mercoledì 2 gennaio 2019

Non fidarti del buio (Emme X)

La lettura che mi ha accompagnata tra la fine del 2018 e l'inizio del 2019 potevo pure risparmiarmela!

Non fidarti del buio è un libro che ho scelto perché utile per la challenge Le quattro cavaliere dell'Apocalisse in quanto libro dalla copertina prevalentemente rossa (anche se dalla foto non si vede!) e, lo ammetto, scaricabile in e-book nell'ambito dell'abbonamento unlimited di cui dispongo.
Diverse recensioni in cui mi sono imbattuta ne parlavano positivamente così ho pensato di leggerlo anche io.

Una delusione per me. 
Opinione personale, ovviamente, come sempre tra l'altro. .

Ho trovato la storia assurda, con delle situazioni inverosimili, personaggi poco credibili ed anche un e-book con diversi errori che mi hanno ulteriormente innervosita. Sono una lettrice pignola, chi legge le mie recensioni oramai lo sa. Sugli errori negli e-book sono disposta a soprassedere solo se la storia è piacevole, il libro ben scritto... solo se, insomma, ne vale la pena. Stavolta gli errori sono un'aggravante ulteriore.

Vivien è il personaggio attorno a cui ruota la storia. Ha subito un forte shock (e il lettore riesce a capire di cosa si tratta solo a lettura inoltrata) che l'ha ridotta a vivere una vita di solitudine, di paure e comportamenti alquanto scostanti. Le sue notti sono disturbate da continui incubi, le sue giornate sono fitte di temporanee amnesie che ne rendono l'esistenza difficile. E' pazza, come sua madre? Una donna, sua madre, che è stata rinchiusa in un ospedale psichiatrico per via di un passato che torna a chiedere il conto ancora oggi, a distanza di anni. Ma era davvero una pazza quella donna? O c'è qualcuno che l'ha fatta passare come tale e che sta facendo lo stesso con Vivien, sua figlia? Qualcuno vicino, molto vicino ad entrambe?

Vivien vive con un marito che si occupa di lei soltanto imbottendola di farmaci e che ha la vita piena di lavoro, lavoro ed ancora lavoro. Le sue giornate si trascinano così, tra farmaci, riposini, amnesie e paure. Marito assente, nessuna prospettiva per il futuro e una minaccia latente che non si comprende da dove arrivi. 
Non c'è nessun altro, nella sua vita, se non un'amica che da anni la sostiene e le sta accanto. 
Beatrix è il suo nome ed è la prima persona che Vivien cerca, in avvio del libro, non appena si trova in un momento di difficoltà. Lei cerca Bea, ma chi corre è il marito di questa sua amica, Fabrizio.

Inizia già da qui l'assurdità di una situazione che vede Fabrizio innamorato di Vivien senza che lei si accorga di niente. Fabrizio che fa delle scelte piuttosto discutibili pur di cercare di difendere la donna che ama e che tiene dei comportamenti che in alcuni passaggi sono incomprensibili, almeno per me.
Le situazioni poco chiare a dire il vero sono più di una in un contesto di una storia che è una via di mezzo tra un romance e un thriller, entrambi poco riusciti secondo il mio parere.
Non c'è un personaggio che ho preferito.
Il tentativo di definire le personalità dell'uno o dell'altra dipinge personaggi particolari, molto particolari, ma secondo il mio parere nel contesto del libro è tutto poco credibile.   

L'unica cosa che credo di poter notare sulla storia è il messaggio che intende lanciare l'autrice: niente è come sembra e non ci si può fidare di nessuno. Un messaggio molto comune a tanti, tantissimi libri, decisamente più riusciti di questo.

Mi spiace ma non è proprio una lettura nelle mie corde e, lo ripeto, la mia è un'opinione del tutto personale che, magari, non corrisponde a quelle di altri lettori. Rispetto il lavoro dell'autrice ma la lettura è così: non tutto può piacere a tutti, non tutti i lettori sono uguali e... ci sono storie che prendono ed altre meno. 
Stavolta il mio è un pollice verso.
***
Non fidarti del buio
Emme X
letto in e-book
243 pagine
copertina flessibile € 12.97

2 commenti:

  1. Stefania, mi spiace che il libro non ti sia piaciuto, ma come ho scritto in altri contesti, i nostri giudizi sono soggettivi e come tali vanno accettati.
    Per quanto mi riguarda non è un libro che leggerei.

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    1. Purtroppo capita... e poi nella lettura è sempre tutto soggettivo. Magari a qualche altro lettore è piaciuto!

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