venerdì 7 settembre 2018

L'ultima notte al mondo (B. Marconero) - Venerdì del libro

Sono le voci di Marco e Marianna che si alternano nel libro L'ultima notte al mondo di Bianca Marconero

La peculiarità di questa storia, per me, è dovuta al fatto che non c'è un personaggio che posso dire di aver preferito agli altri o uno a cui mi sono particolarmente affezionata. 
Per entrambi i protagonisti posso dire di aver odiato alcuni comportamenti ed essermi trovata molto vicina a loro in altri. Ho fatto il tifo fin dall'inizio per Marco ma non posso dire in assoluto quale sia il mio personaggio preferito visto che entrambi i protagonisti stanno sullo stesso livello, per me. 

Marco e Marianna hanno frequentato il liceo nella stessa classe. Marco ha sempre covato un profondo sentimento per lei, mai manifestato ed ancora vivo oggi, ad anni di distanza, quando i due si incontrano per caso. 
Il loro non è mai stato, però, un rapporto di qualsivoglia tipo visto che i sentimenti di lui sono rimasti nel suo cuore. A causa di una sfortunata vicenda Marco non concluse gli studi con Marianna e si allontanò dal loro giro di amici: era la pecora nera del gruppo, con una reputazione macchiata per sempre, meglio prendere le distanze.

Anni dopo Marianna è alle prese con un difficile momento con il suo fidanzato di sempre: quel Luca che sa di averla in pugno, l'unico che lei abbia mai amato e che amerà, colui che è convinto di esercitare un'influenza assoluta su di lei. Quel Luca che lei sente e vuole amare sopra ogni cosa, nonostante tutto.
La situazione è difficile visto che le fondamenta del loro rapporto sono minate dal tradimento di lui. Marco ha un lavoro in una rete televisiva, ha dei sogni del cassetto da realizzare e non ha una ragazza fissa. Non avendo potuto avere accanto la ragazza che ama da sempre ha scelto di essere uno da una notte e via. Senza legami, senza coinvolgimenti. 

Le loro vite si incrociano nuovamente ma ora non sono più dei ragazzini e tra di loro nasce una collaborazione professionale oltre che un'amicizia. 

Ciò che più mi ha indispettita di questa storia è stato l'ambiente benestante di Marianna e della sua famiglia con quel carico di pregiudizi e di falsità che si porta dietro. La necessità di fare buon viso a cattivo gioco, la volontà di mantenere in piedi ad ogni costo una cerchia di amicizie all'altezza del proprio ceto sociale, gli obblighi che l'essere ricco impone. 
In questo contesto emerge con violenza la figura di Marco. Lui non è adatto per stare accanto a Marianna. Ha un passato poco pulito alle spalle, ha un lavoro considerato poco dignitoso e che difficilmente gli garantirà un futuro, è originario di un quartiere povero della città e non vive in un'abitazione nemmeno lontanamente paragonabile a quella di Marianna. Gioco forza, lei tiene nascosto soprattutto a sua madre il suo rapporto con lui: il rapporto d'amicizia, di lavoro e ciò che potrà (o non potrà) nascere poi da tutto ciò.

Ed è forse per questo che Marco, dei due protagonisti, mi è piaciuto di più. Non ha avuto vita semplice, ha conquistato ciò che ha, vive del suo lavoro, ha degli amici di periferia e ne va fiero. Va fiero di tutto ciò, con dignità. Anche se attorno a lui gravitano persone ricche e se viene trascinato dentro ad ambienti chic rispetto ai quali lui sembra un intruso.

Senza ombra di dubbio posso dire che il personaggio più antipatico, per me, è la mamma di Marianna. Una donna tutta d'un pezzo, di un'eleganza unica, attenta a rispettare e far rispettare l'etichetta, una di quelle che non si lasciano mai andare ai sentimenti e che, anche nei confronti della figlia, è più attenta a salvare le apparenze piuttosto che a ciò che la sua unica figlia prova, vive. 

Anche Luca merita una citazione: l'eterno fidanzato, perenne traditore, falso fino alla radice e super convinto di essere il più fico, il più bello, il più forte. Mi è sembrato un fumetto, in alcuni punti, una montatura, una marionetta. E Marianna ci ha messo un bel po' a capirlo.

Ho letto la storia di Marco e Marianna in formato digitale e mi sono imbattuta in due piccolissimi errori di battuta su cui si può tranquillamente soprassedere e con questa lettura partecipo alla  Visual Challenge in quanto in copertina compaiono delle fotografie, utili per questo mese di gara appena iniziato ma anche per la Challenge Di che colore sei? utile per lo spicchio rosa, obiettivo 2.

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