mercoledì 7 dicembre 2022

Se solo il mio cuore fosse pietra (T. Marrone)

Lettura scelta per via della copertina e del titolo, senza cercare nemmeno un accenno di recensione o una riga di trama.



Scelta "a pelle" azzeccata.

Libro bellissimo, anche se è sempre difficile definire così storie che hanno per protagonisti bambini, in determinate situazioni.

In questo casi i protagonisti soni i bambini sopravvissuti ai campi di concentramento, ospitati in una struttura nella quale un team di persone sensibili, prima che professionali, si prende cura di loro consapevoli dei traumi che li hanno segnati.

Perché sono sopravvissuti, è vero. Ma cosa hanno visto i loro occhi? Cosa hanno ascoltato le loro orecchie? Di quali violenze sono stati testimoni? Quali distacchi traumatici li hanno segnati per sempre? Quali perdite?

Nel leggere questa storia è inevitabile chiedersi quale sia stata la sorte peggiore: quella di chi da Auschwitz non è mai uscito o quella di chi è sopravvissuto ma è rimasto solo? Un interrogativo terribile, lo so, ma secondo me inevitabile.

L'autrice propone una storia vera, sotto forma di romanzo, offrendo al lettore una diversa prospettiva: quella vista dagli occhi dei sopravvissuti. Dei bambini sopravvissuti.

Ospitati nella grande villa di campagna di sir Benjamin Drage (siamo nel 1945), dove a prendersi cura di loro c'è un'equipe straordinaria, coordinata da Anne Freud - figlia del famoso Sigmund - e dalla sua collaboratrice Alice Goldberg, bambine e bambini sono messi in condizione di seguire un percorso terapeutico che mira a riportarli alla vita, a recuperare l'umanità perduta. Incubi, immagini mostruose, suoni e urla strazianti, sguardi vuoti, visi scavati... gli operatori sanno di avere a che fare con bambini fortemente provati e dimostrano una straordinaria sensibilità nel relazionarsi quotidianamente con loro e con e loro paure.

Appare lampante il gran lavoro di ricerca e documentazione che è alla base del romanzo: emerge a chiare note l'importanza del recupero della sfera umana nell'ambito di rapporti con chi ha vissuto esperienze tanto traumatiche. Quell'umanità che può aiutare ad allontanare l'orrore da quei piccoli occhi, la morte e le violenze vite, purtroppo, da testimoni innocenti.
Nella penna dell'autrice ho trovato profondo rispetto per quelle esistenze così duramente segnate. É stata una lettura difficile, perché storia vera. Ma sapere che c'è stato chi si è preso cura di quelle giovani anime con tanta umanità mi ha reso più leggero il peso della storia.

É un libro che consiglio caldamente anche a lettori più giovani. Per conoscere, per non dimenticare. Per apprezzare la vita e il tanto che si ha nel quotidiano. 
***
Se solo il mio cuore fosse pietra 
Titti Marrone
Feltrinelli editore
240 pagine
17.50 euro copertina flessibile, 11.99 Kindle

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