giovedì 30 giugno 2022

Un aereo senza di lei (M. Bussi)

Questa volta Bussi l'ha portata un po' troppo per le lunghe per i miei gusti. Ha voluto girare e girare ancora attorno ad una storia che, malgrado i vari personaggi entrati in scena, fino al 90% della lettura mi è sembrata come un serpente che si mordesse la coda.

Bussi mi ha abituata all'accelerazione finale nei suoi libri, ai colpi di scena inaspettati ma stavolta mi ha tenuta un po' troppo sulle spine arrivando ad essere un tantino ripetitivo, a tratti.

Due neonate su un aereo. L'aereo precipita e, delle 169 persone che erano a bordo, se ne salva solo una. Tutti gli altri morti sul colpo o intrappolati tra le fiamme. Difficile, però, stabilirne l'identità. Sarà l'erede di una famiglia d'alto lignaggio oppure di una modesta famigliola che fa fatica ad arrivare alla fine del mese? Difficile davvero darle un'identità. Saranno necessarie indagini e la pronuncia di un giudice. Una pronuncia, però, che inevitabilmente salva una bambina ma ne uccide un'altra. Possono le due famiglie rassegnarsi, soprattutto quando mancano elementi certi che attestino l'identità della bambina?

Diciotto anni dopo quel tragico evento, quando quella bambina è diventata maggiorenne, un diario svela diciotto anni di indagini e fornisce risposte a domande rimaste per tanto tempo insolute.

Sono risposte che possono sconvolgere la vita di quella ragazza e non solo. Le due famiglie, o almeno chi quelle famiglie è ancora in vita, dovranno fare i conti con un passato che è legato ad un presente alquanto sconvolgente.

Per lei, Emilie Vitral (ma è davvero questo il suo nome?) la "sopravvissuta" della tragedia del Natale del 1980, "La miracolata del Mont Terrible" e non solo.

Le indagini, a dire il vero, quelle ufficiali, si chiusero in fretta e diedero un nome a quella bambina: Emilie Vitral, appunto, di origini modeste. Quelle ufficiose, invece, vennero commissionate ad un investigatore privato dall'altra famiglia, quella ricca, affinchè durassero 18 anni: al compimento del diciottesimo anno Emilie avrebbe saputo la verità e scelto cosa fare, qualunque essa fosse.

I diciotto anni di indagini vengono raccontati dalle pagine di un diario ed è tra quella pagine che ho trovato che ci si dilungasse troppo. Poi, la svolta arriva in un paio di giorni e devo ammettere che questo mi ha innervosita un po'. Tutto così veloce, sul finale, che mi ha spiazzata.

Il personaggio che mi è piaciuto di più è quello di Malvina, la sorella di una delle due bambine. Una figura molto particolare, una pazza o un'abile attrice? Un personaggio davvero trasformista che ha dato un pizzico di colore ad una storia che altrimenti sarebbe stata un po' troppo piatta se si esclude il finale.

Ormai lo stile di Bussi mi è familiare e, nonostante i rallentamenti dovuti alla particolare struttura narrativa di questo libro, la storia mi è piaciuta.

Ps. il titolo... ora che ci penso... magari poteva essere un po' meno preciso.
***
Un aereo senza di lei
Michel Bussi
Mondadori editore
404 pagine
12. 50 euro copertina flessibile, 9.90 Kindle

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