mercoledì 15 giugno 2022

Nozze per i Bastardi di Pizzofalcone (M. De Giovanni)

 

Oramai l'appellativo bastardi non ferisce più. Non infama come accaduto in passato.

Non ferisce i protagonisti e nemmeno il lettore che, arrivato a questo punto della serie di De Giovanni, conosce i vari personaggi come se fossero degli amici, dei parenti...

Quello di Bastardi è diventato un appellativo che accresce le qualità di un gruppo, non ha più un'accezione negativa anche se quell'aurea di fallimento che gravitava attorno a Lojacono e ai suoi, per lungo tempo, ha fatto fatica a dissolversi. Oramai i Bastardi sono tali ma non certo perché falliti, come qualcuno vorrebbe. I Bastardi sono una squadra ben affiatata, in sintonia anche quando le cose paiono mettersi male, anche quando qualche ingranaggio sembra scricchiolare. Anche quando qualcuno insinua che ci sia ancora qualche mela marcia in quel commissariato che avrebbe dovuto essere soppresso tempo fa ma che, piano piano, non solo ha risollevato la testa ma si è fregiato di importanti successi.

Stavolta i Bastardi hanno a che fare con la morte di una giovane donna che, lo si scopre presto, è promessa al figlio di un boss della malavita. Ecco che scatta l'allarme antimafia, dunque, perché di sicuro si è trattato un omicidio legato agli ambienti frequentati da quel ragazzo che, invece, non ha nulla a che fare con suo padre, il boss vero. 

Se da una parte si indaga sul ritrovamento del cadavere nudo di una giovane donna in una grotta con, a poca distanza sul pelo dell'acqua, il vestito da sposa che avrebbe dovuto indossare l'indomani, dall'altra le antenne restano ben dritte sul mondo della mafia che non può non essere responsabile quando accade qualche cosa di questo tipo.

La penna di De Giovanni indaga nell'animo umano ed emoziona al di là del caso di omicidio.

Questa volta, però, ho trovato una nota stonata. Pochi i personaggi che entrano in scena e tra i quali trovare un colpevole. Poche le piste da seguire se non quella obbligata della malavita. Tutto troppo bello e troppo rosa per essere vero. Così come mi è sembrato troppo semplice arrivare a fare chiarezza su una situazione che sembrava avvitarsi sempre più su se stessa.  

Anche la svolta... arriva improvvisamente e non sono riuscita a seguire l'intuizione (mio limite, probabilmente) che ha portato in una direzione differente da quella inizialmente intrapresa. 

Tutto ciò, però, non mi disturbato più di tanto perchè più del caso, lo ammetto, mi interessavano le vite dei protagonisti, di quei personaggi che ho imparato ad amare strada facendo e dei quali ho aggiunto, libro dopo libro, nuovi tasselli. Stavolta, poi, arriva qualcun altro ad attirare l'attenzione e resta aperto un discorso che, ne sono certa, sarà ripreso nel prossimo volume. L'abilità di De Giovanni, secondo il mio parere, sta nel fidelizzare il lettore anche quando le indagini lasciano un po' a desiderare. Oppure, può anche essere, il lettore fidelizzato è più indulgente... e non vede l'ora di andare avanti sempre e comunque, verso la fine di una serie che ama.

Non so dire se questo possa essere un difetto o un pregio. Io sono affezionata ai personaggi ed anche se indagassero su un ladro di merendine mi piacerebbe conoscerli sempre più a fondo. Chi, invece, punta più sui casi, allora magari potrebbe restare con un po' d'amaro in bocca.
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Nozze per i Bastardi di Pizzofalcone
Maurizio De Giovanni
Einaudi editore
296 pagine
13.50 copertina flessibile, 9.99 Kindle

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