martedì 22 gennaio 2019

Nectunia (D. Ruggero)

Non sono un'amante dei distopici e, nonostante questo, partecipando da qualche anno a questa parte a diverse challenge mi sono imbarcata anche in questo tipo di letture. Ed anche stavolta, per via della challenge Le quattro cavaliere dell'Apocalisse che, tra gli altri, ha inserito anche la lettura di un distopico, mi sono cimentata con Nectunia.
Sulle prime mi sono trovata un po' spiazzata, sono sincera, dallo scenario in cui la storia prendeva corpo. Un doppio scenario, a dire il vero.

Siamo in un futuro non lontanissimo nel quale l'umanità paga le conseguenze dei comportamenti sconsiderati tenuti in passato dagli uomini. Dopo disastri ambientali, malattie e guerre, gli umani vivono grazie all'intervento massiccio delle tecnologie che hanno preso il controllo e che hanno consegnato il potere in mano a pochi. Su una società di questo tipo governa Nexium, sotto il controllo di una figura molto potente ma del tutto fittizia chiamata la Grande Madre. E' lei che tiene sotto controllo la realtà grazie all'utilizzo di potenti tecnologie, lei che tira le fila di un'esistenza finta e oltremodo pilotata.
In occasione di una speciale cerimonia di accoglienza di giovani - ragazze e ragazze - appositamente reclutati e portati via alle famiglie (ma loro sono contenti di questo) per entrare a far parte di questo sistema, qualche cosa si inceppa ed inizia l'avventura.
Eléna e Marco sono due giovani che avrebbero dovuto entrare a far parte del mondo di Nexium ma non sempre le macchine riescono a controllare del tutto la volontà.

Se, da una parte, nelle terre emerse, vive questa società perfetta, resa tale in modo artefatto, con persone che vengono illuse costantemente, drogate per abbattere ogni loro capacità di discernimento, per renderle inconsapevoli o, comunque, accondiscendenti... dall'altra c'è Nectunia.
Una realtà sommersa, questa, fatta di ribelli con a capo Amber.
L'obiettivo dei ribelli è quello di riconquistare una vita libera per loro stessi e per tutti gli altri.

Amber ed Eléna sono le due protagoniste assolute di un libro con netta predominanza da parte del personaggio di Amber.
Sono diversi i ruoli, è vero... La prima ha un ruolo di guida, è il Generale di Nectunia che porta avanti quello che fu il compito di suo padre. E' una guerriera, una donna abituata a dimenticare di essere tale sacrificando la sua personalità, la sua femminilità e il suo essere donna sull'altare della responsabilità nei confronti del suo popolo.
La seconda è una ragazzina a cui è stata donata l'immagine di un magnifico futuro. Un futuro fatto di privazioni, questo è vero, ma comunque foriero di positività, lontano da malattie e da quel decadimento che, negli anni passati, l'uomo ha vissuto.

Ciò che mi ha colpita maggiormente è l'immagine della terra che viene dipinta con tinte molto chiare: l'uomo che si è rovinato con le sue mani, scelte sbagliate che lo hanno portato alla rovina, atteggiamenti irrispettosi nei confronti dell'ambiente che lo hanno portato a perdere tutto. E' davvero questo che ci aspetta? Perchè credo che, pur essendo un romanzo di pura fantasia, l'ispirazione dal presente sia chiara, soprattutto per questi aspetti. Devo dire che, pensando a determinate notizie d'attualità e pensando poi ciò che accade all'uomo in questo romanzo ad un certo punto ho anche pensato "...ben ti stà!". Poi però ho pensato anche che tutti noi ci troveremo, prima o poi, a pagare le scelte di un'umanità senza più rispetto, senza più valori... ed allora ho smesso di scherzare.

Sconvolge l'idea di un futuro fatto di mancanza assoluta di volontà da parte del popolo a fronte di un potere totalitarista reso ancora più efficace dall'uso delle moderne tecnologie. 

Ben delineata la figura di Amber. Un po' meno quella di Eléna secondo il mio punto di vista.
Sono comunque due donne forti, ognuna nel proprio contesto, e la scelta dell'autrice di puntare tutto su due figure femminili mi è piaciuta molto. Molto efficaci le descrizioni, ho trovato solo un po' di difficoltà ad entrare nel racconto all'inizio quando non riuscivo a capire quale legame potessero avere le due figure a cui l'autrice dà la parola in modo alternato l'una all'altra, permettendo ad ognuna di esse di presentare al lettore il suo ambiente, il suo presente, la sua vita, la sua missione.

Il finale lascia aperta la porta per un prosieguo e, tutto sommato, da non amante del genere, devo ammettere che ho letto volentieri la storia di Nectunia. Storia che, proprio per via del finale piuttosto aperto, non è affatto finita.
Anzi!
Ps. mi sono imbattuta in alcuni errori come o accentate quando non serviva e poco più... niente di particolarmente irritante.
***
Nectunia
Daniela Ruggero
Dark Zone Edizioni
219 pagine
letto nell'ambito dell'abbonamento Kindle Unlimited

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