E... onestamente credo che anche io avrei reagito come lei se mi fossi trovata senza lavoro e senza l'uomo che credevo fosse della mia vita. Mi sarei chiusa a riccio, avrei passato le mie giornate a pensare a tutto ciò che ho perso, a ricordare i momenti belli passati con il mio amore e a fissare il cellulare sperando in un suo messaggio e in una sua telefonata.
Devo ammettere che la primissima impressione che ho avuto di Vittoria è stata quella di una donna un po' noiosa e troppo melodrammatica. Poi, però, ci ho riflettuto un attimo e mi sono resa conto che il personaggio nato dalla penna di Barbara Fiorio è molto vero, molto vicino alla realtà. La sua è la sofferenza di qualsiasi donna che si trovasse nella sua situazione.
Vittoria si trova a fare i conti con una nuova vita piena di buchi neri: sul fronte lavorativo - fa la fotografa ma oltre a non avere nessun contratto di lavoro concreto ha perso la vena artistica e non riesce più a prendere in mano una macchina fotografica - e sul fronte personale visto che il suo uomo l'ha lasciata.
Federico non le ha fornito una vera e propria spiegazione ma se n'è andato chiudendo per sempre la loro storia. Una storia su cui Vittoria credeva e della quale sente profondamente la mancanza. Le manca lui, Federico, e la vita che portavano avanti insieme.
Vittoria ha degli amici accanto, amici che cercano non solo di risollevarle in morale ma anche di darle una scossa (positiva) affinché torni a conquistarsi un posto nel mondo senza considerarsi solo ed esclusivamente una nullità.
La strada che le si apre davanti è molto singolare e la porterà a contatto con persone e storie che la aiuteranno nel suo cammino di risalita, molto più di quanto non si possa pensare.
Vittoria è un romanzo in cui la figura della protagonista viene resa senza filtri con la sofferenza e le paranoie che ci possono stare in una situazione come la sua.
Fondamentale la presenza di amici che le sanno stare accanto prendendosi cura di lei e la aiutano, in un modo o nell'altro.
E' comunque un romanzo moderno visto che il riferimento al mondo dei social, alla sua funzione, ai suoi pregi e ai suoi difetti posiziona Vittoria in un momento molto attuale, in una città - Genova - che resta sullo sfondo senza mai essere troppo invadente. Vittoria vive in un ambiente protetto, tra casa sua e la casa dei suoi amici, esce poco, ha pochi interessi ma arriverà a rivalutare se stessa e la sua situazione dando una svolta alla sua vita.
E' una storia positiva, anche se le premesse non sembrano proprio essere quelle di una storia positiva. Auguro a tutte le donne che vivono momenti difficili di avere vicino amici come quelli di Vittoria e di riuscire a guardarsi dentro per scoprire di essere ne' un fallimento ne' una donna da buttare come le circostanze potrebbero far pensare.
Con questa lettura partecipo alla Visual
Challenge in quanto in copertina compaiono delle fotografie. Ed è il secondo libro utile per questo periodo di gara.
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