sempre e che ora, per mano di Hope, viene a galla.
E' una storia molto bella, toccante, appassionante, piena di dolore ma anche carica di speranza e di coraggio. Rose si definisce codarda per via delle scelte effettuate ma io la ritengo, invece, molto coraggiosa. Ha fatto una scelta radicale per difendere ciò che, di più prezioso, Jacob le aveva lasciato e lo ha fatto fino alla fine. Ora, giunta ad un'età avanzata, sente il bisogno di morire in pace e di trovare quel perdono che ritiene di meritare per via di quelle che considera sua colpe.
Rose mi ha intenerita fin dalle prime, primissime pagine. Ho perso da qualche anno la mia dolcissima nonna ed ogni volta che mi imbatto in una nonnina come protagonista di un libri non posso che pensare a lei. La mia, di nonnina, ha vissuto la guerra e so che ha portato i segni di tutto il dolore ad essa legato. Nel leggere la storia di Rose mi sono chiesta quante cose non dette abbia serbato nel suo cuore e mi sono anche chiesta se ho dedicato a lei il tempo e l'attenzione che avrei dovuto, che avrebbe meritato le dedicassi.
Inutile dire che Rose è un personaggio che ho molto amato. Più di qualunque altro.
Poi c'è Jacob. Impossibile non tremare per la sua storia, non appassionarsi alla sua costante ricerca del suo amore perduto. Impossibile non commuoversi.
Bello, bellissimo libro. Mi è piaciuto molto e lo consiglio senza riserve.
Con questa lettura partecipo alla Visual Challenge in quanto libro che ha degli uccelli raffigurati in copertina (un piccolo stormo che si vede chiaramente sotto la dicitura romanzo).
Inoltre partecipo alla Challenge From Reader to Reader 2.0.
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