venerdì 24 giugno 2022

Forse ho sognato troppo (M. Bussi)

E tu, mamma? C'è qualcuno a cui hai voluto talmente bene da non volerlo dimenticare? Così tanto che per tutta la vita troverai cose che ti fanno pensare a lui?
Rischioso, molto rischioso fare una domanda del genere alla propria madre perchè potrebbero venire a galla ciò che nessuno avrebbe mai immaginato. Una storia, in particolare, che parla la lingua di un grande amore impossibile ormai finito sotto la polvere ma mai del tutto dimenticato. Una storia fatta di segreti, di promesse, di misteri. Una storia che torna prepotentemente a bussare alla porta della protagonista senza che lei abbia fatto niente per evocarla.

Nathalie è la protagonista del libro Forse ho sognato troppo di Michel Bussi. Il terzo che leggo di questo autore dopo Ninfee nere e Tempo assassino.
La sua è una vita fatta di viaggi, di lontananze, di riavvicinamenti per via del suo lavoro da hostess. Ha una famiglia tranquilla ma ha anche un passato che torna prepotentemente attuale quando una serie di coincidenze sembrano volerle far rivivere il tempo che fu, l'amore che fu.

Nathalie iniziata ad avere qualche perplessità quando si verificano attorno a lei delle circostanze che le fanno rivivere un particolare momento della sua vita a cui è legato un segreto che nessuno potrebbe mai immaginare e che inizia a farle credere di essere pazza.

Solo lei può conoscere determinati dettagli del suo passato, della sua storia con Ylian che ora è su un letto d'ospedale a lottare tra la vita e la morte per uno strano incidente. Solo lei può sapere cosa accadde. Cosa sta succedendo, allora? Circostanze che si tipetono, dettagli che sembrava aver dimenticato, scene che si ripropongono... cosa le sta accadendo? Chi sta tessendo la trama di una ragnatela che la pone sempre più vicina ad un pericolo al quale non riesce a dare una forma, un nome, una identità?

Bussi intreccia una trama che ha dell'incredibile e ancora un volta il lettore è spaesato, viene lasciato a navigare a vista in una storia che sembra non avere un perchè. Poi, all'improvviso, la svolta.

Due i piani temporali scelti per una narrazione che pone al centro non solo la vita della protagonista ma la sua vita familiare, gli equilibri faticosamente raggiunti (non è facile per chi è spesso lontano da casa per lavoro trovare un equilibrio stabile): al 1999 risalgono i ricordi di una Nathalie sposata e con una bambina piccola che si trova a vivere un amore travolgente ma impossibile; il 2019 è l'oggi di quella stessa donna che ha sepolto nel suo profondo un segreto sigillato a doppia mandata. Un segreto che, lo devo ammettere, ha alimentato in me una certa antipatia per quella donna.

Non è stato l'amore clandestino a farmi provare sentimenti contrastanti per quella donna ma lo è stata una sua scelta a mio modo di vedere terribile, seppur dovuta ad un grande amore.

Non la giudico per aver amato fuori dal matrimonio. Assolutamente. Non riesco ad accettare la sua scelta, però. Quella stessa scelta che èil perno attorno al quale ruota tutta la storia.

***
Forse ho sognato troppo
Michel Bussi
Edizioni e/o
429 pagine
17.00 euro copertina flessibile, 11.99 Kindle

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